Le Regole del Delitto Perfetto 2x07, "I want you to die" - La recensione
I misteri stanno per essere svelati nel nuovo episodio di Le Regole del Delitto Perfetto, e Bonnie si prende una soddisfazione troppo a lungo repressa
Eh già, perché - complice il ritorno di Eve (Famke Janssen) - questa puntata vanta non uno, ma due casi di puntata, nessuno dei quali abbastanza interessante da colpire lo spettatore. Certo, la vicenda legata all'ennesima incriminazione del povero Nate (Billy Brown), stavolta accusato (giustamente) di aver aiutato la moglie malata a togliersi la vita, ha almeno il merito di far evolvere il triangolo sentimentale tra Annalise, il neo-vedovo e la bella Eve, nonché di accentuare - laddove possibile - l'antipatia nei confronti della vipera Emily Sinclair (Sarah Burns). È innegabile che vedere il suo corpo sfracellarsi dinnanzi all'ingresso della magione degli Hapstall sia un piacere che non perde mai smalto. A tal proposito, il flashforward di questa settimana sembra suggerire che sia stata nientemeno che Bonnie (Liza Weil) a causare la morte dell'odioso procuratore; possibilità che, se si rivelasse vera, porterebbe all'assistente della Keating non solo la riconoscenza del pubblico, ma probabilmente anche quella di tutti i tribunali americani, oberati da cause inutili intentate dalla forsennata megera ai danni di tutto l'entourage di Annalise.
Momenti di gloria vengono dedicati a Laurel (Karla Souza), che oltre ad amoreggiare con Frank (Charlie Weber) su ogni superficie orizzontale e verticale che si trovi a portata di mano, riesce col proprio acume a risolvere un caso di suicidio - grande tema di puntata - e a far portare a casa ad Annalise l'ennesima vittoria. Guadagnandosi la più grande onoreficenza che potesse sperare di ottenere dalla sua esigente professoressa: "Non prestarti attenzione è il miglior complimento che possa farti." Parole confortanti, non c'è che dire, ma tocca accontentarsi.