La guerra di Charlie Wilson
Un membro del congresso si batte per appoggiare la guerra in Afghanistan contro i russi. Cast all star (Hanks, Roberts e Seymour-Hoffman) per una vicenda interessante ma raccontata in maniera soporifera...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloLa guerra di Charlie WilsonRegiaMike NicholsCast
Tom Hanks, Amy Adams, Julia Roberts, Philip Seymour Hoffman, Terry Bozeman, Brian Markinson
Curioso. Per una volta che a Hollywood si lavora ad un film dalle tematiche serie ed importanti, di cui tanto si vorrebbe parlar bene (almeno, per come non segue le mode e il pubblico più becero), ci si ritrova di fronte ad un prodotto poco convincente. E di cui, peraltro, è anche difficile spiegare perché non funzioni. Si può dire che sia girato e recitato male? No. Che la storia sia insulsa? Decisamente no. Eppure, non riesco a convincermi della bontà dell'operazione.
L'altro grosso problema è di natura squisitamente cinematografica. D'accordo che la memoria storica in questo periodo non è granché, ma ovviamente qui il finale era già scritto e ben noto, tanto che la pellicola viene raccontata sostanzialmente con un unico flashback di un'ora e mezza. Titoli come JFK di Oliver Stone ci hanno dimostrato che si può tranquillamente appassionare lo spettatore anche con una storia ben conosciuta e senza finali a sorpresa, ma ovviamente bisogna creare qualcosa di affascinante dal punto di vista registico, magari con il montaggio. Qui, francamente, per larghi tratti si ha l'impressione di vedere un buon prodotto televisivo (magari proprio quel West Wing creato da Aaron Sorkin, che è lo sceneggiatore del film) e nulla di più. Peccato, perché quando Nichols si lascia andare (pensa ad una bellissima dissolvenza sui tacchi del personaggio di Amy Adams), i risultati sono notevoli. Ma l'impressione generale, francamente, è abbastanza soporifera per chi la storia la conosce.
Insomma, che dire de La guerra di Charlie Wilson? Direi meglio le intenzioni che i risultati. Proprio come nella realtà...