L'Arcanoide: un pianeta, un mostro e nient'altro, la recensione

Parlando a tutti, L'Arcanoide riesce a raccontare nel dettaglio le paure e le speranze di ognuno

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L'Arcanoide: un pianeta, un mostro e nient'altro, anteprima 01

Quando poco più di un anno fa Maicol & Mirco raccontò per la prima volta la storia dei coloratissimi Arcanoidi e del loro cupo pianeta color fango, riuscì a dar vita a una favola nera con la grammatica del racconto per bambini, fatta di frase brevi e forme semplici che interagiscono tra loro per comunicare emozioni decisamente complesse. L'autore torna ora in libreria con una nuova storia, sempre targata Coconino Press, che segue gli eventi della precedente e mette al centro dei riflettori il mostruoso Arcanoide nato dalla fusione dei diversi esseri che popolavano il mondo.

Se si scava nella storia della cultura mondiale, il mito del Golem è sicuramente tra i più antichi e tramandati dai diversi popoli. Dalla concezione ebraica della creazione di Adamo all'animanzia di Jehuda Löw ben Bezalel (che destò con la parola "emet" un intero esercito di costrutti), la creazione di un nuovo essere da parte dell'uomo che vuole avvicinarsi ai poteri divini ha terrorizzato e affascinato le menti di ogni epoca.

In tal senso, L'Arcanoide: un pianeta, un mostro e nient'altro è una storia che esplora il principio di autodeterminazione della propria esistenza, creatore e creatura nello stesso corpo ingombrante, osservato sotto la terribile lente d'ingrandimento della solitudine. Il protagonista è l'unico abitante nel silenzio devastante di un pianeta che appare sprecato solo per lui, e in questo silenzio si muove e pensa, fino a maturare idee pericolose. Nel corso della vicenda, proprio questa condizione di disagio così ancestrale e profonda lo porterà a compiere dei gesti estremi che daranno un significato attivo e non passivo al suo isolamento.

"Maicol & Mirco ha sfornato l'ennesimo fumetto che, parlando a tutti, riesce a raccontare nel dettaglio le paure e le speranze di ognuno."Maicol & Mirco ha più volte dichiarato che ama lasciar libere le storie, farle fluire liberamente senza alcun limite. Grazie a questa connotazione decisamente peculiare, la storia del povero Arcanoide diventa credibile nella sua lentezza, nei suoi silenzi e nei suoi momenti di cupa disperazione.

Se ne Gli Arcanoidi: Morte, avventura e basta è stato facile e naturale seguire uno dei personaggi verso il cupo abisso della follia, qui è altrettanto ragionevole attraversare i rapidi tornanti dell'irrazionalità, mentre la storia si anima di vita propria verso un finale tanto imprevedibile quanto coerente.

Nonostante L'Arcanoide: un pianeta, un mostro e nient'altro sia un prodotto perfettamente leggibile anche senza il suo predecessore, l'esperienza della lettura standalone risulterebbe senza dubbio differente, come potrebbe esserlo il recupero del primo volume solo dopo aver letto quello in oggetto.

Con la sua firma autoriale riconoscibile tra mille, Maicol & Mirco ha sfornato l'ennesimo fumetto che, parlando a tutti, riesce a raccontare nel dettaglio le paure e le speranze di ognuno, con una delicatezza e un tocco personale unico nel panorama italiano.

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