La Gameti, la recensione
La Gameti è un'opera schietta oltre ogni immaginazione, realizzata con cura maniacale e senza compromessi
Come dei moderni Codex seraphinianus, i lavori di Genchi mutano la realtà per raccontare al lettore qualcosa di oscuro e spaventoso che si nasconde alle sue spalle. Ne La Gameti, tutto inizia da una sorta di partenogenesi - illustrata con la precisione degli atlanti anatomici che non lasciano nulla all'immaginazione - alternata ai simboli che da sempre vengono identificati con il sesso femminile: fessure e triangoli. L'autore mette in chiaro fin da subito i suoi intenti: non si tratta di un tomo destinato al grande pubblico (aspetto confermato da una tiratura dell'opera decisamente limitata), e in virtù di questo si concede la libertà di presentare ogni soggetto con disturbante fedeltà anatomica, pur mantenendo un segno estremamente sintetico e leggibile.
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"Schietto oltre ogni immaginazione, realizzato con cura maniacale e senza compromessi."Come Lo fallo perduto, La Gameti è un'opera tanto complessa quanto ben riuscita sotto ogni aspetto. Dal punto di vista tecnico, la coerenza estetica messa in atto da Genchi è strabiliante: la gabbia, le linee cinetiche e le fughe delle singole composizioni fanno tesoro dell'esperienza tratta dal disegno tradizionale giapponese e dall'iconografia sacra del Medioevo, proponendo delle illustrazioni che fanno intuire la terza dimensione sovrapponendo piani, luci e le (poche) ombre proprie, mai portate. Questo sapiente utilizzo del segno e dell'immagine crea un connubio perfetto con la narrazione, sempre evocativa e mai didascalica: un incubo che si fa leggere tutto d'un fiato, dall'inizio alla fine.
Ancora una volta, l'autore segna un nuovo apice di genere tra gli editori indipendenti. Se vi piace la ricerca dei dettagli nelle illustrazioni più estreme, la linea chiara utilizzata per mostrare immagini raccapriccianti e quel brivido che sale lungo la schiena nel contare uno a uno i singoli tratti di una scena grottesca, La Gameti è il volume che fa per voi: schietto oltre ogni immaginazione, realizzato con cura maniacale e senza compromessi.