La ruota del Tempo 1x04 "Il drago rinato": la recensione
La recensione del quarto episodio della serie La ruota del tempo, intitolato Il drago rinato, che compie dei passi in avanti qualitativi e a livello narrativo
La serie La ruota del tempo compie un evidente miglioramento per quanto riguarda la capacità di intrattenere e di delineare i personaggi al centro della trama con il quarto episodio, intitolato Il drago rinato. Non tutti i tasselli che compongono la complessa struttura sono gestiti nel migliore dei modi, tuttavia, rispetto ai precedenti capitoli della storia, la costruzione del mondo tratto dall'opera fantasy inizia ad assumere una forma più definita e dall'interessante potenziale.
Il trio composto da Rand (Josha Stradowski), Mat (Barney Harris) e Thom (Alexandre Willaum) è invece alle prese con problemi, incubi e rischi mortali inaspettati.
La serie riserva numerose scene d'azione nel rappresentare quello che accade a Moiriane (Rosamund Pike), Lan (Daniel Henney) e Nynaeve (Zoë Robins). Il gruppo delle Aes Sedai che li ha accolti è inoltre alle prese con un prigioniero, Logain (Alvaro Morte), che sostiene di essere il Drago rinato e sta consumando il loro potere mentre le donne cercano di controllarlo. Liandrin (Kate Fleetwood) vuole spezzare il legame con la magia dell'uomo, pur essendo consapevole che il loro compito è quello di consegnarlo ad Amyrlin Seat, che deve giudicarlo. Nynaeve, nel frattempo, si avvicina a Lan, con cui stablisce inaspettatamente un'amicizia dopo essersi resa conto che non è un semplice "cane da guardia". Le conversazioni tra i due personaggi, inoltre, permettono agli spettatori di capire meglio la gerarchia esistente tra i membri di Aes Sedai e i loro ruoli nella comunità. I seguaci di Logain entrano però in azione per liberare il loro leader e la situazione regala molta azione, tensione emotiva e svolte drammatiche.
La presenza dell'enigmatico e potente Logain, ben interpretato dalla star della serie La casa di carta Alvaro Morte, mantiene alta la curiosità e la tensione fino a un epico epilogo in cui anche gli effetti speciali sembrano più curati rispetto al passato.
Il lato oscuro del mondo in cui vivono i personaggi diventa poi ancora più concreto mostrando quello che accade alla famiglia che ospita Matt e Rand, la cui storia sembra però ancora un po' troppo costruita su uno schema fin troppo prevedibile all'insegna della costruzione di un legame emotivo destinato a essere spezzato nel peggiore dei modi.
Lo show tratto dai romanzi di Robert Jordan, dopo un avvio un po' in sordina, sembra aver ingranato la marcia giusta e proporre un intreccio più avvincente in cui, nonostante il livello non eccelso di elementi come i costumi e gli effetti speciali, l'evoluzione dei protagonisti e l'attenzione per gli aspetti emotivi sono in grado di tenere alta l'attenzione.
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