La Mente Bellica permette a Destiny 2 di tirare a campare - Recensione
La recensione de La Mente Bellica, seconda espansione di Destiny 2
È Marte l'ambientazione scelta per richiamare i Guardiani in battaglia, un pianeta già presente nel primo capitolo della serie ma che qui ritorna del tutto nuovo, tra dune, ghiacci e avanzate installazioni di ricerca. Marte è il luogo nel quale si trova Rasputin, la mente bellica per eccellenza, quella che dà il titolo all'espansione, l'arma più potente del sistema solare e non solo, uno dei personaggi in assoluto più interessanti dell'universo di Destiny, che una narrazione non all'altezza riesce a banalizzare, insieme a tutti gli altri eventi e protagonisti della nuova avventura, in maniera incredibile. Soffre, la nuova espansione, di uno dei difetti maggiori di quella precedente, ovvero lo sprecare, anzi quasi non usare, tasselli incredibilmente affascinanti del meglio che la saga ha (anzi: potrebbe esprimere), la sua mitologia densa e ricca.
Secondo le indicazioni che gli dà Anastasia Bray, simpatica e capace e tutto sommato riuscita come personaggio, e tra i mugugni di uno Zavala la cui sempre più accentuata rigidità lo sta riducendo quasi a macchietta (anche perché della sua opinione sembra non interessi nulla a nessuno, e forse è meglio così, visto che la cambia ogni dieci minuti) il Guardiano esplora ambientazioni piacevoli, ma seguendo una trama affrettata e a tratti sconclusionata, che non riesce a costruire quel pathos che sarebbe necessario ad accompagnare un'impresa che comunque culmina con lo scontro con uno dei personaggi più importanti dell'Alveare. Il meglio, sotto questo punto di vista, non sta nel raccontato, ma in quanto potrebbe succedere, con una suggestiva sequenza finale che lascia aperti interrogativi che forse verranno esplorati con la prossima espansione. La prossima, appunto, perché anche questa dal punto di vista narrativo è, in sostanza, una delusione.
[caption id="attachment_185714" align="aligncenter" width="1920"] Anche Marte offre degli scorsi evocativi[/caption]
È tutto sommato facile tirare le somme riguardo La Mente Bellica. Non è il motivo che farà tornare a giocare Destiny 2 coloro che l'hanno abbandonato e che non hanno ritenuto all'altezza La Maledizione di Osiride, perché rispetto ad essa offre qualcosa in più, ma non moltissimo, e soffre di molti dei suoi difetti. Non basterà nemmeno a tirare la carretta fino all'anno 2, visto che non è propriamente straboccante di contenuti. Per gli irriducibili, però, è comunque una boccata d'aria.