La fidanzata di papà

Coppie bianche che generano figli di colore, uomini vestiti da donna, cuochi che amano la patata, gay eccessivi e Boldi nudo. Non manca nulla al cinepanettone di novembre. Se non, come sempre, il cinema...
Con l'elenco delle scene più deliranti!

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloLa fidanzata di papàRegiaEnrico OldoiniCastMassimo Boldi, Biagio Izzo, Enzo Salvi, Nino Frassica, Elisabetta Canalis
Uscita14 novembre 2008 

Di fronte a pellicole come La fidanzata di papà, è quasi inutile continuare a parlare di cinema. In effetti, mentre analoghi prodotti di largo consumo americani, inglesi o francesi rimangono comunque dei film, i nostri cinepanettoni non si sa bene cosa siano. Alcune cose, comunque, non cambiano mai. Si parte subito a mille, con dei titoli di testa che ti scaraventano immediatamente nel film (anche se, spesso, sono scene gratuite e slegate dal resto). Da lì, un centinaio di minuti di sofferenza e di tante cose che non vorremmo mai vedere in una pellicola. Da dove iniziare?

Beh, parliamo dell'avventura produttiva. Si parla di cinque milioni di euro di budget, ma sullo schermo come solito non si vedono assolutamente. D'accordo, girare a Miami costerà e sicuramente il cachet di Massimo Boldi non sarà indifferente. Ma possibile che una pellicola in cui c'è un totale risparmio sulle scene e dove (per fare un esempio) in una sequenza scompaiono i personaggi per non fare uno stacco in più e dover risistemare la cinepresa, roba che neanche nei prodotti amatoriali degli esordienti, sia costata quanto Crash di Paul Haggis?

Di sicuro, i soldi non sono stati spesi per una sceneggiatura che sarà stata scritta su metà tovagliolo (intero sarebbe stato uno spreco) e che fa pensare tanto al cabaret (ma poi ci si dice che una battuta di un Lenny Bruce o di un Seinfeld costa molta più fatica dell'intera storia qui presente). La trama è allucinante e anche se Massimo Boldi è convinto che se il film "fosse stato realizzato in America con attori di richiamo di lingua inglese sarebbe stato certamente un blockbuster internazionale", mi sento di avere qualche dubbio. Inoltre, hai voglia a dire (come fa il protagonista) che è una pellicola senza volgarità. Giocare con il colore della pelle dei bambini e mostrare un'orrida sequenza di scambio di poppanti in ospedale è molto peggio di mille parolacce di De Sica. Lasciamo poi da parte le considerazioni politiche, come il tanto pubblicizzato "figlio segreto di Barack Obama", che in prodotti del genere stanno bene come i cavoli a merenda, ma aiutano evidentemente a far parlare.

D'altronde, l'impressione è che il regista Enrico Oldoini tenti disperatamente di elevare il tono della pellicola, infarcendola di fastidiose citazioni (o meglio, scopiazzature pari pari) di film famosi come La moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo e Totò, Peppino e la malafemmina. Ma infilate in un contesto fatto di gay eccessivi che non c'erano neanche ne Il vizietto e battute sul segno zodiacale della vergine (wow, quelle finesse e originalità), assieme a tante scelte repentine e insensate nello sviluppo della trama, rendono ancora più indigesto questo prodotto. Insomma, se si vuole fare cinema trash benissimo, ma poi almeno impegnatevi e non fate gli snob.

Per quanto riguarda gli interpreti, iniziamo col dire che ormai Massimo Boldi non fa più ridere nessuno. Mentre con De Sica funzionava come vittima, qui praticamente passa da un monologo stanchissimo a un altro, senza strappare mai una risata. Cosa che invece riesce (raramente, s'intende) a Biagio Izzo e Enzo Salvi, che comunque risultano decisamente sprecati (in particolare il secondo). Su Simona Ventura è inutile sparare addosso ed è meglio prendersela con chi la sceglie e soprattutto chi va a vedere certi prodotti perché ovviamente vengono reclamizzati in televisione massicciamente (ci sarà qualche vantaggio a far lavorare una celebre conduttrice televisiva, no?). Sicuramente, l'idea peggiore è mostrare la Canalis nei panni di una dark lady, concetto che risulta risibile in partenza, ma certo non fonte di risate in sala.

Menzione speciale per i titoli di coda, che ci mostrano cast e troupe a festeggiare. Loro probabilmente si sono divertiti molto a Miami. Noi in sala decisamente meno...


Le scene più deliranti (seguono leggeri Spoiler)

  • Boldi che prima scia come un campione, poi scivola come una pera cotta e va a finire (non si sa come) su un trampolino per poi volare in aria. Scena girata in maniera pietosa e decisamente al risparmio...

  • La prima apparizione di Elisabetta Canalis in spiaggia. E' da storia del cinema, nel senso che, nonostante sia una bellissima donna, Oldoini riesce in qualche modo a farla apparire poco eccitante (almeno considerando il punto di partenza che mamma natura ha offerto).

  • La prima apparizione di Enzo Salvi e l'invenzione del Patagra, il Viagra patatoso. Vabbeh che fa il cuoco, ma la fine metafora tanto non ve la dobbiamo spiegare, no?

  • La contessa che vuole farsi toccare da Boldi di fronte a tutti al ristorante. Scena più malinconica che divertente...

  • Gli sfondi degli uffici della Ventura, che dovrebbero mostrare importanti ambienti esterni, ma sono probabilmente dei poster attaccati ai vetri. In confronto, i mascherini e i fondali filmati di Hitchcock erano effetti digitali della Industrial Light and Magic...

  • Boldi che fa le imitazioni di James Bond e John Wayne. Da non prenderlo neanche alla Corrida per far ululare il pubblico...

  • Boldi che deve cacare all'aeroporto (dopo averci detto che "il suo stomaco è un termovalorizzatore") e non riesce a trovare i bagni (ma sarà così difficile?). Poi litiga con una signora di colore che parla come la governante di Via col vento fusa col Proietti falso-maggiordomo di Febbre da cavallo e viene picchiato da un gruppo di trenta donne (che entrano tutte in bagno contemporaneamente) in una scena falsissima...

  • Boldi che distrugge diverse opere d'arte nell'ufficio della Ventura. Già che l'ironia sull'arte moderna è straultravista e stanchissima, anche la distruzione è girata pessimamente e senza ritmo. E dire che qualcosa si poteva tirar fuori...

  • L'esultanza del neopapà in piscina al ralenti. Giuro, prima di riparlare male di Zack Snyder ci penserò due volte...

  • Maria la travestita e la gonna che si alza come la Marilyn Monroe di Quando la moglie è in vacanza. Se l'intento era quello di farci vomitare, le possibilità di successo sono discrete...

  • Scena ultrarazzista-imbecille tra Boldi e Frassica, con tanto di citazioni di campi di cotone e negrieri. A dimostrazione che, se Obama ha cambiato la storia, in Italia siamo fermi ancora a Faccetta nera...

  • Boldi nudo in una scena assolutamente gratuita e senza almeno il divertimento di quelle con De Sica (rozzissime, ma almeno c'era uno scopo). Per fortuna, si vede solo il culo e il petto, ma già questo basta per invocare l'intervento della censura. Purtroppo, non si mandano più i film al rogo...

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