Legends of Tomorrow 1x07, "Marooned": la recensione

Alla ricerca del nuovo nascondiglio di Savage, le "Leggende di Domani" si imbattono in un gruppo di pirati del tempo, intenzionati ad abbordare la loro nave

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Spoiler Alert
Dopo il breve soggiorno forzato nella Star City del 2046, i protagonisti di Legends of Tomorrow sembravano pronti a rimettersi sulle tracce del temibile Vandal Savage, ricomparso in chissà quale epoca dopo la sua dipartita in Fail-Safe. E invece così non è stato. Con la scusa di dover aggiornare il sistema di localizzazione del Wavebird, lo show ha messo nuovamente in standby la sua crociata principale, proponendo un altro episodio filler dedicato all'approfondimento psicologico e alle dinamiche sociali dei vari membri del team. Non che questo sia un male, anzi è sempre positivo cercare di dare tridimensionalità ai personaggi di un telefilm, è solo che da una miniserie ci saremmo aspettati un ritmo più serrato nel procedere alla risoluzione degli eventi portanti e non due settimane di stop consecutive. Marooned è stata quindi una brutta puntata? Il linea di massima no, anche se, questa volta, i risvolti negativi sono stati tanti quanti quelli positivi (e questo non è propriamente un bene).Lo show ha messo nuovamente in standby la sua crociata principale, proponendo un altro episodio filler dedicato all'approfondimento psicologico e alle dinamiche sociali dei vari membri del team

La maggior parte dell'episodio si è svolto nello spazio profondo, quasi a voler rendere omaggio alla celebre Star Trek, più volte ricordata dai vari protagonisti attraverso citazioni e rimandi più o meno espliciti. In questo scenario, finora inedito per la serie, è stato ancora una volta messo in discussione il ruolo di Rip Hunter (Arthur Darvill), troppo coinvolto dal suo passato per riuscire a guidare il team con lucidità. Proprio al Signore del Tempo sono stati dedicati alcuni flashback, che hanno esplorato alcuni momenti salienti della sua storia d'amore con Miranda (Alex Duncan), utili a motivare la maggior parte delle azioni "di pancia" compiute dal personaggio. La scelta di utilizzare tonalità fredde e colori chiari come il bianco e il celeste, da sempre legati ai concetti di spiritualità e riflessione, ha infuso a queste sequenze un'aulicità che si è ben contrapposta alle scene ambientante nel presente, prettamente action e dai toni più cupi.
Gli stessi toni che ha assunto il legame d'amicizia fraterna che, fin dai tempi del riformatorio, ha accomunato Captain Cold (Wenworth Miller) e Heat Wave (Dominic Purcell), le altre due colonne portati attorno alle quali ha ruotato tutto l'episodio. La divisione di Leonard e Rory, messa in scena sia sul fronte concettuale che fisico, ha lasciato emergere in maniera definitiva la loro vera natura, sancendo così una sostanziale evoluzione di entrambe le figure. Se Cold è infatti riuscito a cambiare punto di vista e può essere ormai considerato a tutti gli effetti un eroe — o meglio un antieroe, allo stesso modo di Sarah (Caity Lotz) —, Heat Wave è rimasto fermo sulle sue convinzioni, preferendo battersi per se stesso piuttosto che per un obiettivo più grande (voltando così le spalle al team). Il deterioramento del rapporto tra due ex-colleghi di rapine si è concluso con una scena emblematica e volutamente sospesa, in cui Leonard pare aver "ghiacciato" per sempre il suo socio in affari per il bene della squadra. Nonostante il finale scioccante, siamo sicuri che, prima della fine dello show, avremo modo di assistere al ritorno in tv del piromane più famoso dell'universo DC Comics, una figura troppo importante per esse liquidata in questo modo.

Cos'è che non ha quindi funzionato in Marooned? Beh, tutto il resto.
Innanzitutto, la trama principale dell'episodio è stata priva di mordente, condita da uno humor eccessivo che mal si è amalgamato con i temi drammatici della puntata. Anche la scelta di far scendere in campo i pirati di Jon Valor (Callum Keith Rennie), la cui trasposizione in chiave sci-fi era stata anche ben pensata, è stata gestita nel peggiore dei modi, facendoli inizialmente apparire capaci di sovrastare le "Leggende di Domani" in qualsiasi momento per poi farli sconfiggere in una maniera a dir poco imbarazzante. Non parliamo poi del voler insistere sulla bizzarra storia d'amore tra Ray (Brandon Routh) e Kendra (Ciara Renee), creata dal niente e che, siamo sicuri, si concluderà in un nulla di fatto. Se l'alter ego di Atom, nel bene e nel male, ha una sua natura d'esistere all'interno dello show, ancora non riusciamo a capire l'utilità del personaggio di Hawkgirl, ormai eternamente confinato nelle retrovie ma pur sempre presenza fissa sullo schermo. Tolto il fine ultimo di uccidere di propria mano Savage, è chiaro che gli autori abbiano scritto questa figura con l'unico scopo di essere il perno delle vicende sentimentali della serie, elemento di cui Legends of Tomorrow poteva benissimo fare a meno (poiché già presente anche in altri protagonisti, come a esempio Rip). Continua a non convincere anche l'utilizzo delle due metà di Firestorm, in questa puntata mal bilanciate sia a livello di presenza scenica che di effettiva importanza ai fini delle trama. Al posto di affidare la parte action a Stain (Victor Garber) e spedire il povero Jax (Franz Drameh) come supporto al gruppo di Hunter — il perché di questa scelta resta ignoto, sarebbe stato più logico e divertente invertire i ruoli dei due, mostrando così il giovane meccanico in una veste insolita come quella in cui abbiamo visto agire il fisico premio Nobel.

In conclusione, possiamo circoscrivere Marooned in quella cerchia di episodi "che potevano essere e che invece non sono stati", il primo per quanto riguarda Legends of Tomorrow. Fortunatamente, siamo quasi certi che questa battuta d'arresto sia soltanto momentanea, visto che già il trailer della prossima puntata, che sarà diretta dal leggendario Joe Dante, il padre di Gremlins, promette di ridare allo show quel livello tutto ciò che questa settimana è in qualche modo mancato.

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