Le Cronache di Eternal Warrior vol. 2: Imperatore Eterno, la recensione

Questo secondo volume di Le Cronache di Eternal Warrior ci mostra un personaggio più vecchio e cinico, in un'avventura post-apocalittica accattivante

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Eternal Warrior #5, anteprima 01

Imperatore Eterno è il titolo del secondo volume di Le cronache di Eternal Warrior, testata edita da Star Comics che ripropone i primi cicli di storie dedicati a Gilad Anni-Padda, meglio noto come il Guerriero Eterno.

In questo nuovo volume, scritto da Greg Pak per i disegni di Robert Gill, veniamo catapultati duemila anni nel futuro, più precisamente nel 4001, un anno che i lettori della Valiant Comics conoscono bene: in quell’epoca, infatti, è ambientata la vicenda di Rai e del Nuovo Giappone, al centro di importanti run e di un evento (4001 A.D.) che ha portato a radicali stravolgimenti di questa realtà futuristica. Adesso, però, dimenticate queste atmosfere e immergiamoci in un contesto post-apocalittico dove seguiamo le vicende di una piccola comunità. Guidati da Gilad, i terrestri superstiti devono affrontare minacce di ogni tipo, soprattutto legate alle conseguenze delle azioni delle generazioni che li hanno preceduti. In uno scenario in cui cabala, tecnologia e violenza si mescolano e fanno da sfondo a un volume denso di azione, si muove un personaggio che presenta alcuni aspetti inediti rispetto a quelli fin qui mostrati.

"Imperatore Eterno è una lettura consigliata per chi vuole conoscere un’altra faccia di una delle figure più iconiche dell’universo narrativo Valiant."In questa nuova avventura, infatti, il Nostro appare più vecchio e cinico, distaccato dalle vicende di un pianeta che non sembra attirare il suo interesse. Eppure, in un quadro così desolato, non manca una scintilla che riaccende il fuoco del guerriero, il suo spirito combattivo: una missione lo spinge a intraprendere un viaggio, una nuova sfida che ci restituiscono il guerriero che tutti abbiamo conosciuto.

Se le ambientazioni non sono certo una novità per chi segue le pubblicazioni Valiant, la caratterizzazione del protagonista è sicuramente un elemento accattivante: la scelta portata avanti da Pak risulta indovinata e ben articolata. Il risultato è un volume intrigante che ci offre una prospettiva inedita sull’Eternal Warrior: vederlo così sfiduciato è una novità non da poco, che alla lunga conquista e affascina per la maniera con cui il tutto viene declinato.

Mescolando intense scene di battaglia a sequenze introspettive molto profondo, lo sceneggiatore statunitense imbastisce una storia che colpisce per l’intensità dei sentimenti messi in campo: la particolare situazione, infatti, sembra esasperare gli animi di tutti i personaggi coinvolti, lasciando emergere la propria vera natura; in questo contesto, riusciamo a scorgere il percorso portato avanti dai componenti del cast, in un crescendo di emozioni che trova il suo apogeo nelle vibranti scene finali.

Purtroppo, l’intensità della storia viene in parte smorzata dai disegni di Gill. Le sue tavole non riescono a impressionare ma lasciano indifferenti: troppo legnose le anatomie, poco dinamici gli scontri, non sempre precisa l’espressività dei primi piani. Rispetto al buon lavoro di Trevor Hairsine visto sul precedente lavoro, in quest’occasione i disegni non rendono pienamente giustizia alla costruzione di Pak.

Imperatore Eterno è una lettura consigliata per chi vuole conoscere un’altra faccia di una delle figure più iconiche dell’universo narrativo Valiant.

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