La Guardia dei Topi: Inverno 1152, la recensione
Abbiamo recensito per voi La Guardia dei Topi: Inverno 1152, terzo capitolo dell'epica saga di David Petersen, edito da Panini 9L
Nella storia, in continuity diretta con gli eventi narrati nel primo capitolo, ritroviamo eroi già conosciuti in precedenza: il riflessivo Kenzie, il prode Saxon e il coraggioso Lieam. Al trio si aggiunge anche il leggendario Celanawe, possessore della mitica arma conosciuta come la Scure Nera, e la new-entry Sadie. Dopo le vicissitudini autunnali, periodo nel quale il traditore Mezzanotte aveva provato a imbastire un vero e proprio colpo di stato atto a rovesciare la società dei roditori, per dar vita a un nuovo e più aggressivo corso, le cose non vanno certo bene a Tanasicura: con l'avvento dell'inverno, infatti, la capitale dei regno dei topi è sull'orlo del collasso, mancando di provviste e altri beni di prima necessità. Per tale motivo, la matriarca Gwendolyn sarà costretta a inviare i membri della Guardia in giro per i territori, alla ricerca di aiuto. Fra distese gelate e pericolosi predatori, il suddetto quintetto si recherà a Fendabete, luogo nel quale viene prodotto un prezioso elisir in grado di salvare la vita a un compagno ridotto in punto di morte a causa di un misterioso avvelenamento. Le cose ovviamente non tarderanno a complicarsi, e il gruppo stesso sarà costretto a separarsi per far fronte a una duplice minaccia. Nel frattempo, l'ombra del tradimento non si è ancora dissipata: che sia davvero arrivata la fine della Guardia dei Topi?
Allo stesso tempo, in questo nuovo libro non si può non notare anche la crescita di Petersen come storyteller: l'autore è infatti in grado di imbastire una storia molto più complessa di quella raccontataci in Autunno 1152, che si svolge in contemporanea in più luoghi, narrandoci vicende slegate fra loro, pronte poi a ricongiungersi nel finale, in modo assai naturale. Contestualmente, cresce anche la caratterizzazione dei protagonisti, i quali, come mai prima d'oggi, divengono personaggi a tutto tondo.
In conclusione, La Guardia dei Topi: Inverno 1152 conferma ed eleva al quadrato quanto visto in precedenza nell'epica saga di David Petersen. Il volume, inoltre, è corredato dal consueto materiale extra che arricchisce ulteriormente il contesto narrativo, già preziosissimo di per sé. Un talento eccezionale per una storia poetica, romantica e umana che non può mancare nella vostra libreria.