La nave sepolta, la recensione
Diretto da Simon Stone e scritto da Moira Buffino (che adatta il romanzo omonimo di John Preston), La nave sepolta è un bellissimo viaggio tra le pieghe del tempo, della vita e della morte; prendendo le mosse da quell’iniziale sensazione, il film si costruisce tutto sull’idea che il vero tempo è quello che non può essere misurato.
Per tutta la prima parte La nave sepolta sembra quasi voler nascondere quell’idea allo spettatore. I malesseri emotivi dei singoli personaggi, insoddisfatti del presente o bloccati da un dolore che viene dal passato, sembrano rispecchiarsi quasi troppo perfettamente nella metafora di una nave da riportare alla luce. Ci si chiede, durante la visione, se ci sia davvero dell’altro o se si tratti solo di un palese accostamento, di una retorica troppo banale. Eppure, il film continua ostinatamente a scavare, letteralmente (come scava senza sosta Basil) ed emotivamente (come fa Edith, che deve accettare una malattia e il distacco dal figlio). Senza fretta di spiegare tutto subito o di mettere in campo al più presto la sua complessità La nave sepolta, rimuovendo strati su strati di terra e secoli di storia arriva mano a mano a scoperchiare veramente, insieme alla nave stessa, il significato della sua indagine, rivelando le sue scelte solo nel finale: ed è proprio così facendo che ne guadagna in credibilità, facendo risuonare più profondamente il suo tema. Un equilibrio precario (e rischioso), che qui si rivela perfetto.
Con una regia vicinissima agli interpreti, fatta di riprese a spalla, spesso dal basso, quasi a determinarne il senso di confusione, o al contrario composta di campi lunghissimi in cui l’attore si perde nello spazio, Simon Stone mette in piedi coerentemente la sua idea di rappresentazione visiva. La regia si intensifica poi grazie a una fotografia sempre naturalistica e alla cura degli ambienti, delle scenografie, restituendo fortemente quel senso della terra, della natura (tra piogge torrenziali e splendenti raggi di sole) che chiude il cerchio del tempo.