Krypton 1x06, "Civil Wars": la recensione

La nostra recensione del sesto episodio della prima stagione di Krypton, intitolato "Civil Wars"

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Il Generale Zod, figlio di Lyta-Zod e acerrimo nemico di Superman, ha viaggiato nel passato per tornare sul suo pianeta. Il suo obiettivo pare essere quello di fermare a tutti i costi la minaccia rappresentata da Brainiac, sulla quale viene svelato un incredibile segreto.

Per riuscire nella sua missione, il Generale ha bisogno di una antica e potentissima arma, nascosta da qualche parte sul pianeta, e la cui ubicazione potrebbe essere nota a Seg-El. Il giovane, dunque, si trova davanti a un dilemma, che rischia di cambiare la storia del suo mondo e dell'intera Casata di El: aiutare uno dei nemici più pericolosi di suo nipote, o lasciare che Krypton vada incontro al suo destino?

Nel frattempo, a Kandor crescono le tensioni sociali: lo scoppio di una guerra civile e oramai imminente, complici anche le machiavelliche azioni della misteriosa Voce di Rao.

Torniamo a occuparci di Krypton analizzando un episodio che possiede molteplici elementi della mitologia dell'Uomo d'Acciaio al suo interno. Nonostante un titolo che ricorda una delle storyline più famose della "rivale" Marvel, in Civil Wars c'è tantissima DC Comics, e questo di per sé è motivo di grande gioia per ogni fan dell'Azzurrone. Sotto questo aspetto, Krypton si sta dimostrando formidabile: il modo in cui sono combinati e rivisitati gli elementi classici di questo personaggio e del suo mondo, sempre in modo originale ma rispettoso della tradizione, è encomiabile. Per capirci, siamo fortunatamente anni luce da quanto veniva fatto in Smallville, sotto questo aspetto. In soli quaranta minuti, ecco che ci viene rivelata la presenza del Generale Zod, quella di Doomsday, e anche la reale identità di un altro misterioso personaggio. E non è tutto, perché la rivisitazione va anche a toccare il destino stesso della città di Kandor e dell'intero pianeta: indubbiamente, si tratta di una prospettiva (potenziale) dotata di grande fascino.

L'intero contesto narrativo è ben sviluppato, con un intreccio che coinvolge molteplici protagonisti e scenari, andando a toccare ogni aspetto costitutivo della società di questo pianeta. In termini di contestualizzazione, dunque, gli autori di Krypton hanno svolto finora un buon lavoro.

Perché quindi non siamo qui a parlare della serie TV dell'anno? Per il semplice fatto che Krypton ha tanti difetti quanti sono i suoi pregi. Su tutti, in questo episodio abbiamo notato una verbosità francamente esagerata: le parole dominano sull'azione in maniera troppo squilibrata, specie considerando il fatto che questo è pur sempre uno show ispirato a fumetti d'avventura dove c'è da prassi molto dinamismo. In più, la presenza di così tanti dialoghi mette in evidenza i limiti degli sceneggiatori in termini di stesura degli script: molti dei passaggi di Civil Wars, infatti, sono piuttosto dozzinali e raffazzonati, e il tutto viene reso ancora più grave dalle evidenti carenze recitative del cast principale. Tutto questo è molto rilevante, specie per il fatto che gli autori non paiono rendersi conto dei loro limiti fisiologici, e dunque non solo non fanno nulla per nasconderli, ma li mettono anche in bella mostra. Non va bene, perché il risultato finale è quello di portare allo sfinimento lo spettatore.

Al netto di ciò, però, per quanto ci riguarda Krypton è ancora uno show dotato di un suo fascino e di buone potenzialità. Scopriremo presto nell'analisi dei prossimi episodi se queste saranno sfruttate o meno.

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