Killraven: Il guerriero dei mondi, la recensione
Abbiamo recensito per voi Killraven: Il guerriero dei mondi, di Don McGregor e P. Craig Russel, edito da Panini Comics
Mars Attack! L'universo narrativo di Killraven ci propone un pianeta Terra devastato da un'invasione aliena operata dai crudeli Marziani (che nell'immaginario collettivo dell'epoca rappresentavano l'archetipo perfetto dell'extra-terrestre malvagio), che, all'alba del XXI secolo, ha trasformato il nostro mondo in una sorta di sede succursale del Pianeta Rosso. Dall'arrivo dell'invasore, la specie umana ha dovuto nolentemente accettare di cedere il proprio posto sul gradino più alto della scala evolutiva: i Marziani hanno infatti trasformato l'essere umano in schiavo (quando andava bene) o in bestiame pronto per essere macellato e poi trangugiato.
Nonostante sia una graphic novel realizzata oltre tre decenni fa, Killraven: Il guerriero dei mondi rimane una storia incredibilmente moderna e attuale, che è riuscita a mantenere la propria bontà qualitativa nonostante l'incontrovertibile passare del tempo. I testi di McGregor sono eccezionali per una molteplicità di fattori, dalla creazione di uno scenario futuristico da space opera molto coerente e credibile, alla caratterizzazione dei personaggi, all'uso di un linguaggio contestualmente sia molto diretto e pragmatico, ma allo stesso tempo capace di giocare con destrezza con elementi lirici, filosofici, onirici e persino psichedelici. La cosa che risulta maggiormente rivoluzionaria in questo senso, però, è il modo con il quale vengono trattati temi adulti, come il sesso, la schiavitù, la sofferenza e la morte. In un momento storico attuale nel quale si discute (ancora!) dell'utilizzo più consono e paritario dei personaggio femminili nel fumetto (e non solo), sorprende inoltre scoprire come le donne protagoniste di questa storia non siano mere figure di contorno o riempimento, ma individui a tutto tondo, dotate di una libertà e autorevolezza notevoli, specie se messe di fronte a situazioni importanti, e potenzialmente drammatiche, sulle quali non aggiungiamo nulla per evitare di incappare nella trappola dello spoiler. La maestosità di questo fumetto viene resa tale anche dalle splendide tavole realizzate da Russell, dotato di uno stile incredibilmente d'impatto, con anatomie dotate di un elegante realismo e con i volti dei protagonisti capaci di comunicare con un realismo magnetico, questo senza contare le oculate scelte cromatiche che caricano di calore e sentimento ogni pagina del racconto.