Killing Eve 2x06, "I Hope You Like Missionary": la recensione
Il sesto episodio della seconda stagione di Killing Eve mostra segni di debolezza, mentre la tensione tra le due protagoniste si fa più labile
Le precedenti puntate di questa stagione godevano della notevole spinta narrativa di Eve e Villanelle separate l'una dall'altra, ma attualmente lo show sembra dimostrare una carenza di tensione che rischia addirittura di poterlo snaturare. I Hope You Like Missionary sembra interessato anzitutto ad allargare l'orizzonte su nuovi antagonisti e su una grande cospirazione, ma è ancora difficile capire come mai un gruppo di agenti governativi sia più interessato a lavorare con Villanelle che ad arrestarla.
Un altro punto opinabile di I Hope You Like Missionary è l'abbandono di Eve da parte del marito Niko. Dopo una stagione e mezzo di lamentele sul lavoro della sua dolce metà, la mossa dell'uomo risulta comunque piuttosto brusca. Certo, Eve non è stata decisamente la moglie ideale per questo poveraccio, ma è la prima volta che Niko capisce ciò che Eve desidera realmente. Si chiede perché sia attratta da Villanelle, ma non sembra interessato a cercare di darle quello che cerca, a prescindere dalla componente criminale.
È forse questo lo spunto più interessante che questa seconda metà di stagione sta offrendo al pubblico: osservare i cambiamenti di Eve ci appassiona in modo certo più incuriosito rispetto al seguire la reiterata - seppur sempre divertente - psicopatia di Villanelle declinarsi secondo lo schema situazionale in cui la ragazza si viene a trovare. Abbiamo visto come i mutamenti dell'agente si siano ripercossi infaustamente sul suo matrimonio: restiamo in attesa di capire a quale evoluzione possano portare nel rapporto con Villanelle.