Le Regole del Delitto Perfetto 4x03, "It's for the greater good": la recensione
Sembra girare a vuoto il terzo episodio della quarta stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, saturo di dialoghi inconcludenti e privi di tensione
Contrariamente a quanto avvenuto la scorsa settimana, il caso di puntata affidato ad Annalise risulta del tutto slegato dal panorama psicologico della protagonista, e non fa che ribadire il desiderio di quest'ultima - già esplicitamente espresso - di volersi redimere anzitutto ai propri occhi, conciliando la propria salvezza con l'assoluzione di individui "ai margini", vittime dei soprusi di un sistema sociale razzista ed elitario.
Il resto, purtroppo, è pura meccanica narrativa, ingranaggio che gira a vuoto senza creare attrito né scintilla: Connor decide di lasciare gli studi di legge, mossa che spinge i suoi amici a improvvisare una cena-intervention per riportarlo sulla retta via. Compaiono dal nulla anche i genitori del giovane, la cui presenza verrà - si spera - motivata meglio nel corso dei prossimi episodi.
Le Regole del Delitto Perfetto ci ha, da sempre, abituati ad ampie oscillazioni di ritmo e qualità all'interno di una singola stagione: attendiamo con impazienza e fiducia che riprenda quota, tirando fuori gli artigli narrativi che le abbiamo già visto sfoggiare in diversi momenti chiave della sua storia.