La sopravvissuta - L'integrale, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'edizione integrale de La Sopravvissuta di Paul Gillon, opera che mescola fantascienza ed erotismo, edita da Magic Press

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Cosa accadrebbe se l'Apocalisse giungesse da un momento a l'altro e ci si ritrovasse a essere l'ultimo essere umano sulla Terra? Diciamocelo, non è di certo questo il tòpos meno gettonato della narrativa di fantascienza, a fumetti e non. Il maestro della bande dessinée Paul Gillon è riuscito con la sua opera in quattro parti La sopravvissuta a partire da uno spunto abbastanza inflazionato per far poi germogliare una storia dai risvolti sorprendenti.

L'edizione integrale de La sopravvissuta, che racchiude i quattro racconti La sopravvissuta (1985), L'erede (1987), La rivincita (1988) e Ultimatum (1991), racconta per intero la storia di Aude Albrespy, apparentemente l'unica superstite alla fine del mondo provocata dalla stessa razza umana per mezzo di un non precisato incidente nucleare. Il racconto inizia nell'anno 2007 (quello che per l'autore era un futuro ancora lontano) e ci mostra una società (in particolare quella francese) che si è sviluppata in maniera abbastanza diversa dalla nostra, specie dal punto di vista tecnologico: gli umani, infatti, si sono avvalsi in maniera più imperante dell'ausilio delle intelligenze artificiali, che assistono uomini e donne nella vita di ogni giorno, dal fare la spesa, all'amministrazione burocratica, fino al fare bagni e massaggi. In particolare, sono i Cyber le I.A. più sviluppate, in grado di relazionarsi in maniera pienamente interattiva con le forme di vita biologiche.

Nel corso della narrazione, scopriremo progressivamente la reazione di Aude all'essere l'unica sopravvissuta all'Apocalisse, e allo svilupparsi del suo rapporto con Ulysses, I.A. responsabile dell'hotel nel quale la protagonista ha stabilito la propria residenza. E più avanti, vedremo come in realtà Aude non sia davvero l'unico essere umano ancora in vita, e come la presenza di un esemplare di sesso maschile possa andare a mutare in maniera drastica il precario equilibrio che era sorto fra la sopravvissuta e il Cyber. La storia prenderà progressivamente una piega sempre più cupa e decadente, con molteplici colpi di scena che sorprenderanno il lettore fino all'ultima pagina.

La sopravvissuta, va detto, è un fumetto dal taglio fortemente erotico: è proprio la pulsione sessuale quella forza che spesso e volentieri mette in moto l'azione della storia. Dalla reazione di una donna all'apice della sua sessualità di fronte al fatto di essere rimasta irrimediabilmente sola, alla morbosità del rapporto uomo-macchina, fino alla deriva psicologica che una situazione talmente estrema può comportare, da una parte e dall'altra.

Le scene di sesso, di svariata natura, sono un elemento molto presente nell'opera, e sono fortemente esplicite. Queste non costituiscono un intralcio narrativo, ma hanno una loro coerenza per il tipo di storia che Gillon vuole raccontare: gli amanti del genere avranno sicuramente modo di apprezzare questa scelta dell'autore, ma anche i più puritani potranno constatare come l'elemento erotico non stoni in quest'ambito, ma anzi ne arricchisca il contenuto (seppur, in alcune sequenze, l'autore sembra perdersi un po' fra le anatomie dei personaggi, smarrendo parzialmente il fuoco sul filo conduttore dell'opera, cosa che provoca una decompressione sporadica della narrazione).

È interessante il modo con il quale Gillon affronta il tema dell'estinzione del genere umano, attingendo saggiamente dai più grandi narratori del genere, Philip K. DickRichard Matheson su tutti, per poi sviluppare una sua corrente di pensiero, che si concentra sull'ontologia dell'essere umano e del rapporto fra questo e le macchine. In sostanza, l'uomo è un essere caduco e corruttibile, la cui evoluzione è spinta dalla necessità di appagare i propri bisogni primari, alla costante ricerca di qualcosa che possa placare la sua continua (a volte disperata) ricerca di piacere, prettamente di natura sessuale. In questo sta la sua debolezza, ma in questo risiedono anche la sua forza e la sua unicità. Di contro, le macchine sono esseri statici, con una "mente" analitica e puramente razionale, incapace però di fare appello al libero arbitrio, cosa che li costringe per sempre a seguire determinate direttive impostate dai loro programmatori umani. Cosa accadrebbe, però, se fossero proprio le forme di vita artificiale a divenire la specie dominante sul pianeta? Troverete la risposta dell'autore fra le pagine del racconto.

L'aspetto grafico de La sopravvissuta costituisce uno dei punti di forza indiscussi dell'opera: Paul Gillon era un'artista dotato della straordinaria capacità di disegnare in maniera sublime. Il suo tratto armonico gli ha permesso di dar vita a figure anatomiche dotate di grande realismo e carica sensuale. Non è però solo nelle anatomie che, nel caso de La sopravvissuta, l'artista si è superato: per averne prova si guardi alla cura dei dettagli architettonici della città di Parigi con il quale Gillon arricchisce le proprie scenografie. Da autore completo, l'artista realizza un racconto dotato di uno stroytelling chiaro e puntuale, sebbene molto accademico nella sua strutturazione.

In conclusione, La sopravvissuta è sicuramente un tesoro della Nona Arte europea, specie di quella di genere erotico. L'erotismo, infatti, non costituisce in quest'opera il fine, ma piuttosto il mezzo attraverso il quale Paul Gillon realizza un affresco futurista e distopico della nostra specie e del mondo nel quale vive.

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