Krypton 1x03, "The Rankless Initiative": la recensione

Seg-El e Adam Strange trovano un misterioso artefatto alieno nelle lande ghiacciate di Krypton: si tratta di una sonda inviata da Brainiac, contenente una sentinella parassita in grado di valutare se il pianeta sia idoneo o meno a essere "collezionato".

I due, però, non hanno solo questa impervia sfida da affrontare, poiché il governo ha ordinato alla Gilda Militare di razziare il distretto dei "senza rango" al fine di scovare i rifugi dei terroristi di Black Zero. Nonostante la supervisione della giovane ma saggia Lyta-Zod, questa potrebbe essere la scintilla in grado di far deflagrare una guerra civile a Kandor.

Giunto al suo terzo episodio, Krypton conferma di essere uno show televisivo dignitoso e apprezzabile, che poggia su un soggetto solido e atmosfere accattivanti, in grado di mescolare al meglio una storia fortemente tradizionale con elementi narrativi esotici. Chi si aspettava uno spettacolo iper dinamico e "action packed" sarà rimasto deluso: l'intento degli autori, infatti, sembra essere quello di narrare un racconto maturo ed equilibrato, che possa esplorare a trecentosessanta gradi ogni aspetto di una realtà sì aliena, ma anche molto vicina a quella del nostro mondo.

Quello di Superman è un infatti un personaggio dotato di più chiavi di lettura, così come la maggior parte della storie appartenenti alla mitologia dell'Uomo d'Acciaio. Tenendo in considerazione l'importante fatto che sul pianeta di Krypton, alimentato da un sole rosso (morente), i nativi non hanno i super poteri garantiti a Kal-El dal sole giallo della Terra, veniva quasi da sé aspettarsi una narrazione più realistica, e fisiologicamente meno supereroistica. E paradossalmente, questo punto di partenza poteva rappresentare un ingombrante "tallone d'Achille" per la serie TV: come si fa a raccontare una storia di "Supermen" privando gli stessi dell'elemento "super"? Lo si fa dando priorità all'aspetto più umano dei protagonisti.

Ed è per questo che Krypton si sta rivelando una gradevole storia di uomini, "prigionieri" di una realtà distopica e che devono guardarsi da minacce endogene (un regime autoritario) ed esogene (un alieno potentissimo che intende catturarli). The Rankless Initiative è un perfetto esempio, in questo senso: pur portando avanti - e in modo decisivo - la trama principale che vede i protagonisti iniziare a preparare un piano per difendersi da Brainiac, l'episodio si concentra anche sugli abusi subiti dalla fascia più povera e indifesa della popolazione del pianeta. Entrambi i filoni narrativi sono gestiti con equilibrio, andando a creare un intreccio accattivante e coerente.

L'aspetto più interessante in questo show, finora, si è rivelato quello sociologico: il raccontare allegoricamente dei problemi di un mondo alieno per riflettere su quelli ben più reali del nostro non è sicuramente qualcosa inventato nel 2018, con Krypton, ma nonostante ciò, il modo in cui determinate instabilità sociali e vessazioni nei confronti di specifiche frange della comunità sono declinate nell'ambito di questa narrazione è, a conti fatti, doverosamente approfondito e coerentemente rappresentato.

Permangono, va detto, evidenti problematicità a livello interpretativo di buona parte del cast, ma queste si possono possibilmente arginare con un migliore lavoro in fase di scrittura, specie a livello di dialoghi e caratterizzazione. Già in The Rankless Initiative abbiamo visto qualche segnale positivo in questo senso.

Non ci resta dunque che discutere del main villain della prima stagione di Krypton, l'alieno Brainiac. Onde evitare pericolosi spoiler su eventi futuri della storia, per ora ci basti sapere che si tratta di uno degli avversari storici e più pericolosi della mitologia di Superman. Creato da Otto Binder e Al Plastino sulle pagine di Action Comics #242 (1958), Brainiac è un essere originario del pianeta Colu il cui fine ultimo è quello di raccogliere quanti più campioni (viventi) possibili delle innumerevoli specie che popolano l'Universo DC.