Lazarus vol. 1: Famiglia, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Lazarus, di Greg Rucka e Michael Lark, edito da Panini Comics

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Quando Lazarus, nuova serie Image Comics, fu annunciata, tutti guardarono, più che alla sinossi dell'opera, al team creativo: Greg Rucka (testi) e Michael Lark (disegni). Il dream team che aveva dato vita, assieme a Ed Brubaker, a Gotham Central, opera seminale della DC Comics che riportò in auge il genere crime e noir in un contesto supereroistico. Inutile dire che dietro Lazarus vi fossero grandi aspettative, sin dal primo giorno.

Fortunatamente, quando due grandi artisti come Rucka e Lark si mettono al lavoro assieme, grazie a una chimica che appare consolidata, e a un reciproco e indubbio talento, anche un fumetto di genere (sulla carta) piuttosto antitetico a Gotham Central diventa qualcosa di pregevole. È ovviamente il caso di Lazarus, storia ambientata in un futuro distopico, ma non così lontano dal nostro, nel quale il mondo è stato spartito dalle mani di alcune potentissime Famiglie, le quali detengono il controllo delle varie regioni, grazie al loro potere economico e conseguentemente politico. Le Famiglie gestiscono i loro territori con pugno di ferro, imponendo agli abitanti un vero e proprio regime dittatoriale. A fare da garanti e protettori dei pochi potenti a capo di questa oligarchia vi è un Lazarus per famiglia, un essere apparentemente umano, ma invero dotato di straordinarie abilità fisiche, quali super-forza, indistruttibilità e grande intelligenza tattica e militare. Il Lazarus della Famiglia Carlyle si chiama Forever, ed è la protagonista della nostra storia: la donna (ma si può davvero definire così?) è stata cresciuta all'interno della stessa Famiglia, della quale si sente parte, nonostante capiamo sin da subito che questa è stata sostanzialmente assemblata in laboratorio (ma sulle origini dei Lazarus vi sono molte ombre e ben poche luci). Forever è fedele ai Carlyle, per i quali provvede a mantenere l'ordine e la sicurezza, sporcandosi (di sangue) le mani senza mai opporsi al volere di suo "padre". Allo stesso tempo, però, la protagonista si pone non pochi quesiti e dubbi sul suo operato e sulla stessa natura ontologica del mondo nel quale vive: dove la porterà questo pericoloso "eccesso" di coscienza e morale? Nel frattempo, i contrasti e i dissapori di una società che è tutt'altro che perfetta inizieranno a emergere, sia dal basso, che da oltre i confini, che all'interno della stessa Famiglia Carlyle. Al centro di tutto questo vi sarà Forever, ed è indubbio asserire che l'equilibrio precario di tale situazione dipenderà proprio da lei e dalle sue scelte.

Un fumetto ambientato nel futuro: check. Un futuro distopico e quasi apocalittico: check. Degli esseri potenziati, dai quali dipende il destino dell'umanità: check. Sulla carta, quella di Lazarus non può dirsi di sicuro una delle storie più originali mai lette, condividendo tematiche ed elementi narrativi con tantissime altre opere di genere arrivate prima di questa. Ed è proprio qui che un team creativo capace può fare la differenza.

Rucka è uno sceneggiatore talentoso e consapevole, in grado di ideare e mettere nero su bianco storie interessante e originali. La sua prosa essenziale e asciutta conferisce a Lazarus un "sentimento" malinconico e decadente: nel corso del racconto, più che concentrarci sulle vicissitudini della storia, entreremo in empatico contatto con l'anima tormentata della protagonista, alle prese con quesiti esistenziali quale quello della sua provenienza, della sua appartenenza e dello scopo della sua stessa vita. In Lazarus sono i silenzi a parlare, più che le parole. L'azione non mancherà, certo, ma anche questa sarà dosata magistralmente dal bravo sceneggiatore.

Se poi a questa ricetta si aggiungono le matite di Lark, dal tratto elegante e realistico, il risultato è qualcosa di davvero pregevole. L'artista costruisce uno storytelling accademico e classico, come sua consuetudine: le vignette sono divise in maniera ordinata e squadrata, cosa che conferisce alla narrazione dei tempi molto precisi, fluidi. Grazie a questo Lazarus possiede quella dinamicità intrinseca che rende l'opera a fumetti molto vicina al medium televisivo, oltre a una grande chiarezza dello sciolinarsi della storia. Le tavole, inoltre, sono curate in maniera impeccabile: ogni vignetta possiede una bellezza rara sotto molteplici chiavi di lettura.

In conclusione, Lazarus è un'opera che non tradisce le aspettative, ripagandole invece con grande facilità, e promettendo una conseguente evoluzione in termini narrativi, grazie a una saga piena di misteri e segreti, i quali ci verranno rivelati, a poco a poco, nel proseguo dell'opera, alla quale non faticheremo ad affezionarci. La bontà qualitativa del fumetto viene, inoltre, esaltata al meglio dal nuovo format dei volumi 100% (HD) proposti da Panini Comics.

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