La distanza, la recensione

Abbiamo recensito per voi La distanza, una delle ultime produzioni BAO Publishing firmata da Alessandro Baronciani e Lorenzo Urciullo

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Amore: forza che eleva lo spirito umano, foriera di gioie ed emozioni senza eguali; in grado di "smuovere montagne" e creare vita. Amore: forza capace di distruggere un essere umano, di smontarlo pezzo a pezzo; di risucchiare tutto ciò che di bello e positivo esiste come un impietoso buco nero, e creare morte, seppur anche solo dell'anima.

Ma dove va a finire questa forza, intesa nel senso della fisica più accademica, questa incredibile fonte di energia, quando non c'è più? Scema, semplicemente si consuma come legna che arde in un camino diventando poi cenere, spazzata via dal primo alito di vento? Può un amore svanire come neve al sole? Secondo i principi i della termodinamica, è impossibile che una qualsiasi forma di energia possa essere creata o distrutta. Se davvero fosse così, cosa diventa l'amore quando non è più degno di essere definito in tale maniera? Si trasforma? Se sì, in cosa? Può questo sentimento tramutarsi in odio, disperazione, depressione, ossessione? E se così fosse, era davvero amore in principio?

Domande esistenziali alle quali è sempre difficile, forse impossibile, trovare una risposta certa, oggettiva. Domande le quali, però, ognuno di noi si è posto almeno una volta nella vita (e magari anche più), cercando di dare un senso a un quesito che forse trascende i limiti della nostra umanità.

A volte, abbiamo visto il nostro amore nei confronti di una persona venir meno: siamo diventati i cattivi, i carnefici, generando indicibile sofferenza in una persona precedentemente per noi così importante. A volte, ci siamo trovati dalla parte opposta della barricata, venendo abbandonati a noi stessi dalla persona amata: siamo diventati le vittime, abbiamo provato un dolore mai conosciuto prima, in grado di far danzare taluni individui sul baratro della follia, sperando di non esserne inghiottiti.

La distanza, libro a fumetti realizzato dal duo composto da Alessandro Baronciani e Lorenzo Urciullo, parla di tutto questo, e di molto altro ancora. Chiariamo una cosa sin da subito: quest'opera, edita da BAO Publishing, è un lavoro di pregevole fattura, un racconto fresco come brezza d'estate: una storia originale e in grado di trattare temi difficili senza cadere nella retorica o nella banalità, dimostrando, anzi, una notevole sensibilità narrativa e artistica.

La storia vede protagonista Nicola, un giovane come tanti della nostra generazione, alle prese con la quotidiana odissea del riuscire a trovare il proprio posto nel mondo, in una società che sembra imporci il precariato (lavorativo ed emotivo/sentimentale) come status quo obbligato, generando un mix di ansia, inquietudine, persino tormento. Nicola è da tempo impegnato in una relazione a distanza con Carla, la quale vive in Gran Bretagna per lavoro. Una relazione a distanza, si è detto: questa è una sorta di virtuale MacGuffin, che mette in moto il racconto.

Dopo diverso tempo di lontananza, i due ragazzi avranno finalmente modo di rincontrarsi quando Nicola prenderà un aereo alla volta dell'Inghilterra, dopo aver partecipato a un festival musicale nel cuore della regione siciliana, terra d'origine della coppia. Qualcosa però sembra essere cambiato nelle dinamiche dei due, specie negli ultimi tempi, cosa che genera nell'animo del protagonista malinconici quesiti che un giorno, si spera, potranno trovare una risposta.

Improvvisamente, avviene qualcosa d'inaspettato: Nicola incontra Francesca, turista per caso, la quale gli propone di accompagnarlo al suddetto festival, in compagnia della sua amica francese Charlotte.

Inizierà così un meraviglioso, quanto imprevedibile viaggio nel cuore della Sicilia, una delle terre più uniche e affascinanti del mondo. Un viaggio fatto di colori, odori, sapori, esperienze ed emozioni. Un viaggio dell'anima così come del corpo, nel quale tutti i personaggi avranno modo di imparare qualcosa in più di quell'incredibile avventura chiamata vita.

Sotto il profilo meramente tecnico, La distanza è un fumetto scritto in maniera essenziale e vivace, intimista al punto giusto, senza che questa profondità narrativa tolga però dinamicità al racconto, condito anche da una vena malinconicamente umorista che rende il tutto così unico. Dal punto di vista grafico, l'arte de La distanza presenta un tratto di disegno volutamente stilizzato, ma non per questo primo di carattere. In una storia costruita con uno strorytelling abbastanza particolare e originale, vi sono delle pagine da mozzare il fiato al lettore, letteralmente.

In conclusione, questo è un libro assolutamente da leggere, un'avventura sentita e personale che, però, riguarda un po' tutti noi. Un viaggio alla ricerca di risposte che non si sa mai se arriveranno, e in che forma, o da parte di chi. La distanza è una storia d'amore e di amori, ricordando che, sulla Terra, nulla si crea e nulla di distrugge. Ma tutto si trasforma.

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