Legends of Callasia, la recensione
Strategia e meccaniche di gioco da card game si uniscono in una produzione indie ricca di contenuti: la recensione di Legends of Callasia
Senza soffermarci a parlare della trama e delle vicende che muovono il mondo di Callasia, questo sia per evitare spoiler che per l’assoluta semplicità e piattezza del comparto narrativo, è bello notare immediatamente il buon numero di modalità presenti; in Skirmish è possibile lanciarsi in una battaglia contro l’AI, dove fino a 8 eserciti si scontrano fino al totale annientamento degli avversari o fino alla fine dei turni previsti, proclamando vincitore il giocatore con più punti. Si può poi giocare online in partite fino a 8 persone, con regole esattamente identiche a Skirmish, e non manca ovviamente una ricca modalità campagna con tre distinti protagonisti, ciascuno con missioni uniche.
A prescindere dal tipo di esperienza scelta, l’incedere del gioco non varia più di tanto ed è ben incardinato su precise regole di gioco; si parte con un Eroe e poche unità in un punto relativamente remoto di una delle mappe del mondo di gioco, splendidamente disegnate e segmentate in varie aree e continenti. Le azioni possibili non sono molte, ma sorprendentemente la cosa non rappresenta un limite al tatticismo e al divertimento del titolo, ed oltre che spostarsi tra un territorio e l’altro per reclamarlo se neutro o attaccarlo se occupato da una fazione nemica, è possibile una volta assoggettato costruirci sopra un villaggio o una fortezza. La scelta è unica e irreversibile, mentre i villaggi aumentano gli introiti e il numero di unità reclutabili, il forte consente di reclutare le truppe più disparate; inizialmente disporremo solo di fanteria e arcieri, ma via via che conquisteremo fortezze più grandi o upgraderemo quelle da noi costruite potremo avere a disposizione unità sempre più letali e incentrate sugli stilemi fantasy come draghi, cavalieri magici e tante altre ancora.
[caption id="attachment_158554" align="aligncenter" width="600"] Legends of Callasia - screenshot[/caption]
Detto ad ogni modo delle diverse modalità e delle meccaniche di base, il vero cuore del gioco risiede nella modalità Campagna e nei combattimenti; ci sono ben tre campagne, una per ogni fazione relativa all’universo di gioco, e ciascuna fazione ha non solo un suo set univoco di missioni ma anche un certo numero di Eroi (che altro non sono che le pedine da muovere lungo la mappa), ciascuno dei quali ha un suo personale armamentario di abilità e soprattutto Carte da gioco, vero e proprio jolly del gameplay. Man mano che si prosegue nella conquista di una mappa, e in base ai successi ottenuti, si ottengono in modo assolutamente casuale una serie di carte in stile Magic: The Gathering, che possono dare sia vantaggi difensivi e offensivi in battaglia sia facilitare la costruzione di fortini e avamposti. Gestire le carte è uno degli aspetti fondamentali del gioco, visto che la potenza delle carte può essere tale da sovvertire gli esiti di uno scontro già scritto.
"il vero cuore del gioco risiede nella modalità Campagna e nei combattimenti"Più basico ma non meno divertente è il funzionamento delle battaglie, e ogni volta che un Eroe confligge con una fortezza o un esercito nemico parte lo scontro. C’è un indicatore numerico che rappresenta il numero di unità totali degli eserciti, le battaglie avvengono in modo automatico e rigorosamente a turni; l’attacco degli arcieri e delle truppe a distanza e seguito dallo scontro a terra. Non solo il numero, ma anche la tipologia e la forza di ogni singola unità incide ovviamente sugli esiti dello scontro, banalmente un drago ha un peso specifico maggiore di un semplice soldato di fanteria e man mano che i turni si succedono fatalmente uno dei due eserciti esaurisce le sue forze perdendo lo scontro, sempre che una carta da gioco non intervenga a modificare esiti altrimenti facilmente pronosticabili. È possibile in molte mappe controllare più Eroi, e comunque è sempre possibile dislocare più eserciti lungo la mappa se è conveniente farlo in base alla conformazione e all’obiettivo proposto.
[caption id="attachment_158555" align="aligncenter" width="600"] Legends of Callasia - screenshot[/caption]
A dispetto del genere di riferimento, Legends of Callasia è un titolo molto veloce e per certi versi quasi frenetico. Vuoi per la semplicità delle meccaniche, con poche cose da gestire e da tenere d’occhio, vuoi per gli obiettivi della mappe nella Campagna che spesso richiedono di conquistare un castello o annientare un esercito in un numero di turni davvero esiguo il ritmo di gioco è davvero incalzante, si presta sia a brevi sessioni di gioco che a parte più lunghe e si riflette relativamente poco agendo in fretta e d’istinto.
Splendido da vedere con mappe finemente disegnate e uno stile classicissimo ma piacevole, i limiti del titolo Boomzap Entertainment sono tutti legati a valori produttivi modesti. La semplicità del gameplay cozza con la notevole longevità, per paradossale che possa sembrare, e missione dopo missione può sopraggiungere un po di noia e una certa ripetitività. Non aiuta poi una UI non sempre efficace, spesso prendere una decisione in game può risultare troppo macchinoso e poco veloce, cozzando con quello che il taglio del gioco vorrebbe. L’esaltazione iniziale per un gioco cosi ben confezionato tende insomma a scemare dopo una dozzina di ore, poco meno della metà necessaria grossomodo a completare il titolo, ma Legends of Callasia resta davvero un ottimo gioco, soprattutto se si considera la derivazione dall’universo Steam Greenlight che troppo spesso ha dato alla luce belle idee sviluppate in modo approssimativo. Se siete appassionati del genere e volete una pausa da Total War, Legends of Callasia merita una chance senza se e senza ma.