La tomba di Batman, la recensione
Sono le interazioni che il Cavaliere Oscuro ha con i due co-protagonisti il pezzo forte di La tomba di Batman, opera di Warren Ellis e Bryan Hitch
Warren Ellis e Bryan Hitch hanno rivoluzionato il modo di raccontare le storie di super eroi. No, non è la classica iperbole che si utilizza a volte per cercare di catturare l'attenzione, è la realtà. Sin da quando le loro strade si sono incrociate per la prima volta su Stormwatch, una nuova via è stata tracciata. Una via che è esplosa in maniera preponderante con Authority. Super eroi che assumono un atteggiamento del tutto proattivo rispetto a ogni tipo di minaccia, non solo i "banali" super criminali, consapevoli che la loro lotta ha l'obiettivo principale di contenere un disastro e che vittime innocenti sono da mettere in conto. A tutto si aggiunge inoltre lo stile "cinematico" di Hitch, come se la storia narrata fosse una sorta di blockbuster e le tavole dovessero rimandare a noi la grandiosità e l'ampiezza di uno schermo cinematografico.
La risposta è in un'altra, più recente opera realizzata da questi due autori: la maxi-serie DC Comics in dodici numeri The Batman's Grave (La tomba di Batman), pubblicata tra il 2019 e il 2021 e proposta in due volumi da Panini Comics.
Il tema del doppio oscuro è un argomento caro a Warren Ellis sin dai tempi di Stormwatch. In effetti, se vi è un'incarnazione vivente di qualcuno che rappresenta l'ordine assoluto, non è impensabile immaginare che possa esistere un'incarnazione vivente del caos che si oppone a esso.
"Sono le interazioni che il Cavaliere Oscuro ha con i due co-protagonisti della storia il pezzo forte"
Se, quindi, l'argomento principale della maxiserie si può considerare come qualcosa di già visto, quello che conta alla fine è come esso viene trattato, nel contesto di una storia incentrata su Batman e il mondo che ruota attorno a lui. In tal senso, sono le interazioni che il Cavaliere Oscuro ha con i due co-protagonisti della storia il pezzo forte. Alfred è un uomo che ha vissuto la guerra in prima linea e ora ne sta vivendo un'altra nelle retrovie.
E così come ha perso degli alleati durante i precedenti conflitti, ora sa che prima o poi ne perderà un altro, il più prezioso, tanto che la sua tomba è già pronta. Batman però non condivide del tutto questa visione e i dialoghi tra i due, conditi in certe parti da un umorismo macabro abbastanza inedito per questo tipo di storie, contribuiscono a delineare le psicologie dei due personaggi secondo la visione di Ellis.
Allo stesso modo, viene delineato il rapporto tra il Cavaliere Oscuro e James Gordon, la legge fatta uomo, che ormai tratta Batman non più come un personaggio misterioso, bensì come un insolito amico nella sua lotta al crimine. Un amico che lo aiuta a non precipitare nella follia e nel caos, così come Gordon a sua volta cerca di impedire che Batman diventi agli occhi delle altre persone un mostro, come spesso viene etichettato.
A completamento di tutto questo, vi è lo stile dirompente ed esplosivo (non è stata utilizzata questa parola a caso) di Bryan Hitch. Quando si arriva al confronto fisico, Ellis non è sceneggiatore da far pronunciare dialoghi infiniti ai personaggi e lascia sempre spazio al disegnatore della storia, che quindi più risulta efficace più la storia stessa ne guadagna. Non occorre certo aggiungere quanto Hitch risulti appropriato in tal senso.
The Batman's Grave è una storia che sembra ambientata in un mondo distante, forse un altro universo. Non cercate collegamenti ad altre storie di Batman perché non ne troverete. Vedetela piuttosto come un cerchio perfetto, che inizia e si chiude allo stesso modo, una storia circolare di cui Batman rappresenta l'elemento centrale. Il punto di partenza e allo stesso tempo anche di arrivo.
[gallery type="thumbnails" columns="1" size="large" ids="265604,265607"]
Cosa ne pensate? Scrivetecelo nei commenti! Vi ricordiamo che BadTaste.it è anche su Twitch!