Klonoa Phantasy Reverie Series, un sogno vivido dal passato | Recensione
Klonoa Phantasy Reverie Series è un tuffo nel passato, forse un po' troppo costoso, ma anche l'opportunità di recuperare due titoli perduti
Riscoprendo Klonoa: Door to Phantomile
Se mi leggete da tempo, anche qui sulle pagine di BadTaste.it, saprete che il mio genere preferito sono i platform. Non importa se siano puri o contaminati, ma difficilmente mi lascio sfuggire un titolo appartenente a questa categoria. L'amore incondizionato verso i platform si è rafforzato proprio durante l'epoca PlayStation, grazie a titoli come Klonoa: Door to Phantomile. Il viaggiatore dei sogni era uno dei compagni dei miei pomeriggi, passati davanti alla tv dopo aver fatto i compiti. Sebbene ai tempi avessi una percezione del tempo sbagliata, rigiocare 25 anni dopo questa prima avventura mi ha dato un senso di dejavù pazzesco, riportandomi a quegli spensierati pomeriggi in cui il problema più grande era trovare il collezionabile nascosto.
Come tutti i platform di fine millennio è facile da finire ma impegnativo da completare. Oltre ai sei collezionabili di turno (abitanti imprigionati nei diversi stage) sarà richiesto al giocatore di raccogliere 150 gemme di sogno, sparse per tutto il livello. Una bazzecola starete pensando. Ebbene no! Esistono sezioni di gioco in cui è possibile raddoppiare il valore delle gemme in un ristrettissimo lasso di tempo. Sezioni in cui bisognerà conoscere a menadito l'ambiente per non perdere nemmeno uno di questi preziosissimi punti. Il fattore rigiocabilità sta quindi tutto nel completare al massimo le visioni, a costo di ripeterle anche per una singola gemma mancante.
Non solo, man mano che vi avvicinerete al boss finale, aumenterà logicamente anche la difficoltà dei salti e degli enigmi ambientali. Klonoa ha infatti a disposizione tre cuori, prima di essere rispedito all'ultimo check-point. Basterà una singola botta per scaraventarvi nell'oblio, mettendo a rischio il contatore delle vite e costringendovi a ripetere tutta la visione.
Per quanto riguarda la storia, Klonoa è un platform molto narrativo. L'avventura del '97 è capace tutt'oggi di emozionare i giocatori più sensibili. La collection mette inoltre una pezza sulla lentezza di alcune inquadrature e filmati. Permette infatti al giocatore di accelerare quanto succede a schermo con la singola pressione di un tasto in qualsiasi momento.
[caption id="attachment_231831" align="aligncenter" width="1280"] Le Visioni del primo Klonoa sono un mix di platform a scorrimento, con giochi di camera da sogno per l'epoca[/caption]
Per chi non se la sentisse di affrontare il gioco in maniera classica, c'è una nuova difficoltà apposita. Selezionando Facile in qualsiasi momento, non solo aumenterete i vostri cuori, ma le vite spariranno, rendendo più moderna ma allo stesso tempo meno ostica l'avventura di Klonoa.
Inoltre, come accennato in apertura, è stata aggiunta anche una modalità cooperativa. In entrambe le avventure un secondo giocatore può aiutare Klonoa con delle spinte d'aria. Permettendo così dei salti più alti (o più lunghi). Questo power-up aggiuntivo è pensato per i giocatori più piccoli, così che genitori o fratelli possano accompagnarli nel viaggio onirico di Klonoa.
Klonoa 2: Lunatea's Veil, un altro viaggio
Qualche anno dopo, con un nuovo look, Klonoa tornò su PlayStation 2 con un secondo capitolo. Non cambiava solo l'aspetto del protagonista, ma anche come si affrontavano i diversi livelli. Se la struttura base del platform era la stessa, Lunatea's Veil cercava sempre di stupire il giocatore. A volte con bivi inattesi, altre con sezioni su rotaie a bordo di uno skate o di un surf. Rinnovati anche i boss, ora da minimo due fasi e con strategie sempre diverse. Insomma, era Klonoa ma in parte anche meglio di Klonoa.
La versione presente in Phantasy Reverie Series è una rimasterizzazione visiva, che prosegue anche il lavoro dell'interfaccia utente già fatto col primo. Come per il primo Klonoa, anche con Lunatea's Veil troviamo una nuova difficoltà e la modalità coooperativa, che funzionano esattamente nello stesso modo. In generale però, pur essendo uscito solamente qualche anno dopo, Klonoa 2 è più appetibile per i giocatori più giovani. Questo dovuto a una difficoltà meno intransigente e a delle hit-box decisamente più permissive.
[caption id="attachment_231826" align="aligncenter" width="1280"] Klonoa 2 è molto più vario del predecessore[/caption]
Gli stage ereditano tutti i punti di forza del primo capitolo, ma si arricchiscono con trovate di gameplay diverse. Anche la trama torna prepotentemente, mettendo Klonoa al fianco di un'aspirante sacerdotessa Lolo, in viaggio per suonare le cinque campane elementali. Meno sensibile del primo capitolo, ma comunque molto buona, soprattutto se paragonata a quella degli altri platform del 2001.
Per il prezzo a cui viene proposta la Klonoa Phantasy Reverie Series, mi sarei aspettato la presenza di qualche extra esclusivo. Invece il museo dei filmati, sbloccabile alla fine dei due giochi, è lo stesso delle uscite originali. Entrambi i titoli possono essere completati al cento per cento in poco più di dieci ore quindi, se siete giocatori che danno un prezzo al tempo speso, aspetterei uno sconto.
[caption id="attachment_231827" align="aligncenter" width="1280"] Nella Klonoa Phantasy Reverie Series è possibile accelerare i filmati a una velocità x5[/caption]
Se, al contrario, preferite la qualità alla quantità, vi troverete di fronte due platform ben invecchiati. Si tratta poi dell'unico modo per giocare alle avventure del viaggiatore dei sogni senza scomodare le vecchie console o siti poco leciti. In questo 2022 di riproposizioni ludiche, anche il giovane Klonoa vuole ritagliarsi un posto al tavolo. Un posto meritato, tra proiettili d'aria e sezioni sui binari, tra boss enormi e livelli segreti. Chissà che questa collezione non porti allo sviluppo del tanto atteso terzo capitolo.