La guerra dei mondi: la recensione
La guerra dei mondi, miniserie targata BBC, offre un nuovo sguardo sul classico racconto di fantascienza, riavvicinandolo al contesto storico del romanzo d'origine
Il focus del nuovo adattamento è costituito dalla coppia formata da George (Rafe Spall) e Amy (Eleanor Tomlinson); lui giornalista della London Evening Gazette, lei scienziata dilettante, i due innamorati sperano che il recente trasferimento a Woking li aiuti a trovare la pace. La decisione di George di lasciare un matrimonio senza passione con la cugina Lucy per inseguire l'amore con la colta Amy lo estraniato dall'alta società e allontanato dalla sua famiglia. Perfino l'amato fratello Frederick (Rupert Graves), un funzionario del governo, sembra non avere tempo da dedicargli. "Questa è una ricerca egoistica e crudele, che non può fare a meno di provocare conseguenze molto spiacevoli", mormora al "ribelle" George. L'avrete ormai capito, tutto trasuda compostezza - e ipocrisia - edoardiana.
A dispetto della presenza di bustini e merletti, La guerra dei mondi della BBC si discosta comunque fortemente dal materiale di partenza, utilizzando la prolessi per esplorare il tempo dopo la cosiddetta "guerra", un momento in cui i sopravvissuti si rivolgono alla religione per trovare la salvezza su un pianeta desolato e sterile, in cui l'erba rossa copre la terra e gli anziani non porgono orecchio alle soluzioni razionali. L'intero cast dà lustro alla miniserie, ma il fulcro del racconto sembra essere la Amy di Tomlinson, vera protagonista della storia, combattiva incarnazione della mente scientifica volta a offrire spiegazioni e trovare qualsiasi modo per sopravvivere. Questo aiuta non poco a conferire al racconto una freschezza tutta contemporanea, offrendo un balsamo alle sofferenze di un presente minaccioso e distruttivo.
La serie non è certo scevra di sbavature: adotta infatti un approccio piuttosto lento alla storia rispetto agli standard del cinema sci-fi a cui siamo ormai abituati, prendendosi forse troppo tempo per dipingere la società del tempo prima che possa iniziare l'invasione aliena. Dal momento in cui la guerra diventa palese, tenta di affrontare così tanti temi diversi da risultare spesso confuso in proporzione al ristretto minutaggio concesso dai due episodi di cui consta. Eppure, non possiamo non riconoscere una validità a questo esperimento rischiosamente nostalgico, che commenta il nostro passato riflettendo sul nostro presente in un modo del tutto inedito rispetto a quanto visto finora. Se prediligete la solidità drammatica rispetto alle grandi scene d'azione, questa potrebbe essere la guerra dei mondi che state cercando e che, dal 1898, non era stata ancora mostrata.