La ruota del tempo 1x05 "Sangue chiama sangue": la recensione

Il quinto episodio della prima stagione della serie La ruota del Tempo, Sangue contro Sangue, mette in pausa l'azione e punta sui sentimenti

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La ruota del tempo 1x05 Sangue chiama Sangue: la recensione

La storia raccontata nella prima stagione della serie La ruota del Tempo riprende mostrando le drammatiche conseguenze della lotta contro il finto Drago Rinato.

La morte di Kerene ha un duro impatto su Stepin (Peter Franzén) che si ritrova alle prese con il vuoto lasciato dalla morte di chi doveva proteggere, scivolando nello sconforto nonostante il sostegno di Lan (Daniel Henney) e non ha intenzione di legarsi a un'altra Aes Sedai.
Nynaeve (Zoë Robins) si sta invece rendendo conto, ora che è arrivata a Tar Valon, che la sua vita non sarà mai come prima e deve capire come gestire gli insegnamenti e il controllo di Moraine (Rosamund Pike), confrontandosi anche con Liandrin (Kate Fleetwood), le cui intenzioni potrebbero non essere delle più nobili.
Rand (Josha Stradowski) e Mat (Barney Harris) sono intanto arrivati a destinazione, ancora scossi dagli eventi mortali avvenuti durante il loro viaggio. Rand, dopo quanto gli ha spiegato Thom (Alexandre Willaum), è inoltre preoccupato per l'amico e, mentre cera di decidere come comportarsi, incontra un orco chiamato Loial, un gigante buono convinto che il giovane sia il discendente di una razza di guerrieri.
Egwene (Madeleine Madden), di cui si svela nell'episodio anche un drammatico episodio avvenuto nel suo passato, e Perrin (Marcus Rutherford) sono inoltre in difficoltà a causa dell'incontro con i Figli della Luce guidati da Eamon Valda (Abdul Salis), che vogliono scoprire se la giovane può usare la magia, mettendola alla prova torturando l'amico. La situazione fa emergere sentimenti nascosti a lungo e porta a un'altra rivelazione.

Rispetto al precedente episodio, Il Drago rinato, il quinto capitolo della prima stagione sacrifica un po' la spettacolarità a favore di un approfondimento psicologico. La serie obbliga, dato il gran numero di personaggi coinvolti, a passare da una storia all'altra cercando il ritmo giusto per rendere l'evoluzione di ognuno di loro interessante e giustificata. Il montaggio non è però all'altezza delle aspettative, arrivando persino a rendere poco comprensibile un passaggio che coinvolge Nynaeve e la new entry Loial, e smorzando in modo fin troppo brusco il crescendo di tensione ed emozioni che contraddistinguono alcuni tasselli del racconto, anche usando in modo totalmente incomprensibile un rallentatore che ottiene l'effetto opposto rispetto a quello probabilmente auspicato.
A pagare eccessivamente il prezzo della necessità di far compiere rapidamente dei passi in avanti alla saga è l'affascinante e straziante presenza di Stepin, personaggio complesso che avrebbe meritato uno spazio maggiore in questa prima parte dell'adattamento per il piccolo schermo dei romanzi.

La ruota del tempo continua in certi passaggi a soffrire per la necessità di spiegare un mondo ricco di dettagli, regole e presenze, proponendo delle scene ideate con questo scopo che non aggiungono però molto alla struttura centrale dell'episodio.
Con una dose minore di scene d'azione e un'atmosfera maggiormente malinconica e drammatica, Sangue chiama sangue prova a mantenere l'equilibrio tra elementi fantasy e drammi umani molto realistici. Il risultato non è però del tutto convincente, compiendo a livello qualitativo qualche piccolo passo indietro rispetto alla puntata precedente, nonostante si debba notare come stia diventando progressivamente sempre più facile capire ciò che rende unico ognuno dei personaggi e provare empatia nei loro confronti.

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

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