Legends of Tomorrow 1×05, “Fail-Safe”: la recensione
Dopo una partenza altalenante, Legends of Tomorrow continua a crescere, proponendoci la conclusione della storyline ambientata durante la Guerra Fredda
In effetti, per Captain Cold e il suo interprete Wenworth Miller quella vista in Fail-Safe non è stata la prima "fuga dalla prigione" della loro vita. Queste parole hanno ovviamente fatto riferimento all'evasione di Snart da Iron Heights avvenuta nel midseason finale della seconda stagione di The Flash, celando, allo stesso tempo, anche un rimando non troppo velato alla serie che ha dato popolarità all'attore inglese. Forse proprio a causa dell'ambientazione a loro così familiare, ai personaggi di Captain Cold e Heat Wave (portato in scena dall'altro protagonista di Prison Break, Dominic Purcell) sono stati dedicati i momenti migliori dell'episodio. Il codice d'onore dei due affiliati ai Nemici è stato infatti esplorato affondo come mai fatto finora. Entrambi i criminali hanno iniziato a estendere il loro personale concetto di "famiglia" ad altri membri del team: se Snart sembra aver instaurato un particolare legame d'amicizia/rispetto con Sarah (Caity Lotz), un legame carico anche di abbondante di tensione sessuale, Mick ha invece iniziato a rispettare Ray (Brandon Routh) e i suoi ideali (pur non condividendoli in toto), dopo che l'alter ego di Atom si è sacrificato per lui. Questa apertura da parte di Heat Wave verso qualcuno che non sia Cold ha permesso al personaggio di iniziare un processo evolutivo che, speriamo il più presto possibile, dovrebbe portarlo a distaccarsi dal ruolo di macchietta stereotipata che finora ha avuto.Ai personaggi di Captain Cold e Heat Wave sono stati dedicati i momenti migliori dell'episodio
Molto spazio è stato dedicato anche al professor Stain (Victor Garber), che si è visto costretto a fondersi con la dottoressa Valentina Vostok (Stephanie Corneliussen) per dar vita a una versione sovietica e spietata di Firestorm. Nei segmenti dedicati al fisico Premio Nobel abbiamo, a sorpresa, assistito al tanto atteso cameo di Carlos Valdes nel ruolo di Cisco. Per come era stata annunciata la sua partecipazione al nuovo show di The CW, nessuno si sarebbe aspettato di vedere il genio dei Laboratori S.T.A.R. relegato a una semplice apparizione onirica/allucinatoria, ma nonostante ciò, i pochi istanti che l'hanno visto sullo schermo sono stati ampiamente soddisfacenti. La presenza di una delle colonne portanti del già citato The Flash ci da lo spunto per fare una riflessione di carattere tematico su Legends of Tomorrow: arrivato alla sua quinta puntata, il primo serial corale del DC Universe televisivo appare oggi come il più versatile, sia a livello di contenuti che di toni, tra i tre finora proposti da The CW. Se lo show sul Velocista Scarlatto sarà infatti eternamente pervaso da una certa dose di spensieratezza e comicità, mentre Arrow sarà sempre visto come "il versante oscuro" di questo trittico, Legends va a posizionarsi a un livello intermedio tra i due. Cioè è dovuto innanzitutto a ciò che offre la tematica dei viaggi del tempo, ovvero un continuo mutamento di ambientazioni, di toni e di stili fotografici (se ci fate caso, la fotografia cambia e si adatta a ogni nuova epoca proposta), ma anche alle personalità che ogni membro del team si porta dietro dai rispettivi show di provenienza.