Le Regole del Delitto Perfetto 4x03, "It's for the greater good": la recensione

Sembra girare a vuoto il terzo episodio della quarta stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, saturo di dialoghi inconcludenti e privi di tensione

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Spoiler Alert
Giunta alla terza puntata, la nuova stagione di Le Regole del Delitto Perfetto subisce il fisiologico calo a cui la serie di Peter Nowalk è soggetta sin dal proprio esordio, risalente al settembre del 2014. It's for the greater good è un episodio saturo di dialoghi che sembrano non portare da nessuna parte, lasciando le storyline dei protagonisti sostanzialmente invariate e, cosa altrettanto importante, non aggiungendo nulla in termini di tensione.

Contrariamente a quanto avvenuto la scorsa settimana, il caso di puntata affidato ad Annalise risulta del tutto slegato dal panorama psicologico della protagonista, e non fa che ribadire il desiderio di quest'ultima - già esplicitamente espresso - di volersi redimere anzitutto ai propri occhi, conciliando la propria salvezza con l'assoluzione di individui "ai margini", vittime dei soprusi di un sistema sociale razzista ed elitario.

In quest'ottica, Le Regole del Delitto Perfetto merita comunque un plauso per la propria coerenza ideologica nel voler denunciare gli squilibri tuttora presenti in una giustizia, quella americana, che diviene spesso mezzo di prevaricazione e sopruso. Seppur con risultati di alterna coerenza rispetto alla storia orizzontale, i casi legali affrontati da Annalise continuano ad arricchire di dettagli un quadro straziante e scandaloso, schiavo tuttora del pregiudizio e dell'intolleranza più stolida.

Il resto, purtroppo, è pura meccanica narrativa, ingranaggio che gira a vuoto senza creare attrito né scintilla: Connor decide di lasciare gli studi di legge, mossa che spinge i suoi amici a improvvisare una cena-intervention per riportarlo sulla retta via. Compaiono dal nulla anche i genitori del giovane, la cui presenza verrà - si spera - motivata meglio nel corso dei prossimi episodi.

Come da copione, Michaela cede alle pressioni di Laurel e ottiene, a seguito di una sfida con gli altri tirocinanti della Caplan & Gold, la possibilità di accedere alla documentazione relativa all'Antares Technologies, azienda di cui Jorge Castillo (padre di Laurel) è amministratore delegato. Il che ci riporta, anche attraverso il flashforward di fine puntata, a uno dei problemi primari finora palesati in questa quarta stagione: la presunta centralità di un mistero (dov'è il bambino di Laurel?) che, per ora, risulta fatalmente privo di mordente, a causa anche della monocromia sentimentale a cui il personaggio di Laurel è stato ridotto.

Le Regole del Delitto Perfetto ci ha, da sempre, abituati ad ampie oscillazioni di ritmo e qualità all'interno di una singola stagione: attendiamo con impazienza e fiducia che riprenda quota, tirando fuori gli artigli narrativi che le abbiamo già visto sfoggiare in diversi momenti chiave della sua storia.

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