Le Belve in Blu-Ray Disc, la recensione

Edizione di altissimo livello tecnico, tra audio e video, per il film di Oliver Stone con Taylor Kitsch e John Travolta, basato sul romanzo di Don Winslow...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:

  • 5.1 DTS: Italiano Tedesco Spagnolo

  • 5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Italiano Tedesco Spagnolo Cantonese Danese Olandese Finlandese Islandese Coreano Norvegese Portoghese Svedese Arabo Indiano Mandarino

  • 1 disco 50 gb

  • Region free

  • Digital copy

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, DE.

Film

Ben e Chon, rispettivamente botanico buddista ed ex Navy Seal, vivono a Laguna Beach, vivendo una vita idilliaca sulla spiaggia, dedicandosi alla produzione e allo spaccio di marijuana. Sono i migliori in questo campo, la loro merce è la più pura chimicamente e il loro giro di affari è tra i più redditizi. La loro attività verrà presto notata dal cartello della droga messicano gestito dalla spietata e misteriosa Elena, che propone una società con i due ragazzi, che però rifiuteranno. Elena, non volendo rinunciare ai servizi di Ben e Chon, rapisce Ophelia, detta O, la amante di entrambi i ragazzi, per costringerli a lavorare per lei. Inizia quindi una guerra senza esclusioni di colpi per riavere la ragazza.

Basato sull'omonimo romanzo di Don Winslow, che ne ha curato la sceneggiatura insieme a Shane Salerno, Le Belve è un film diretto da Oliver Stone.

Oliver Stone, grande maestro del cinema americano, nell'ultimo decennio non ha certo lasciato il segno, anzi, se si pensa che le cose meglio riuscite furono Alexander e il sequel di Wall Street, lascia ben intendere i risultati non certo eccezionali di questo autore. Insieme a lui l'attore emergente Taylor Kitsch, sarebbe dovuto diventare la superstar del 2012 grazie a tre delle maggiori produzioni hollywoodiane di quell'anno: John Carter, Battleship e Le Belve. Se John Carter si è dimostrato un eccezionale film di genere, come non se ne vedevano da tempo, di contro si è rivelato una delle più imbarazzanti delusioni commerciali di tutti i tempi e dall'altra parte Battleship è stato un tonfo addirittura nel profilo dell'intrattenimento, andando ad emulare lo stile di Michael Bay, ma senza averne lo stesso carisma.

Con Le Belve si chiude un cerchio, come si suol dire, arrivando al peggio possibile che i due artisti, regista e attore, hanno potuto offrire. La storia avrebbe la pretesa di essere presa sul serio, narrando uno spaccato di realtà del traffico di droga in America e Messico, ma il problema è che tutto il tono è strampalato, sopra le righe, stereotipato e banale, cominciando dai protagonisti e il loro rapporto che dire che è falso e poco credibile, sarebbe un eufemismo. I due ragazzi, che sono uno l'opposto dell'altro, condividono sessualmente la tremenda Blake Lively, probabilmente il personaggio peggiore del film, che ha anche l'ingrato compito di essere la voce narrante della vicenda, il che annienta quel poco di divertimento che restava al film. Gli antagonisti, per così dire, che riunisce i tre grandi attori Benicio Del Toro, John Travolta e Salma Hayek, sono la goccia che fa traboccare il vaso. Benché loro ci mettono tutta la loro professionalità, la scrittura di questi personaggi è francamente imbarazzante e sembrano scritti su misura per i tre artisti per fare ciò che ci si aspetta da loro analizzando i loro curriculum: rispettivamente diventano quindi Il Trucido, Il Corrotto e La Regina Cattiva. Delle maschere fatte su misura, con comportamenti prevedibilissimi, mettendo in fila una banalità dopo l'altra.

Anche dal punto di vista registico non offre niente di che del classico stile da videoclip che il Tony Scott dell'ultimo periodo non ci abbia offerto e con maggiore estro creativo. Il film lascia basiti sotto ogni punto di vista, mortalmente noioso nella scrittura, nell'azione e con un inutile doppio finale che sottrae quindici minuti di vita al povero spettatore. Si spera che Oliver Stone, dopo tutto questo, non possa far altro che risalire.

Video
 

Esce anche nel mercato italiano Home Video l'ultimo lavoro di Oliver Stone, Le Belve, in alta definizione Blu Ray, in un'edizione che si preannuncia di primissimo livello sotto il profilo tecnico.

L'edizione rispolvera la vecchia formula “Blu Ray + Digital Copy”, all'interno della confezione in amaray è presente il disco con dentro il film e, allegato, il foglio con le istruzioni e il codice per scaricare la copia digitale dal sito della Universal. Nessuna copia DVD presente o altri fronzoli di varia natura.

