Legends of Tomorrow 1x09, "Left Behind": la recensione

Dopo uno stop di quasi un mese, questa settimana Legends of Tomorrow è tornato a fare capolino sugli schermi statunitensi, proponendoci una puntata abbastanza nella media, godibile ma certamente non eccelsa. Left Behind ha infatti concluso ciò che era stato volutamente lasciato a metà nel midseason finale in modo fin troppo superficiale, riuscendo a far cadere nell'ovvio anche una delle rivelazioni più importanti e attese dell'intera serie.

Stiamo ovviamente parlando di quella riguardante la vera identità di Chronos, sotto il cui elmo abbiamo appreso celarsi nientemeno che Heat Wave (Dominic Purcell), creduto morto da tutti i personaggi dello show ma certamente non dagli spettatori. La costruzione e la messa in atto di questo colpo di scena è apparsa molto discutibile, in quanto non ha dato tempo ai fan di rimanere sorpresi di fronte al ritorno di Rory - questo sarebbe avvenuto nel caso la rivelazione fosse stata giocata in una scena di mischia e non in solitaria con Snart (Wenworth Miller) - né ha generato alcun tipo di suspence intorno all'evento, accaduto nei momenti iniziali dello show. Un vero peccato, perché il mistero della vera identità di Chronos poteva essere gestito meglio con molto poco, contando anche le reazioni e i repentini cambi di idea dei vari membri del team alla vista di Heat Wave ancora in vita. Dopotutto, questi colpi di testa hanno costellato un po' tutta la puntata - per non dire tutta la serie, ben visibili nell'assurda pretesa di Ray Palmer (Brandon Routh) di continuare a vivere negli anni Sessanta con Kendra (Ciarra Renee) anche dopo il salvataggio da parte di Rip Hunter (Arthur Darvill) e soci, come si fosse dimenticato che solo lei può uccidere Vandal Savage e quindi portare a termine la missione. In compenso, la storia d'amore tra i due ha almeno avuto uno sviluppo quantomeno decente e sensato, e il perpetrarsi di questa relazione lascia presagire un ritorno di Hawkman prima del finale di stagione allo scopo di scombussolare il tutto.

Left Behind ha concluso ciò che era stato volutamente lasciato a metà nel midseason finale in modo fin troppo superficiale

Oltre che sulla storia d'amore tra l'alter ego di Atom e quella di Hawkgirl, Left Behind ha posato la sua attenzione anche sul personaggio di Sarah Lance (Caity Lotz), permettendoci di rivedere il volto familiare di Ra's al Ghul (Matt Nable) e portando finalmente sullo schermo il personaggio di Talia. Per quanto curate, le scene d'azione presenti nei segmenti ambientati a Nanda Parbat non sono servite a migliorare quanto mostrato in questo frangente, che ci ha nuovamente mostrato quanto sia facile entrare nell'impenetrabile covo della Lega degli Assassini. Evitiamo poi di soffermarci sul fatto che Ray abbia usato correttamente la sua tuta Atom durante lo scontro finale, quando pochi attimi prima aveva affermato che ne aveva smontato delle parti per creare il trasmettitore temporale. Come al solito piccoli dettagli, minuzie, che se però sommati insieme possono essere capaci di screditare e rendere insensate intere sequenze.

Left Behind si è concluso con la cattura di Heat Wave da parte delle "Leggende di Domani", intenzionate a riconvertirlo alla giusta causa nonché a sfruttarlo per contrastare i Signori del Tempo. Carina e ben realizzata la scena della "ricrescita" della mano di Snart, al contrario del suo moncherino che, per fortuna, si è visto solo per un breve frangente. La prossima tappa del gruppo, salvo imprevisti di percorso, dovrebbe essere il Conglomerato di Kasnia nel 2147, un'epoca in cui Savage è a un passo dal conquistare il dominio del mondo. Ci auguriamo che l'inizio della corsa al finale di stagione possa regalarci, più che sorprese o easter egg dai fumetti, una scrittura più solida e concentrata, evitando errori e congetture che stanno costellando anche le altre serie supereroistiche targate The CW.