Le Battaglie del Secolo: Avengers vs. X-Men, la recensione
Avengers vs. X-Men è la saga che fa scontrare Vendicatori e mutanti, contrapposti di fronte all'imminente ritorno sulla Terra di Fenice...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Avengers vs. X-Men inizia proprio cercando di risolvere queste piccole crepe che minano la credibilità dell'universo compatto voluto da Stan Lee. Si tratta in realtà di un tentativo di giustificare questa scissione prima di riunire i due supergruppi per un'unica vicenda; questa scelta però causa già nelle prime scelte alcune incongruenze, portando alcuni personaggi a prendere posizioni ideologicamente opposte a quelle occupate in passato. Il peso della continuity si fa sentire in occasione di questi scontri, dove la suddivisione del cast in fazioni è dettato dalla trama e non sempre riesce a rimanere coerente con la caratterizzazione di ogni singolo personaggio e con gli eventi vissuti in decenni di vita editoriale.
I mutanti confidano nella ragazza per una loro "rinascita", mentre gli Avengers vogliono semplicemente sterminare Fenice per la sicurezza della Terra. Il modo in cui questa scissione prende atto è abbastanza forzato ed è strano vedere i leader dei due gruppi, Scott Summers e Capitan America, comportarsi come ragazzini riottosi.
Il comparto grafico è invece quello più sorprendente, visto che regala tavole ricche di particolari e splash-page immaginifiche, compensando alla vista le debolezze di una sceneggiatura non congegnata al meglio. John Romita Jr. introduce la minaccia della Fenice in tutta la sua potenza distruttiva, per poi lasciare gli sviluppi ad Adam Kubert e Olivier Coipel; il passaggio di consegne per quanto riguarda i disegni è meno compulsivo di quanto non sia stato fatto con i testi, permettendo ai diversi artisti di mantenere una maggiore continuità seppur ognuno con il proprio stile personale.
Il difetto principale di questa edizione, proposta in allegato con La Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, è legato alla lunghezza degli albi; la collana è strettamente vincolata alle 144 pagine per volume, quando in passato operazioni simili si concedevano di eccedere arrivando anche al doppio della lunghezza, in caso di saghe particolarmente corpose. Si opta invece per una foliazione standard, che arriva anche a proporre in queste iniziative volumi già proposti in fumetteria con un formato simile e un prezzo inferiore. Dispiace perché questa saga avrebbe potuto essere raccolta in due volumi, quindi a un costo più accessibile; in alternativa si sarebbe potuto presentare più storie legate alla miniserie principale, che invece non hanno trovato posto in questa edizione.