Le Regole del Delitto Perfetto 4x06, "Stay Strong, Mama": la recensione

Questa settimana, Le Regole del Delitto Perfetto ci svela finalmente le motivazioni che hanno portato Jorge Castillo a eliminare uno tra i protagonisti

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Finalmente, un mistero si è risolto: questa settimana infatti Le Regole del Delitto Perfetto ci svela, attraverso le parole di Laurel (Karla Souza) i motivi che hanno portato suo padre Jorge (Esai Morales) a ordinare l'eliminazione del quasi-genero Wes (Alfred Enoch), la cui dipartita risulta essere tuttora il motore della storyline della ragazza. Non ci stupisce molto scoprire che Jorge abbia pianificato l'assassinio del giovane nel tentativo di rimuovere una potenziale minaccia non tanto alla reputazione della figlia, quanto a quella della propria società, l'Antares, pronta a debuttare in borsa. Troppi gli scheletri nell'armadio di cui Wes era a conoscenza, troppe le macchie - di sangue - sulla coscienza di Laurel.

L'omicidio del protetto di Annalise Keating (Viola Davis) è dunque legato a motivazioni esclusivamente economiche, e questo contribuisce a farci accettare più di buon grado il fatto che a ordinarlo sia stato un personaggio che, fino alla fine della terza stagione, non aveva avuto praticamente nessun legame emotivo col resto dei protagonisti o tantomeno con il pubblico.

Oltre a questo, Stay Strong Mama - questo il titolo del sesto episodio di questa quarta stagione - ci mostra un'Annalise (in)sofferente di fronte alle domande di Isaac Roa (Jimmy Smits) che, lo ribadiamo, è a oggi uno tra i peggiori terapisti che si siano mai visti in televisione; non solo l'uomo tace il fatto di avere Bonnie (Liza Weil) tra i propri pazienti, ma ignora i consigli della moglie che, saggiamente, gli suggerisce di affidare Annalise alle cure di un altro specialista. Qualcuno, magari, che non abbia un vissuto drammaticamente simile a quello della propria paziente, da Roa definita come un "grilletto" per alcune tendenze - suicide? autolesioniste? - avute in passato, a seguito della prematura morte della figlia.

Per quanto disfunzionali possano sembrare le sedute di Annalise con Isaac, in Stay Strong, Mama esse contribuiscono però a mettere in luce un concetto per nulla banale e spesso trascurato da molta narrativa televisiva e non: la creazione di personaggi femminili efficaci prima ancora che forti. "Non posso essere sempre forte", dichiara Annalise al terapeuta, e vedere le crepe irreparabili di cui il suo cuore è disseminato non fa che accrescere il fascino di questa figura di donna e la sua profonda, cangiante verosimiglianza.

Nel frattempo, ci fa piacere notare come Connor (Jack Falahee) abbia, contrariamente a ogni previsione, ritrovato un certo equilibrio - momentaneo, lo sappiamo - nella collaborazione con Annalise allo scopo di portare avanti la class action. Certo, la ritrovata sintonia tra i due ha un che di precipitoso, specialmente alla luce dell'aperta ostilità dimostrata dal ragazzo nel corso delle passate stagioni, ma è un'alleanza che ci convince più di altre abbastanza traballanti che la serie di Peter Nowalk ci propone.

In quest'ottica, non possiamo che concordare con Annalise quando quest'ultima bolla il padre di Connor come inadatto al giovane, parafrasando il giudizio espresso dall'uomo nei riguardi della relazione del figlio con Oliver (Conrad Ricamora). E dire che, delle love story che Le Regole del Delitto Perfetto ci sta presentando, quella tra i due ragazzi è indubbiamente la più sana e meglio costruita; lo stesso non possiamo dire del ritorno di fiamma tra Frank e Laurel, attanagliata evidentemente da persistenti dubbi sulla paternità del proprio bambino, o del vacillante amore tra Asher (Matt McGorry) e Michaela (Aja Naomi King), che ultimamente risulta più in sintonia con la propria superiore Tegan (Amirah Vann) che col sospettoso fidanzato.

Proprio la crescente fiducia riposta da Tegan nei confronti della sottoposta la spinge a confidarsi con lei e a rivelarle i piani di Jorge Castillo per l'Antares; è interessante notare come, benché Michaela continui a rimanere sostanzialmente al fianco di Laurel nella sua battaglia contro il subdolo genitore, la giovane si rifiuti di colpire il boss distruggendole la carriera. L'infausto compito ricade quindi su Oliver, e a due puntate dal midseason finale ci chiediamo tuttora come l'attuale situazione possa sfociare nella cruenta violenza della scena mostrata dai flashforward di fine puntata.

Dovremo aspettare due settimane per avere - forse - risposta a questo interrogativo; per ora, limitiamoci ad applaudire il ritrovato equilibrio di una serie che, con questa quarta stagione, sembra intenzionata a mantenere un livello medio ben più alto rispetto alla precedente annata.

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