Oliver Stone appartiene alla vecchia scuola e gira questo film interamente in pellicola 35 mm anamorfico Panavision, formato ormai in via di estinzione, finalizzato in un master digitale a 2K di risoluzione (digital intermediate).

Come anticipato, Le Belve ci mostra un quadro video di altissimo valore, raggiungendo i più alti standard che le produzioni hollywoodiane ci hanno ben abituato. Il quadro è caratterizzato da tinte estremamente brillanti, molto calde e radiose, con predominanti gialle e arancio, che è quanto di più canonico per caratterizzare la California. Il contrasto, avvalorato da un livello del nero estremamente ricco e profondo, è sempre elevato e il livello di dettaglio sempre esaltato in ogni scena, anche quelle più scure. Le texturizzazioni varie, che siano i primi piani, che ci regalano incarnati porosi, tangibili che bucano lo schermo, oppure siano i vari panning nei campi lunghi sulle spiagge, ricchi di elementi di scena sempre definiti e che mai si fondono con lo sfondo, sono sempre rigogliose di dettagli finissimi conferendo quella solidità degna dei migliori girati di sempre. Il girato non mostra mai sbalzi di frequenza, nessun aumento di rumorosità nel cambio di esposizione, la grana della pellicola rimane sempre sul fondo, molto fine, ma che caratterizza sempre quel volume che è proprio dei girati in pellicola. Sono ovviamente presenti le tipiche deflessioni ai vertici delle immagini, tipiche dell'anamorfico, come anche qualche lieve sfocatura, ma niente che intacchi questa ottima esperienza visiva.

Insomma, siamo di fronte a un quadro video pressoché perfetto, una goduria per gli amanti dell'alta definizione che l'authoring ci restituisce intatto grazie a una compressione in AVC ad alto bitrate.
Assolutamente perfetto.

Audio

Se sotto il profilo video è in grado di stupire, anche quello audio non è da meno. Come sempre, la lingua originale inglese è encodata in DTS HD Master Audio, mentre tutti i doppiaggi, italiano compreso, si devono “accontentare” di un DTS a 768 kbps. In ogni caso, il mix è sempre a 5.1 canali.

Come accade sempre, la codifica risulta marginale alla luce del mix proposto: siamo di fronte a un quadro audio di assoluta eccellenza, capace di trascinare lo spettatore e coinvolgerlo nelle scene d'azione, permeate di una dinamica ricca, con spari ed esplosioni realistiche, possenti e vibranti, senza alcuna sbavatura nei picchi delle frequenze. Stesso discorso anche per l'apparato musicale, che accompagna tutte le sequenze. I dialoghi appaiono puliti, chiari e ben inseriti nelle sequenze. Sotto quest'ultimo aspetto la lingua originale mostra più possanza e partecipazione, mentre nella traccia italiana appaiono leggermente sottotono e più flebili. In ogni caso è una traccia da voto massimo e saprà valorizzare gli impianti casalinghi e non solo.

Extra

Sicuramente il punto più debole di questa edizione. I contenuti speciali de Le Belve appaiono piuttosto essenziali, ma tutto sommato adeguati anche al tipo di film. Sono solo due e si parte da una galleria di scene eliminate per finire a un documentario in cinque parti della durata di mezz'ora circa. Il documentario mostra le varie fasi della produzione, dalla scrittura della sceneggiatura, la scelta del cast, la realizzazione delle scene d'azione, fino al montaggio finale. Il tutto è mostrato con un po' di superficialità, ma va dritto ai punti più interessanti soffermandosi il giusto.

Dispiace però constatare che, da questo punto di vista e spesso non solo, esiste una disparità tra le edizioni europee e quelle americane. In questo caso, l'edizione americana, avvalorava bene due commenti audio al film, uno del regista e l'altro dei produttori e sceneggiatori del film, completamente assenti nella nostra edizione. Si tratta di un impoverimento dell'offerta e sinceramente non si riesce a capirne le motivazioni.

Scene Eliminate

  • Belve senza Emozioni

  • Capitolo 1: le origini

  • Capitolo 2: le belve

  • Capitolo 3: vera bestialità

  • Capitolo 4: un set bestiale

  • Capitolo 5 un montaggio bestiale

Conclusioni

Oliver Stone sarà anche in fase calante della sua carriera, come ben dimostra questo Le Belve, ma non c'è dubbio che siamo di fronte ad un'edizione di altissimo livello tecnico che farà la felicità degli amanti dell'alta definizione e non solo, tra audio e video. L'edizione è consigliatissima, specie se siete fan di Oliver Stone, ma è bene valutare quanto il film vi sia rimasto nel cuore.

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