La fantastica signora Maisel 4×07 e 4×08: la recensione del finale della stagione

La fantastica signora Maisel conclude la sua quarta stagione con un episodio che emoziona e lascia il segno, sostenuto da una memorabile performance di Luke Kirby

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Spoiler Alert
La recensione del settimo e dell'ottavo episodio, il season finale, della stagione 4 della serie La fantastica signora Maisel, disponibili ora su Prime Video

La stagione 4 della serie La fantastica signora Maisel si conclude con due episodi che suscitano sentimenti contrastanti, passando da una certa delusione a un finale che emoziona e proietta già Luke Kirby verso una nuova (meritata) vittoria agli Emmy.
Ethan...Esther...Chaim, nonostante il cameo di Milo Ventimiglia, lascia infatti un po' interdetti, ma i coniugi Palladino calano il proprio asso nella manica con Come ci arrivi alla Carnegie Hall? che riesce a far ridere, emozionare e commuovere lasciando gli spettatori in sospeso con una scena davvero memorabile.

Un'apparizione molto attesa si rivela deludente

L'elemento più deludente di questa penultima stagione, nonostante la grande attesa e le dichiarazioni che facevano presupporre un coinvolgimento maggiormente significativo, è il cameo di Milo Ventimiglia. L'attore è infatti stato chiamato dalla creatrice di Una Mamma per Amica per interpretare un uomo affascinante che Midge (Rachel Brosnahan) incontra accompagnando il figlio a scuola attraversando ogni giorno Central Park. La protagonista racconta a Susie (Alex Borstein) quanto accaduto, che diventa poi materiale per una performance comica dagli effetti drammatici inaspettati, mentre agli spettatori non resta che rendersi conto che la star di This Is Us è solo un'apparizione destinata a non lasciare particolarmente il segno all'interno di una storia già ricca di personaggi. Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino avrebbero forse potuto "diluire" nel corso della stagione l'apparizione dell'affascinante proprietario di un adorabile cagnolino, rendendo maggiormente significativa la sua partecipazione allo show targato Amazon, tuttavia non si può che prendere atto della scelta degli autori e archiviarla con un po' di disappunto dopo nemmeno cinque minuti di episodio.

La Fantastica Signora Maisel Milo Ventimiglia
Il settimo capitolo prosegue la parte della storia dedicata al gruppo di organizzatrici di appuntamenti rivali di Rose (Marin Hinkle) con una divertente scena con al centro Tony Shaloub, davvero bravo nell'interpretare l'evoluzione delle emozioni di Abe durante il confronto con le donne che sembrano disposte a tutto pur di fermare l'attività della loro rivale.
Joel (Michael Zegen) informa l'ex coniuge della propria situazione sentimentale e di quanto sia sia complicata, mentre Midge si trova in difficoltà anche con Susie a causa delle sue scelte professionali che rendono quasi impossibile il lavoro della manager, rimasta totalmente a corto di opportunità da offrire alla propria cliente e amica. La sua attività sembra avere più successo grazie a un potenziale nuovo arrivo tra le fila della sua attività e al giovane ipnotista e illusionista che ha l'occasione di esibirsi di fronte all'intera famiglia Weissman. Il coinvolgimento di Rose fa però emergere quanto raccontato da Midge durante una delle sue performance allo strip club, situazione che causa non pochi effetti collaterali e, al tempo stesso, spinge Rose a parlare apertamente con la figlia dei problemi legati alla sua attività, ricevendo in cambio delle parole di incoraggiamento e un tentativo di convincerla a non rinunciare a cosa la rende felice. La protagonista, successivamente, sfrutta le sue vecchie amicizie per ottenere un incarico a una raccolta fondi a sostegno di John Fitzgerald Kennedy, ma la sua scelta di raccontare quanto accaduto con l'uomo conosciuto al parco ha delle ripercussioni inaspettate su più di una donna presente, compresa Jackie. La puntata si conclude poi con una rivelazione che potrebbe avere delle conseguenze persino mortali.

Il settimo episodio viene salvato dalle interpretazioni

Ethan...Esther...Chaim è una puntata ricca di alti e bassi: da un lato c'è l'esilarante racconto del modo in cui Abe si è ritrovato coinvolto una celebrazione cattolica e il suo terrore per le rivali di Rose, dall'altro c'è l'incomprensibile incapacità di Midge di interpretare in modo corretto le reazioni delle persone intorno a lei e della sua platea, un'immaturità che, arrivati alla quarta stagione, inizia a non sembrare più credibile considerando le brillanti riflessioni sociali e sui rapporti umani che la protagonista compie in numerose occasioni. Altri elementi, come un possibile scontro tra la mafia russa e quella cinese, e la paternità di Joel, sembrano invece rimanere volutamente solo accennati in modo piuttosto superficiale con lo scopo di gettare semplicemente le basi per il prossimo ciclo di puntate.
Dal punto di vista della recitazione, tuttavia, l'episodio scritto e diretto da Daniel Palladino è di ottimo livello, in particolare grazie alla coppia composta da Tony Shalhoub e Marin Hinkle che supera a pieni voti la difficile prova di ricreare lo stile e i tempi comici di Midge.
Dopo quattro stagioni, tuttavia, ci si inizia a chiedere perché alcuni personaggi, come Noah (Will Brill) e sua moglie Astrid (Justine Lupe) o la segretaria Dinah (Alfie Fuller), siano delle presenze intermittenti che sembrano possedere del buon potenziale, ma su cui gli sceneggiatori non puntano mai l'attenzione, tratteggiandoli in modo superficiale senza un reale approfondimento della loro storia.

