Le Battaglie del Secolo 6 - 7: Original Sin, la recensione

La collana di allegati Le Battaglie del Secolo ha da poco proposto una nuova edizione in due volumi del megaevento Marvel Original Sin

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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L'Osservatore è morto, chi ha ucciso l'Osservatore?

Parte da uno spunto semplice quanto intrigante Original Sin, maxievento che nel 2014 ha catturato l'attenzione dei lettori Marvel. Un'indagine cosmica che vuole scoprire il colpevole di un simile omicidio, ma anche le motivazioni dietro un gesto così sconvolgente. Uatu è apparso in concomitanza dei momenti più importanti dell'Universo Marvel, utilizzato dagli autori come deus ex machina pronto a intervenire in circostanze straordinarie o per infondere epicità a una storia semplicemente con la sua presenza. Il personaggio poi è stato adottato come narratore in improbabili What if...?, proprio per la sua capacità di vedere ogni cosa appartenente al Multiverso.

Seguendo alcuni indizi che portano a tre possibili piste, vengono formate altrettante task force di eroi a indagare segretamente, lasciando fuori dai giochi i personaggi più famosi e sfruttando quelli di secondo piano, approfittandone per dare un po' di visibilità a chi solitamente rimane nelle retrovie. Emma Frost, Ant-Man e Pantera Nera scendono nelle viscere della Terra, dove trovano un cimitero di creature mostruose. Moon Knight, il Soldato d'Inverno e Gamora trovano nello spazio la superficie esanime di quello che un tempo era un pianeta vivente. Il Dottor Strange e il Punitore viaggiano in una dimensione aliena, dove anche loro trovano un assassinio. È però un po' sconfortante vedere che l'occasione concessa a questi eroi di agire in prima linea durante un evento con una simile visibilità sia solamente un modo per prendere tempo e il loro intervento non abbia un'effettiva utilità nella risoluzione del mistero.

La vicenda che è stata presentata come un thriller, in realtà ha ben poco del giallo, una volta accantonate queste false piste. I protagonisti più celebri dell'Universo Marvel sono quelli che si ritrovano a risolvere la situazione seguendo la strada corretta, in modo piuttosto prevedibile, braccando il villain Orb, che è riuscito a mettere le mani su un occhio di Uatu. Questo prezioso oggetto permette di far svelare molti segreti, ma c'è poco di davvero sconvolgente che viene rivelato al lettore; l'unico grosso colpo di scena vero e proprio avviene circa a metà della miniserie, ridefinendo l'identità di un personaggio molto importante.

A parte questo snodo narrativo fondamentale, ci sono tante piccole grandi rivelazioni che sembrano perlopiù orchestrate dalla casa editrice per indirizzare il futuro delle testate dei singoli personaggi, come la sorella di Thor venuta a galla proprio in concomitanza dell'acquisizione dei diritti di sfruttamento di Angela, creata originalmente da Neil Gaiman. Il finale, come avviene in modo quasi abituale in questi eventi, mescola le carte in tavola e in particolare assegna due nuovi ruoli ad altrettanti personaggi. C'è però un segreto sussurrato in un orecchio, un grande MacGuffin che dopo due anni non ha ancora trovato risposta, che ricorda fin troppo il patto tra Mefisto e Mary Jane sulle pagine di Soltanto un altro giorno.

Ormai i maxi-eventi Marvel hanno cambiato da diversi anni la loro struttura e l'equilibrio narrativo è sempre meno orientato nel raccontare una trama potente fruibile in modo chiaro anche dai lettori casuali attirati proprio dal battage promozionale che queste operazioni editoriali si portano dietro. Siamo più al cospetto di grossi punti di svolta, momenti in cui viene cambiato in modo rocambolesco lo status quo del cast e solo nei mesi successivi si potrà effettivamente apprezzare l'evento, con albi che non saranno semplicemente "le conseguenze", ma prosecuzioni di quanto narrato. Proprio come in questo Original Sin.

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