La Bionda: Colpo doppio, la recensione

Abbiamo recensito per voi La Bionda: Colpo Doppio, un fumetto di Franco Saudelli

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Arriva in edicola e in fumetteria la raccolta del primo ciclo di storie della Bionda, personaggio nato dalla fervida fantasia di Franco Saudelli. Dopo una precedente pubblicazione nella collana Cosmo Comics Special, Editoriale Cosmo ripropone in formato bonellide le cinque storie originariamente apparse tra il 1987 e il 1991 sulla rivista Comic Art. Incentrati sulla figura della ladra in tacchi a spillo, tutti i racconti sono autoconclusivi e ambientati in una realtà molto simile alla nostra, differenziata esclusivamente da alcuni oggetti futuristici (i protagonisti, ad esempio, possono spostarsi su veicoli volanti).

Nella città di Lonely Babilonia opera lei, la Bionda, una procace delinquente sempre pronta a entrare in azione per raggirare le sue vittime: nelle oltre duecentoventi pagine di questo albo la vediamo impegnata in rapimenti, furti e truffe ai danni di ricche ereditiere, contesse, contorsioniste o società alla ricerca dell’elisir di eterna giovinezza. Niente e nessuno può contenere l’avvenente ladra, che, grazie alla sua astuzia, riesce sempre a trovare il modo di ottenere ciò che vuole.

Potremmo quasi definire la Bionda una Diabolik più sensuale e perversa, visto il trattamento riservato alle malcapitate (imbavagliate e legate mani e piedi), ma le situazioni assurde in cui spesso si ritrova e la totale mancanza di violenza nelle sue storie la allontanano dalla creatura di Angela e Luciana Giussani. La genesi del personaggio, inoltre, rende vano qualunque paragone o similitudine: Saudelli ha infatti creato il personaggio con lo scopo di dare libero sfogo alle sue fantasie feticiste.

Questo primo ciclo di storie di La Bionda – composto da Colpo doppio, Colpo di sonno, Bondage Palace, Bondage Palace 2 – Il ritorno, Fobus III e dintorni – offre all'autore la possibilità di cimentarsi in una prova caratterizzata da corpi femminili sinuosi e, soprattutto, dalla celebrazione del bondage.

Va detto che, per quanto si possa provare a scovare tra le pagine di questo albo sottotesti e  messaggi nascosti, non rileviamo elementi tali da offrire spunti di riflessione su tematiche di ogni sorta. La stessa componente erotica perde il suo reale significato, sia per i toni umoristici utilizzati da Saudelli, sia perché costringere le vittime in pose bondage non rientra in nessun gioco o pratica sessuale e resta una semplice conseguenza delle azioni narrate.

Le protagoniste di queste avventure – severe e determinate – si muovono seducenti in scenari avveniristici in cui la spiccata sensualità e carnalità del loro essere domina incontrastata: sono attrici di una sensualità involontaria.

Costruite su uno sviluppo della trama lineare e leggero, le storie della ladra in reggiseno e legging paiono più dei divertissement. Il consiglio, dunque, è quello di mettervi comodi e lasciarvi ammaliare dalla danza sinuosa di corpi giunonici e dalla straripante potenza erotica del tratto di Saudelli: forme morbide e accattivanti lottano, si divincolano da corpetti, lacci e nodi per mostrarsi in tutta la loro bellezza.

La Bionda rappresenta un ottimo esempio di fumetto erotico elegante - anomalo per il nostro panorama - piacevole e mai eccessivo in cui l’armonia del corpo femminile è il fulcro attorno a cui ruotano racconti divertenti, dal ritmo sostenuto e appassionanti.

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