La fantastica signora Maisel 4x07

Il finale della stagione 4 di La fantastica signora Maisel regala un'interpretazione memorabile di Luke Kirby

Amy Sherman-Palladino firma la sceneggiatura e la regia del season finale Come ci arrivi alla Carnegie Hall? e il risultato è un mix di emozioni e momenti memorabili che finalmente fanno compiere alla storia dei passi in avanti significativi utilizzando al meglio il lavoro compiuto fino a questo momento.
Riprendendo la narrazione dal problema di salute che ha portato Moishe (Kevin Pollak) a essere ricoverato e a rischiare di morire, la serie fa emergere le vulnerabilità dei suoi protagonisti mostrandone la reazione a un evento che potrebbe cambiare tragicamente la vita di tutti loro. Joel sembra incapace di affrontare la situazione senza l'aiuto della propria partner, Abe fa i conti con ringraziamenti non detti a lungo e le proprie paure, Shirley (Caroline Aaron) pensa agli aspetti pratici della situazione, e Midge cerca di tenere sotto controllo tutto, facendo però emergere la propria preoccupazione e sofferenza sul palco. Lo scambio silenzioso di sguardi e ringraziamenti che avviene tra Moishe e Abe commuove ed emoziona, diventando uno dei momenti migliori della puntata, venendo però messo un po' in ombra dall'assoluto protagonista del season finale, ovvero Lenny Bruce.

Il personaggio affidato a Luke Kirby compie la sua trionfante entrata in scena nell'episodio in versione salvatore di giovani donne in difficoltà totalmente non convenzionale, portando via Midge da un raid della polizia allo strip club dopo averle persino rivelato di averle fatto ottenere un'incredibile opportunità dal punto di vista professionale suggerendo il suo nome al management di Tony Bennett per sostituirlo a causa del suo impegno sul palco della Carnegie Hall. L'evoluzione del rapporto tra Midge e Lenny, attesa dai fan della coppia ormai da varie stagioni, è stata costruita poi in modo brillante e intelligente, facendo emergere tutto il rispetto e attrazione tra i due personaggi in una scena di corteggiamento delineata alla perfezione sui due protagonisti. L'accenno ai problemi personali di Lenny Bruce, che nella vita reale hanno avuto una drammatica conseguenza, suggerisce fin da ora che gli spettatori non sono destinati ad assistere a un lieto fine, ma questo elemento di passaggio viene messo in secondo piano per lasciar spazio a un epilogo della puntata in cui Kirby dimostra il suo talento ricreando la performance del comico nella prestigiosa cornice newyorchese della Carnegie Hall e con una sequenza che rappresenta la fondazione dell'inevitabile svolta professionale di Midge. Quando Lenny parla di carriera, ambizione e di talento in modo onesto, diretto e senza filtri è impossibile non rimanere colpiti dall'intensità delle emozioni che Luke Kirby riesce a infondere al suo discorso di "incoraggiamento" nei confronti di Midge, criticandone la testardaggine e l'incapacità di rendersi conto in modo razionale della situazione in cui si trova e delle opportunità che sta perdendo. In pochi minuti l'attore ruba ancora una volta la scena a tutti i suoi colleghi e sembra davvero difficile ipotizzare che la sua performance non riceva la stessa accoglienza rispetto a quella del finale della seconda stagione che gli ha regalato un Emmy, considerando la sua capacità di fondere fascino, vulnerabilità, rispetto, amore e persino rabbia in un dialogo così breve, ma incredibilmente significativo.

La fantastica signora Maisel Luke Kirby

La fantastica signora Maisel 4 getta le basi per l'ultima stagione

La fantastica signora Maisel, in questa stagione 4, non ha avuto un andamento lineare e sempre all'altezza delle aspettative pur risollevandosi nel finale. La storia ha spesso preso direzioni che sono risultate superfluee o potenzialmente riassumibili in minor tempo, lasciando spesso in secondo piano presenze che, come rivela l'ottavo episodio, rappresentano il vero punto di forza dello show. Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino hanno però avuto il merito di continuare a proporre una narrazione che affronta tematiche sempre attuali con l'equilibrio giusto tra leggerezza e impegno grazie a script brillanti e una qualità tecnica e artistica di altissimo livello.
La scelta di non rendere disponibile l'intera stagione in binge watching, forse, ha reso più evidenti i momenti meno convincenti, avendo a disposizione più tempo per rifletterci e analizzarli, ma sembra comunque adatta all'intensità e alla quantità di contenuti proposti.
Il finale memorabile lascia ora il desiderio di scoprire in che modo si concluderà la storia di Midge e suscita già un po' di dispiacere all'idea che il mondo creato dai Palladino stia per salutare definitivamente i suoi spettatori.

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