La serie di Cuphead! (stagione 2): la recensione

La seconda stagione de La serie di #Cuphead! rafforza tutti gli aspetti positivi della prima: più pazza, con più citazioni e più divertente

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La Serie di Cuphead! (The Cuphead Show) la recensione della stagione 2.

Ci eravamo lasciati lo scorso febbraio con un cliffhanger, con la speranza che la seconda stagione de La serie di Cuphead! facesse tesoro dei pregi della prima, e tornasse più in forma di prima. Dallo scorso venerdì le nuove avventure di Cuphead e Mugman sono disponibili su Netflix e sono riusciti a migliorare ulteriormente la già buona prova dei primi dodici episodi. Tredici puntate che mantengono (quasi tutte) la formula dei quindici minuti auto conclusivi, pur dando una sorta di trama orizzontale che resta sullo sfondo.

King Features Syndicate continua l'ottimo adattamento del videogioco di Studio MDHR (che nel frattempo ha ricevuto anche il tanto atteso DLC) esplorando ancora più a fondo le isole calamaio e i suoi unici abitanti. Ma al centro ci sono sempre loro due: Cuphead e Mugman, sempre più uniti e sempre più fuori di testa.

La serie di Cuphead!: la trama della seconda stagione

Avevamo lasciato Cuphead e Mugman in prigione, dopo che Chalice li aveva convinti a “derubare” una fabbrica di biscotti. I due dovranno per prima cosa evadere, prima di poter vivere una miriade di nuove avventure. Con questa seconda stagione infatti, King Features Syndicate ha espanso ulteriormente le isole Calamaio, portando in scena molti dei personaggi amati dai fan del videogioco, così incontreremo Barbabruna, pirata innamorato, la temibile Calamaria e perfino la Baronessa Bon Bon, regina del mondo dei dolci. Non mancano ovviamente Satanasso, Nonno Bricco, Re Dado, Chalice e molti dei personaggi visti a febbraio, ad arricchire gli episodi con l'umorismo slapstick tipico dell'animazione degli anni '30. La sensazione generale, una volta raggiunto il finale di stagione (con un altro cliffhanger, per non farci mancare nulla) è che si sia andati sul sicuro, rafforzando tutte le cose ottime della prima infornata di episodi.

E infatti c'è meno spazio per i personaggi inediti, o per le storie totalmente slegate dall'avventura principale, ma c'è perfino tempo per un episodio lungo il doppio, decisamente tra i migliori dell'intera serie.

Nonostante questo, la serie prosegue per la sua strada, distaccandosi sempre dalla storia del videogioco. Come successo a febbraio però, non me la sento di penalizzare questa scelta e anzi, lo show funziona proprio perché racconta delle vicende ulteriori a quelle viste nel gioco di Studio MDHR. Vedere Calamaria su schermo cantare una canzone piuttosto che vederla solamente intenzionata a farci la pelle, aumenta la tridimensionalità del personaggio, approfondendone la psiche e il background. E lo stesso si può dire anche di tutti gli altri comprimari e dei due folli protagonisti.

King Features Syndicate continua il proprio lavoro di citazione, adottando nuovamente la formula del corto auto-conclusivo, simile ai cartoni dei Looney Tunes o ai corti moderni di Topolino di Paul Rudish. Questa volta però, come già anticipato, si continueranno a citare eventi precedenti (anche gag) avvenute sia nella prima stagione che durante questa sequenza di episodi. Continua anche l'ottimo lavoro con le canzoni, anche se leggermente meno presenti rispetto alla prima stagione. Anche se meno però, i pochi brani originali riescono a colpire nel segno, La colonna sonora di sfondo invece, continua a richiamare quella del videogioco, con grande gioia per il sottoscritto.

La serie tv resta un prodotto per un target giovane, che si ritaglia il proprio spazio al fianco dei cartoni sovracitati. King Features Syndicate migliora quindi quanto fatto a inizio anno e propone un cartone divertente in grado di convincere anche chi il gioco non lo ha mai provato.

Grazie a La serie di Cuphead! L'isola Calamaio e i suoi folli abitanti continueranno a vivere anche oltre la fine del gioco, regalando nuove emozioni e avventure ai due fratelli dalla testa a forma di tazza. Con un nuovo cliffhanger a farci compagnia fino all'annuncio della terza stagione, non ci resta che agguantare un pacco di biscotti e goderci lo spettacolo.

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