La Maledizione della Ragazza Pirata, la recensione

Abbiamo recensito per voi La Maledizione della Ragazza Pirata di Jeremy A. Bastian, volume edito da Panini 9L

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Port Elisabeth, Giamaica, anno del Signore 1728: sulle spiagge di una delle colonie più remote di un fittizio impero, una giovane ragazza, conosciuta con il nome di Piratessa Maledetta sorveglia la (sua) spiaggia, duellando contro improvvisati avversari a colpi di spada (di legno) e attendendo il momento giusto per salpare alla volta dei Sette Mari. Perché la giovane è figlia di uno dei più grandi Capitani fra i pirati, e smania dalla voglia di raggiungere i Mari di Omerta, al fine di ricongiungersi al genitore mai incontrato prima. A suo dire, inoltre, su di lei aleggia una terribile maledizione, vendetta di una strega della quale la ragazza aveva passato il mostruoso figlio a fil di spada.

L'occasione per abbandonare l'isola si presenta inaspettatamente: la Piratessa aveva infatti imbastito un'amichevole relazione con la piccola Apollonia, figlia del governatore locale. Quest'ultimo, ritenendo che la nostra protagonista avesse un pessimo ascendente sulla sua progenie, ne commissiona dunque l'assassinio. Inutile dire che la ragazza sopravviverà all'attentato (pur rimettendoci un occhio), anche grazie al provvidenziale intervento di Pepper Dice, un pappagallo parlante e con intelletto pari a quello umano, andando inoltre a dimostrare che ogni cosa da lei affermata, sia sul padre che sulla maledizione, corrispondeva a verità. Impossibilitata a tornare a quella che era la sua casa, la ragazza inizierà il suo viaggio alla volta dei Mari di Omerta, ai quali si può accedere solo attraverso la porta del fuoco chiamata Obscurum per Obscurius. Superata anche questa sfida, la Piratessa giungerà alla tanto agognata destinazione, luogo dove le leggi del mondo conosciuto sembrano essere state sovvertite: i suddetti Mari sono infatti popolati da creature assurde e grottesche, fra le quali vi sono i fratelli pescespada Sir Haftu il Magnifico e Sir Halek l'Eloquente, i quali si riveleranno preziosi alleati per la protagonista. Da lì, prenderà il via una serie di rocambolesche avventure, fra mille insidie, bestie feroci e, ovviamente, pirati...

La Maledizione della Ragazza Pirata di Jeremy A. Bastian, meglio precisarlo subito, è un fumetto estremamente valido, molto godibile e contraddistinto da originalità e grande cura ed eleganza dei particolari.

Sotto il profilo narrativo, l'autore è capace di dar vita a una storia adatta a un pubblico assolutamente eterogeneo, sia per sesso che per età anagrafica: se la presenza di una protagonista femminile strizza l'occhio alle lettrici, i contenuti si rivelano assolutamente unisex. I toni del fumetto stanno nel mezzo fra storia fantasy per ragazzi e romanzo d'avventura dedicato a un pubblico più adulto: Bastian si dimostra pienamente in possesso della sua arte, attingendo a pieno elementi narrativi dalle favole più note, da Biancaneve e i sette nani a La Sirenetta, mixando il tutto in quell'atmosfera misteriosa e un po' dark che contraddistingue ogni buona storia con protagonisti i pirati. Il risultato sono circa 150 pagine di fumetto che si leggono tutte di un fiato, divertendosi per giunta.

La struttura grafica del racconto, poi, è estati pura per gli occhi. Partendo dalle matite dal tratto raffinato e dettagliato (esaltate dal bianco e nero), a metà fra il puro realismo anatomico e un disegno più onirico e quasi caricaturale (come molte storie di genere), fino ad arrivare a uno storytelling molto dinamico, e a tratti sperimentale, che rende l'organizzazione spaziale della tavola particolarissima, senza andare a incidere sulla chiarezza e fluidità di questa. È il dettaglio, il particolare l'aspetto più pregevole, quasi esaltante, de La Maledizione della Ragazza Pirata: ogni pagina, infatti, racchiude al suo interno trovate stilistiche spettacolari, che non sveliamo per non rovinarvi la sorpresa.

Due righe, ma anche più, vanno spese per sottolineare alcuni aspetti tecnici che rendono questo volume ulteriormente apprezzabile: dalla copertina rigida realizzata con un materiale che dà la sensazione, sia alla vista che al tatto, di maneggiare un antico manoscritto, apparentemente consunto e con iscrizioni lungo i bordi. Anche la carta è di un tipo tale da sembrare ingiallita dal tempo, e i bordi della pagine sono seghettati. Il volume, inoltre, raccoglie anche una serie di contenuti extra, e rivela una bella sorpresa fold-up proprio all'ultimissima pagina.

La Maledizione della Ragazza Pirata, edito da Panini 9L, è il primo volume di una saga destinata a continuare nel tempo, e rappresenta di sicuro una dei fumetti indie più apprezzabili e originali visti negli ultimi tempi. Di sicuro, il volume è qualcosa di immancabile in ogni collezione degli appassionati di genere, ma è anche una lettura in grado di essere apprezzata da chiunque.

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