L'Abbiamo Fatta Grossa, la recensione del Blu-Ray Disc
La nostra recensione di L'Abbiamo Fatta Grossa, di e con Carlo Verdone e Antonio Albanese
Video: AVC, 1080/24p (24,000), 2.35:1
Audio:
5.1 Dolby Digital: Italiano
5.1 DTS HD Master Audio: Italiano
Sottotitoli: Italiano NU
1 disco 50 gb
Region B
Amaray
Prodotto da FilmAuro, distribuito da Terminal Video.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT.
Yuri Pelagatti è un attore teatrale che sta vivendo una forte depressione a causa della separazione dalla moglie Carla che lo ha cacciato di casa, cosa che lo porta a dimenticare le battute da recitare. Convinto dell'infedeltà della moglie, Yuri assume un investigatore privato, Arturo Merlino, un ex carabiniere squattrinato che accetta anche gli incarichi più umili, per intercettare la moglie e avere quindi la prova della sua infedeltà e accertare che quest'ultima userà delle vecchie foto di Yuri che testimoniano il suo passato nel mondo del porno per ricattarlo. Per errore, Arturo intercetta un'altra coppia e così i due uomini finiscono per appropriarsi di una valigetta nella quale, invece delle presunte foto, vi sono invece un milione di euro in banconote da cinquecento.
Era dai tempi di Il mio miglior Nemico che Carlo Verdone non condivideva la scena con un coprotagonista di forte impatto e capace di tenergli testa come in quel bellissimo film del 2006. Verdone, che firma anche la regia, con L'Abbiamo Fatta Grossa si incontra e si scontra con uno dei nomi più grossi della commedia italiana: Antonio Albanese. Se chi seguono queste due icone del nostro cinema probabilmente si troverà molto strana questa coppia e in effetti bisogna dire che la commistione non funziona perfettamente, proprio per via dei due stili molto diversi e di difficile compatibilità. La coppia è quindi stonata, con Albanese più surrealista e Verdone più concreto, e porta i due a non brillare, anche se di momenti interessanti ce ne sono e si ride genuinamente, ma di certo non ci troviamo di fronte alle prove migliori dei due attori. Eppure, nonostante questo, loro sono la cosa migliore del film. Yuri (Albanese) è un opportunista approfittatore, il classico personaggio che si prende tutto il braccio se gli porgi la mano, mentre Arturo (Verdone), è quello che non riesce mai a dire di no, che subisce dagli altri, ma è anche uno che le spara grosse per fare colpo sul prossimo. Il film è l'ennesimo che racconta dell'Italia attuale, quella della crisi economica e soprattutto dei nuovi poveri, gli ex benestanti che tirano a campare con i lavori più umili per avere il minimo dei guadagni. Non mancano le gag relative, come gli sguardi e le reazioni stranite delle persone nel vedere una banconota da cinquecento euro, quando i due tentano di usare il denaro della valigetta. Il film è troppo carico di scene di servizio, per lo più sketch tipici atti unicamente a portare azione alla storia e come detto, nonostante tutto, Verdone e Albanese sono la cosa migliore, perché si ride sinceramente delle loro disavventure e dei loro scambi, pur non brillando particolarmente per i loro standard. Resta un esperimento interessante e basterebbe una maggiore armonia nei due stili per dare quel vigore che la coppia potrebbe avere.
Video
Il film è girato in digitale Red Epic a 5K, il master è stato fatto a 2K (digital intermediate). La fotografia ha una predominanza di verde nella tonalità generale della colorimetria, che tende al giallognolo nelle sequenze notturne per colpa dei lampioni con luce gialla nelle vie romane delle varie location. In ogni caso la fotografia predilige tonalità molto tenui, ma non prive di brillantezza che evidenziano la buona tridimensionalità del quadro. Il livello del nero è piuttosto alto, ma nonostante questo il contrasto non ne risente, così come la succitata tridimensionalità generale. La texturizzazione è ricca di microdettagli, dai primi piani con incarnati eccellenti fino ai campi lunghi sulle strade romane, tutto è perfettamente definito e ricco di dettagli e particolari fini tutti distinguibili. Quadro limpido, libero da rumorosità varie, anche se rimane un finissimo strato impercettibile, ma che conferisce spessore all'immagine, che altrimenti risulterebbe troppo artificiosa nella resa finale. La codifica video in AVC a medio bitrate garantisce tutta la trasparenza necessaria da artifici digitali che altrimenti comprometterebbero la replicazione del master di origine.
Audio
Come per tutti i titoli FilmAuro, la traccia originale italiana è offerta sia in DTS HD Master Audio che in Dolby Digital a 640 kbps, entrambe a 5.1 canali. Non c'è poi molto da dire, la traccia si difende benissimo, tra dialoghi chiari e forti (anche se si avverte perfettamente la differenza tra le parti in presa diretta e quelle doppiate, queste ultime più inscatolate), colonna sonora potente ma non sovrastante e il tutto condito da una separazione e direzionalità dei canali da manuale, porta a casa il compito senza stupire in alcun modo.
Extra
Anche in questo caso FilmAuro mantiene la tradizione del minimo sindacale per quanto riguarda la quantità e qualità dei contenuti speciali. Il contenuto più in vista è il backstage, che offre uno sguardo leggermente più ampio del dietro le quinte del film. Si passa poi allo speciale, che è una forma più breve del backstage poc'anzi citato, una galleria di trailer, spot e papere sul set, per concludere poi con due spot su una nota marca di caramelle.
Backstage
Speciale
Papere
Trailer
Spot
Spot 60”
Spot 30”
Spot 15” A
Spot 15” B
Ciak si Ricola
Il Bacio
Evasioni
Conclusioni
L'accoppiata Verdone e Albanese risulta stonata e poco brillante considerando i trascorsi migliori di entrambi gli artisti, eppure sono la cosa migliore di questo L'Abbiamo Fatta Grossa, ultima fatica registica di Verdone, ancora una volta alle prese con i problemi economici dell'Italia di oggi. Un film interessante, come ogni altro di e con Verdone, ma non eccezionale purtroppo. L'edizione HD del film è il solito compito ben svolto da FilmAuro, con il lato tecnico che riporta fedelmente la fotografia del film e un bagaglio di extra al minimo sindacale.