La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton: la recensione

La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton è il prequel del quale non sapevate di avere bisogno, che vi lascerà con il cuore più leggero

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Non è improbabile che il pubblico approcci una serie come La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton con basse aspettative, non perché l'ormai noto franchise creato dalla prolifica Shonda Rhimes, regina a sua volta della TV, non sia in grado di intrattenere con la giusta dose di piccante leggerezza, ma perché non si aspetterebbe la dolcezza che invece la serie è in grado di ispirare. E lo farà, ve lo garantiamo.

Se questa serie vi conquisterà, infatti, non lo farà perché mette ogni casella al posto giusto, perché è attenta alla diversità di genere ed a quella culturale e riempie tutte quelle caselle richieste per entrare a far parte oggi della famiglia di Netflix (quanto verità ci hai svelato, caro Boris 4, facendoci ridere!), ma perché sarà in grado di raccontare una storia d'amore e d'amicizia con un'inaspettata gentilezza, una storia peraltro nient'affatto facile da raccontare, soprattutto quando accompagnata da temi delicati come la malattia mentale ed il potere, argomenti di sostanza, insomma, non roba da minuetti e cotillon.

Non nascondiamo inoltre che la parole prequel sia diventata un po' uno spauracchio in televisione così come al cinema, associata ormai con il comprensibile desiderio di cavalcare l'onda di un successo, che spesso si traduce però in un un dubbio risultato. Non nel caso di La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton, però, un prequel, appunto, di cui non si sapeva di avere bisogno che finirà per conquistarvi.

L'INCONTRO TRA PASSATO E "PRESENTE"

C'è molto delle serie tratte dai romanzi di Julia Quinn in La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton, in un equilibrato incontro tra passato e "presente", ci sono le scene piccanti che vi aspettereste ed alcune particolarmente calde tra protagonisti dello stesso sesso che probabilmente vi coglieranno di sorpresa per quanto esplicite siano, c'è la giusta dose di musica pop che accompagna i sontuosi balli in costume, anche se in maniera ridimensionata e meno invadente rispetto a Bridgerton, e soprattutto ci sono tre donne, la Regina Carlotta (Golda Rosheuvel), Lady Violet Bridgerton (Ruth Gemmell) e Lady Danbury (Adjoa Andoh) a coprire la quota di volti familiari del "presente" che rivivono il loro travagliato passato, grazie al quale apprenderemo molto su di loro ed anche sulla società in cui vivono e della quale sono le indiscusse protagoniste.

Nella serie, per esempio, verrà spiegato in maniera molto semplice (ed ovviamente semplicistica) perché vi siano così tanti membri non bianchi nell'aristocrazia. Nel momento in cui la Regina Madre si trova infatti di fronte la promessa sposa del figlio, Re Giorgio III (Corey Mylchreest), la diciassettenne Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (India Ria Amarteifio), che proviene dall'attuale Germania, si stupisce di quanto scura sia la sua pelle e, preoccupata che il popolo, ma soprattutto il Parlamento, possano non accettare la scelta del Palazzo, decide di popolare la corte di persone che le somiglino, andando a concedere e distribuire titoli nobiliari ai membri più ricchi della borghesia, tra cui la donna che abbiamo conosciuto come la coriacea Lady Danbury, che diventerà un'amica per Carlotta ed una rispettata rivale per la Regina Madre.

LA REGINA CARLOTTA - UNA STORIA DI BRIDGERTON È UNA TENERA STORIA D'AMORE

Al centro di La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton campeggia la tenera storia d'amore tra due ragazzi fin troppo giovani per ricoprire un ruolo così complesso: una ragazza caparbia, che diventerà una Regina consorte con molte più responsabilità di quelle che normalmente le spetterebbero e che la porteranno ad essere una madre molto dura, a volte quasi insensibile di fronte ai bisogni dei figli, che riserva tuttavia la sua dolcezza interiore, perfettamente celata dal suo forte carattere, nell'amore che ha per il fragile marito, che proteggerà per tutta la vita e la durata del suo regno.

A fianco a lei abbiamo invece Re Giorgio III, bollato crudelmente dalla storia come "il pazzo", un giovane uomo sopraffatto dal peso delle sue responsabilità, che si ritroverà a dover affrontare una malattia pressoché sconosciuta e che rappresentava soprattutto uno stigma al suo tempo, ma che riuscirà a tenere sotto controllo, quando possibile, non grazie ai metodi discutibili con cui in molti tenteranno di curarlo o nasconderlo al mondo, ma grazie all'amore di una donna che lo vedrà sempre come "Giorgio e basta", non un monarca, non un uomo scelto da Dio, ma una persona da amare ed accudire proprio grazie alla sua fragilità.

Per il solo fatto che La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton, con il suo dolce, dolcissimo finale, vi lascerà con il desiderio di capire quanto di vero ci sia in quello che viene raccontato, con la speranza che la risposta sia "l'amore ed il rispetto tra i due protagonisti", lo show e la sua creatrice avranno dimostrato di aver creato un prodotto vincente, che va al di là dei sontuosi costumi e delle elaborate acconciature, del politicamente corretto (che certamente abbonda, ma non stona) e dei toni che caratterizzano questo universo, per aver saputo regalare al pubblico 6 episodi di una storia che vi lascerà con il cuore un po' più leggero di quando l'avrete iniziata a guardare.

La Regina Carlotta - una storia di Bridgerton sarà disponibile su Netflix a partire dal 4 maggio 2023.

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