Le Battaglie del Secolo: Avengers vs. X-Men, la recensione

Avengers vs. X-Men è la saga che fa scontrare Vendicatori e mutanti, contrapposti di fronte all'imminente ritorno sulla Terra di Fenice...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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I principali megaeventi Marvel dell'ultimo decennio hanno creato una suddivisione invisibile tra due sotto-universi composti da imponenti squadre di eroi che, fatta eccezione per alcuni elementi in comune, sembrano non influenzarsi poi molto a vicenda. È strano: come mai gli X-Men non sono stati tra i protagonisti dell'epica Civil War? E perché gli Avengers non li hanno soccorsi durante la Decimazione successiva a House of M?

Avengers vs. X-Men inizia proprio cercando di risolvere queste piccole crepe che minano la credibilità dell'universo compatto voluto da Stan Lee. Si tratta in realtà di un tentativo di giustificare questa scissione prima di riunire i due supergruppi per un'unica vicenda; questa scelta però causa già nelle prime scelte alcune incongruenze, portando alcuni personaggi a prendere posizioni ideologicamente opposte a quelle occupate in passato. Il peso della continuity si fa sentire in occasione di questi scontri, dove la suddivisione del cast in fazioni è dettato dalla trama e non sempre riesce a rimanere coerente con la caratterizzazione di ogni singolo personaggio e con gli eventi vissuti in decenni di vita editoriale.

L'elemento che scatena questa frattura è l'imminente ritorno sulla Terra di Fenice, potente entità che in passato ha causato la morte di Jean Grey e che ora è destinata a occupare il corpo di Hope Summers, la prima mutante nata dopo il "Basta mutanti" di Scarlet alla fine di House of M.

I mutanti confidano nella ragazza per una loro "rinascita", mentre gli Avengers vogliono semplicemente sterminare Fenice per la sicurezza della Terra. Il modo in cui questa scissione prende atto è abbastanza forzato ed è strano vedere i leader dei due gruppi, Scott Summers e Capitan America, comportarsi come ragazzini riottosi.

Brian M. Bendis, Ed Brubaker, Jason Aaron, Matt Fraction, Jonathan Hickman sono i cinque autori del grande evento a fumetto, la squadra di architetti che qualche anno fa si occupava dell'Universo Marvel e che in Avengers vs. X-Men provano a far confluire  le tensioni e le sottotrame portate avanti dai rispettivi supergruppi. Si percepisce una sorta di ansia da prestazione nel voler creare qualcosa all'altezza di Civil War, e con così tanti scrittori che si sono occupati di soggetto e sceneggiatura, verrebbe da pensare a un eccesso di elementi ed eventi in ogni episodio, ma stranamente la miniserie ha il problema opposto. La vicenda alterna infatti i prevedibili momenti di scazzottata a lunghe sequenze di attesa che rendono la storia decompressa, nella quale però spiccano diversi passaggi ispirati che si imprimono nella memoria del lettore.

Il comparto grafico è invece quello più sorprendente, visto che regala tavole ricche di particolari e splash-page immaginifiche, compensando alla vista le debolezze di una sceneggiatura non congegnata al meglio. John Romita Jr. introduce la minaccia della Fenice in tutta la sua potenza distruttiva, per poi lasciare gli sviluppi ad Adam Kubert e Olivier Coipel; il passaggio di consegne per quanto riguarda i disegni è meno compulsivo di quanto non sia stato fatto con i testi, permettendo ai diversi artisti di mantenere una maggiore continuità seppur ognuno con il proprio stile personale.

Il difetto principale di questa edizione, proposta in allegato con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, è legato alla lunghezza degli albi; la collana è strettamente vincolata alle 144 pagine per volume, quando in passato operazioni simili si concedevano di eccedere arrivando anche al doppio della lunghezza, in caso di saghe particolarmente corpose. Si opta invece per una foliazione standard, che arriva anche a proporre in queste iniziative volumi già proposti in fumetteria con un formato simile e un prezzo inferiore. Dispiace perché questa saga avrebbe potuto essere raccolta in due volumi, quindi a un costo più accessibile; in alternativa si sarebbe potuto presentare più storie legate alla miniserie principale, che invece non hanno trovato posto in questa edizione.

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