La Solita Commedia - Inferno, la recensione
Nessun cuore di critico può salvare un film così sgangherato e per la sua gran parte sciapo. Tuttavia La solita commedia è anche evidentemente animato dallo spirito migliore
Le premesse del film sono così esili e pretestuose da rasentare l'episodio televisivo, la realizzazione è così sciatta e svogliata che si avvicina allo standard aureo della tristezza dei Fantozzi di Neri Parenti, eppure non si può negare che il nuovo film di Biggio e Mandelli, che non si firmano più I soliti idioti (anche se lo schema è il medesimo della serie tv omonima che li ha lanciati come coppia comica: molti personaggi in molte scenette autoconclusive per fare satira di costume), abbia una vena cattiva inusuale e inacidita, un sano livore contro la razza umana che li porta a prendere in giro tutti con pochissima bonarietà e nessun candore. Se I soliti idioti (al cinema) viveva molto del dinamismo inesauribile di Ruggero De Ceglie, cioè la maniera con cui Biggio e Mandelli uccidevano i padri e ridicolizzavano il mondo genitoriale meschino e vessatorio lasciato in eredità alla loro generazione, La solita commedia è effettivamente sbriciolato in tantissime scene diverse, non tutte del medesimo livello.
Difficilissimo considerare "film" quest'aggregato di sketch blandamente uniti da una trama pretestuosa (e tutti interpretati dai medesimi attori con trucchi diversi). Se però c'è una cosa che, a tratti, La solita commedia possiede e di certo appartiene al cinema, è uno sguardo ampio e onesto sulla realtà che racconta, di certo più audace e arrogante di quello televisivo.
A tratti controcorrente e per nulla conciliante La solita commedia è indubbiamente molto di più di quanto tanta commedia non divertente e buonista ci propini quasi ogni settimana, ma anche molto meno di un film nel senso completo del termine. Per questo non si può non far notare a quanti identifichino in Biggio e Mandelli il perfetto esempio del peggio prodotto in Italia come questi film tecnicamente pessimi, rispetto ai più blasonati e vuoti campioni della commedia non divertente e tutta uguale, se non altro sono (a tratti!) animati dallo spirito del cinema migliore, quello che non mira a calmare ma ad agitare.