La rabbia, la recensione
Abbiamo recensito per voi La rabbia, graphic novel di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Nell’estate del 2000 Pino Maddoloni vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney nella disciplina del judo: il figlio di uno dei quartieri più difficili di Napoli, Scampia, aveva conquistato il più importante riconoscimento in campo sportivo riscattando un’intera città. Nel corso degli anni, Maddaloni – e come lui altri atleti con una storia similare alle spalle – ha aiutato tanti ragazzini del luogo attraverso le arti marziali, allontanandoli dalla strada e dalle sue pericolose lusinghe.
La rabbia è il titolo della graphic novel scritta da Salvatore Vivenzio e disegnata da Gabriele Falzone, pubblicata da Shockdom nella sua collana Shock. La coppia di autori aveva già firmato nel recente passato Gamble, opera dal registro molto crudo e diretto. In questa nuova prova, lo scrittore decide di ambientare il racconto nella provincia – nello specifico, nel paese natale del padre – esplorando una realtà a lui più vicina e affrontando una tematica spinosa come quella della criminalità organizzata.
A dispetto dei vinti, Cesare decide di combattere un duello impari ma che non può non affrontare. Lontano dal voler essere un modello comportamentale, il protagonista di La rabbia compie un percorso di crescita e maturazione che lo spinge verso una soluzione drastica, figlia – forse – dell’incoscienza della sua età.
Con un finale aperto che lascia trasparire un barlume di speranza, Vivenzio ci offre la sua personale e riuscita lettura delle problematiche legate alla camorra: in bilico tra il positivismo di certe fiction e il nichilismo di Gomorra – La serie TV, lo scrittore porta in scena la voglia di chi ancora crede sia possibile una salvezza, senza mai risultare stucchevole o banale.
A differenza di quanto visto su Gamble, Falzone preferisce adottare un funzionale bianco e nero; la scelta risulta indovinata in quanto riesce a trasmettere le atmosfere plumbee di questo intenso spaccato di vita esaltando inoltre lo storytelling fluido del disegnatore siciliano, efficace nel catturare l’energia e le espressioni dei personaggi. Il risultato è un fumetto caratterizzato da pagine fitte, ricche di dettagli e di soluzioni atte a esaltare la componente dinamica degli scontri.