Killing Eve 2x05, "Smell Ya Later": la recensione
Il nuovo episodio di Killing Eve porta alla luce un inquietante lato oscuro di Eve e vede il ricongiungimento delle due protagoniste
Il rendez-vous, conseguente a un ingaggio di Villanelle per uccidere Eve architettato proprio da quest'ultima col beneplacito di Carolyn (Fiona Shaw) avviene nella cucina di casa Polastri, già cornice del primo reale faccia a faccia tra le due donne. Nonostante la serie di eventi che hanno avuto luogo prima di questa scena, nessuna delle due vuole scusarsi. La scena è intrisa di una sensualità che non prende mai il sopravvento sulla vena ironica che è il marchio di fabbrica della serie, ma risulta carente sul piano della tensione: né Eve né Villanelle sono realmente spaventate, nessuna teme davvero per la propria incolumità.
Archiviata momentaneamente qualsiasi reciproca pulsione omicida, l'unica domanda che sussiste riguardo Eve e Villanelle durante le loro scene insieme è se espliciteranno la reciproca attrazione. Ciò non avviene, e di questo siamo grati agli autori, ma consente a Carolyn e Konstantin (Kim Bodnia) di riprendere i contatti, anche se per un lasso di tempo assai breve. Mentre attendono in macchina fuori da casa di Eve, i due hanno tutta l'aria dei genitori che si assicurano che l'appuntamento dei loro figli proceda senza intoppi.
Quel che è certo è che i misteriosi piani di Carolyn stanno acquisendo sempre maggiore importanza in Killing Eve. Sebbene non sappiamo quali siano i suoi reali scopi, la sua manipolazione nei confronti della sua sottoposta getta un'ombra cupa e spietata sul personaggio, enfatizzata dall'inquietante sequenza nella stazione della metro, in cui Eve è dilaniata dall'irrazionale tentazione di spingere un uomo tra i binari a pochi secondi dall'arrivo del treno. Una tentazione che fa eco all'improvviso desiderio sessuale scaturito dopo aver ricevuto una pomposa composizione floreale da Villanelle. Se solo il povero Niko (Owen McDonnell) avesse saputo cosa si celasse dietro le inaspettate voglie di sua moglie, forse la conversazione finale con Villanelle in quel di Oxford avrebbe avuto dei toni ancora più accesi e un esito ben più cruento.