Le Regole del Delitto Perfetto 2x01, "It's Time to Move On" - La recensione

Convince ma non sconvolge la premiere della seconda stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, che si muove con spavalderia sugli stessi binari della prima

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Spoiler Alert
Chi non muore si rivede, si sa. Ma anche chi muore si rivede eccome nella premiere di Le Regole del Delitto Perfetto, tornato sugli schermi statunitensi con un episodio che dà poche risposte e pone pochissime nuove domande. Lo show di Shonda Rhimes si era infatti chiuso con un cliffhanger che ha costituito il vertice di un iceberg di colpi di scena non sempre logici ma spesso sconvolgenti. It's Time to Move On, recita il titolo della puntata: è tempo di andare avanti. E verrebbe da dirlo sottovoce agli stessi autori, che in questa premiere mantengono basso il tiro, puntando tutto su un finale che, in linea con il rodato espediente del flashforward, prefigura una bella gatta da pelare per Annalise Keating (Viola Davis), riversa sul pavimento della villa di due suoi assistiti in una pozza di sangue, mentre il suo pupillo Wes Gibbins (Alfred Enoch) si allontana dalla magione con aria atterrita e colpevole.It's Time to Move On, recita il titolo della puntata: è tempo di andare avanti

La nuova stagione prende il via dieci giorni dopo la scomparsa di Rebecca Sutter (Katie Findlay); solo Frank Delfino (Charlie Weber) e Annalise stessa sembrano essere a conoscenza della morte della ragazza, uccisa da un assassino misterioso la cui identità viene rivelata nel corso della puntata. Lo schema procedurale subisce un mutamento rispetto al canone della prima stagione: il caso di Caleb e Catherine Hapstall, sospettati dell'omicidio dei genitori adottivi, si rivela infatti legato alla già citata prolessi con Annalise in bilico tra la vita e la morte. Tra le novità più interessanti introdotte in It's Time to Move On c'è l'ingresso, nella serie, dell'avvocato di grido Eve Rothlow (Famke Janssen), vecchia conoscenza di Annalise giunta in città per difendere Nate Lahey (Billy Brown), amante di Annalise accusato dell'omicidio di Sam Keating. Eve nutre tuttavia sospetti proprio nei confronti di Annalise e sembra inizialmente restia ad accogliere la richiesta d'aiuto di colei che, più avanti, si rivela essere la sua ex fidanzata. Tra le due, a sorpresa - ma non troppo - scoppia di nuovo la scintilla, e sicuramente il triangolo Annalise - Eve - Nate si prefigura uno degli elementi più stuzzicanti della nuova stagione. Il vero colpo di scena dell'episodio, tuttavia, risulta essere la scoperta dell'assassino di Rebecca: dopo gli iniziali sospetti di Frank nei confronti di Wes e, successivamente, del suo love interest Laurel (Karla Souza), Annalise riesce a dipanare la matassa e a risalire all'identità dell'omicida: Bonnie Winterbottom.

Il problema di quest'esordio di stagione sta forse proprio in quello che vorrebbe essere un colpo di scena scioccante, ma fondamentalmente non cambia poi molto, almeno per il momento, le dinamiche interpersonali del gruppo. La colpevolezza di Bonnie getta sì un'ombra oscura su un personaggio finora rimasto, tutto sommato, tra i più positivi della serie - non che avesse gioco difficile in un covo di serpi come quello descritto dallo show. Manca l'introduzione di un mistero all'altezza dell'improbabile ma godibilissimo castello di carte messo su nella prima stagione, ma la speranza è che i prossimi episodi intervengano a cambiare le sorti dei nostri protagonisti. Certo, il messaggio inviato dall'incauta Michaela (Aja Naomi King) al misterioso EGGS911 attraverso il cellulare della defunta Rebecca apre la pista a nuovi scenari piuttosto interessanti, ma è un seme la cui fioritura si potrà vedere e giudicare solo nelle puntate future. Per il momento, aleggia il dubbio su come, nel flashforward finale, la perenne vincitrice Annalise si ritrovi agonizzante sul pavimento della villa degli Hapstall, soccorsa da un angosciato Connor (Jack Falahee) - che, al momento, si è appena trasferito dal fidanzato Oliver, a coronare una serie di buoni propositi già anticipati nella scorsa stagione.

Gli ingredienti migliori della passata stagione sono stati riconfermati appieno in It's Time to Move On, ma non basta a mantenere l'alta aspettativa, in materia di plot twist, di un finale che aveva tenuto il pubblico col fiato sospeso fino all'ultimo fotogramma. È presto, prestissimo per tirare le somme, ma la speranza è che dal prossimo episodio si torni alla sovrabbondanza barocca di colpi di scena a cui lo show di Shonda Rhimes ci ha abituati. Perché, non dimentichiamolo: un guilty pleasure che si rispetti può frustrare, turbare e anche far scoppiare in lacrime gli spettatori, ma deve sempre e comunque raggiungere e, se possibile, superare il quantitativo di emozioni che il suo pubblico giustamente esige.

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