Le Cronache di Eternal Warrior vol. 3: I Giorni dell'Acciaio, la recensione

Il terzo volume di Le Cronache di Eternal Warrior ci presenta un personaggio combattuto e dubbioso, come mai visto prima

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Sin dall’alba dei tempi, il destino di Gilad del clan degli Anni-Padda è stato legato alla Terra: oltre a esserne immortale difensore, infatti, il Guerriero Eterno è chiamato a proteggere la vita del Geomante, entità che regola l’esistenza sul nostro pianeta. Il primo ciclo di avventure di questo personaggio è stato riproposto da Edizioni Star Comics in Le Cronache di Eternal Warrior, testate che giunge alla sua conclusione con la pubblicazione del terzo volume. Il sommario presenta l’ultimo arco narrativo delle serie che ha segnato il rilancio del 2012, firmato da Peter Milligan e Cary Nord, e uno speciale Eternal Warrior: Awakening uscito nel 2017, realizzato da Robert Venditti e Renato Guedes.

Eternal Warrior: Days of Steel #1, anteprima 01

In questo tomo, troviamo un Gilad diverso alle precedenti volte: dopo l’ennesima missione, infatti, il Nostro dubita del Geomante, iniziando a nutrire nei suoi confronti sentimenti mai provati prima. E se finora si fosse sbagliato? E se le sue azioni avessero contribuito a generare quell’ondata di morte e distruzione che da sempre ne caratterizzano l’operato? Le domande sembrano portare a risposte terrificanti, e determinano il comportamento del condottiero. Mentre è intento a salvare un bambino dal cui destino dovrebbe dipendere un intero popolo, il Guerriero Eterno è incerto e questo lo rende più propenso al fallimento.

"I Giorni dell’Acciaio è un volume che ci permette di comprendere l’enorme potenzialità del personaggio, lasciandoci presagire i molteplici sviluppi di cui è stato protagonista il Nostro."Ancora una volta, Milligan riesce a offrirci uno sguardo diverso sul personaggio, chiudendo la sua run sulla serie con uno storyarc intenso e ben congegnato. Per la prima volta, scorgiamo delle crepe nell’aura di imperturbabilità che da sempre accompagnano il protagonista della testata. L’emergere di una componente umana permette una maggiore immedesimazione nel guerriero e ci fa rivivere cicliche crisi che accompagnano il vissuto di ognuno di noi. La perdita di riferimenti, il vuoto lasciato dal crollo di istituzioni (siano essere religiose o politiche), la ricerca di nuovi stimoli: con i dovuti paragoni, i dubbi di Gilad sono i dubbi di ognuno di noi, chiamato a trovare un modo per rialzarsi e lottare per la propria libertà.

I disegni di Nord riescono a sublimare le diverse suggestioni di questo racconto: l’artista canadese è abile nel catturare le diverse sfumature umorali dei protagonisti e valorizzarle con un lavoro sempre preciso, suggellato dai colori di Brian Reber. Discorso analogo può essere esteso anche alle sequenze più concitate, dove la cura dei dettagli permette di presentare tavole davvero coinvolgenti.

Infine, lo speciale Awakening ci porta indietro nel tempo, nell’Antica Mesopotamia, dove incontriamo un giovane Gilad alle prese con la Legione crudele e il loro re. Venditti inizia qui la sua gestione dell’Eternal Warrior, sfruttando prevalentemente il suo indomito ardore e la sua incredibile forza di volontà. Un racconto vibrante impreziosito dall’ottima prova di Guedes, autore di vignette notevoli, perfette per descrivere l’orrore e la violenza di queste sequenze.

I Giorni dell’Acciaio è un volume che ci permette di comprendere l’enorme potenzialità del personaggio, lasciandoci presagire i molteplici sviluppi di cui è stato protagonista il Nostro.

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