Legends of Tomorrow 1x03, "Blood Ties": la recensione

Alla terza puntata, Legends of Tomorrow incappa nella sua prima battuta d'arresto, presentando un episodio che trova nel già visto il suo maggior problema

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Spoiler Alert
Eravamo consapevoli che prima o poi sarebbe successo, ma non ci saremmo mai aspettati di vedere Legends of Tomorrow sgretolarsi su se stesso già al terzo episodio. Nonostante le ottime premesse del doppio pilota, Blood Ties si è infatti rivelato un potpourri dei principali errori visti nei primi due capitoli dello show, un accozzaglia di "già visto" priva di una qualsivoglia nuova spinta narrativa.

Anche se il finale della scorsa puntata ci aveva fatto intendere il contrario, il gruppo delle "Leggende di Domani" non è parso molto propenso a collaborare per uno scopo comune, finendo con il rimanere ancora una volta bloccato nel 1975. In questa situazione di stallo, a Rip Hunter (Arthur Darvill) è venuta la brillante idea di cacciare in solitaria Vandal Savage (Casper Crump), ben consapevole che soltanto Kendra (Ciara Renee) è in grado di ucciderlo in modo permanente. Con questa scelta dal sapore masochistico, l'avventuriero del futuro ha però finito col mettere in pericolo sia la sua vita che quella di Sarah Lance (Caity Lotz), riuscita a fatica a convincerlo a farsi portare in missione come guardaspalle. A nulla sono infatti serviti i numerosi pugnali nascosti sotto il lungo vestito da sera di White Canary, che insieme al Signore del Tempo è caduta vittima di una trappola tesa dello stesso Savage, rapidamente passato dall'essere preda a cacciatore. In un cerimoniale dal retrogusto kubrickiano, conclusosi ovviamente con il puntuale arrivo del resto del team di protagonisti, l'immortale tiranno ha utilizzato il corpo (e il sangue) del defunto Hawkman per potenziarsi e rendere immortali alcuni dei suoi "discepoli". Nessun termine poteva essere più appropriato per descrivere la cricca di Savage, un vero e proprio culto che ha seguito e venerato il suo maestro fin dalla sua prima incarnazione. E poteva mancare anche questa volta un bel flashback ambientato nell'Antico Egitto e virato con i soli effetti stile instagram? Certo che no! Il focus del nuovo "sguardo al passato" è stato il primo, fallimentare tentativo da parte di Rip di assassinare Vandal/Hath-Set, che oltre ad avergli fatto guadagnare il soprannome di Gareeb, ha acceso nel malefico sacerdote l'odio nei suoi confronti. A tutta questa parte si è ricollegato il finale dell'episodio, in cui Hunter è sì riuscito a togliere momentaneamente la vita alla sua nemesi, ma al contempo ha acceso in quest'ultimo il perverso desiderio di vendicarsi uccidendo la sua famiglia. L'illogicità delle azioni di Rip di questa puntata sono state quindi la causa di tutto il casino alla base di Legends of Tomorrow, azioni che peraltro non sarebbero neanche dovute realizzarsi se teniamo conto di tutti i discorsi sull'agire in gruppo pronunciati nei minuti finali Pilot: Part Two.

Blood Ties si è rivelato un potpourri dei principali errori visti nei primi due capitoli dello show

Oltre a questa storyline, che possiamo tranquillamente indicare come la principale dell'episodio, Blood Ties ha percorso altri due binari narrativi, ognuno di essi incentrato su tre membri del team. Se quello che ha riguardato il complesso salvataggio di Kendra da parte del professor Stain (Victor Garber) e di Ray Palmer (Brandon Routh) è servito a infondere fiducia in quest'ultimo e ad approfondire il rapporto con il suo mentore, il segmento con protagonista il nucleo guidato da Capitan Cold (Wentworth Miller) si è rivelato abbastanza inutile. Ok, il lato buono di Leonard sta lentamente emergendo, e sull'evoluzione del suo personaggio non abbiamo quindi nulla da dire. Il fatto è che Snart, allo stesso modo di Hunter, sa già che le sue azioni saranno totalmente inutili, anche se finge che una speranza possa ancora esserci. Tutta la parte in cui cerca di impedire al padre di finire in prigione, luogo che lo trasformerà nell'uomo crudele visto in The Flash, era quindi evitabile, e potevano essere trovate decine di soluzioni migliori per accelerare il passaggio di Cold da villain a eroe. Ma la cosa ancora più grave è il fatto che né lui né Stain abbiano ricordo dell'incontro con il loro io futuro, un avvenimento che nelle regole generali dei viaggi nel tempo è sempre portatore di conseguenze negative (e potremmo citarvi decine di pellicole a riguardo, da L'Esercito delle Dodici Scimmie al più recente Looper).

Pro e contro a parte, Blood Ties ci ha regalato due importanti easter egg per il futuro della serie e dell'interno universo supereroistico targato The CW. Il primo, più nascosto, è stato la presenza del manifesto da ricercato di Jonah Hex nello studio di Hunter, una sottile anticipazione dell'arrivo del pistolero sfregiato in uno dei prossimi episodi dello show (qui trovate maggiori informazioni in merito). Il secondo, di immediata recezione, è stato il chiaro riferimento alle figure di Superman e Batman nella frase «ho visto Uomini d'Acciaio morire e Cavalieri Oscuri cadere» pronunciata da Rip a inizio puntata. Alla luce del futuro incontro tra FlashSupergirl, queste parole canonizzano in maniera definitiva l'esistenza dei due personaggi all'interno di questo universo narrativo, anche se è molto probabile che non li vedremo mai chiaramente sullo schermo.

Legends-of-Tomorrow-season-1-episode-3

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