Kick-Ass: La nuova tipa vol. 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume del rilancio di Kick-Ass, di Mark Millar e John Romita Jr.

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Kick-Ass #1, anteprima 01

L’eredità di Dave Lizewski non poteva andare persa e, in occasione del decimo anniversario dell'opera originale, Mark Millar e John Romita Jr. tornano a collaborare per il rilancio di Kick-Ass, titolo nato come miniserie Millarworld di otto numeri pubblicata da Marvel/Icon Comics tra il 2008 e il 2010. Nella sua nuova incarnazione, il giustiziere in tuta e cappuccio verde si rinnova: la serie regolare pubblicata negli Stati Uniti sotto l’egida Image Comics racconta infatti le avventure di Patience Lee, veterana militare afroamericana originaria del Nuovo Messico.

Il primo cartonato di La nuova tipa presentato da Panini Comics ha il compito di introdurre la protagonista: terminata la sua ultima missione in Afghanistan, Patience è desiderosa di tornare dal marito e dai figli, riappropriandosi così della sua vita; tornata a casa, però, apprende dell’abbandono del coniuge, fuggito con una ragazza più giovane. Sola e sommersa dai debiti, Patience decide di sfruttare il suo addestramento per intraprendere una carriera da moderna Robin Hood.

Rubare ai ricchi per dare ai poveri: questo lo spirito che anima la donna mentre mette a soqquadro la malavita locale. Cambiano le motivazioni alla base di Kick-Ass: mentre Dave era un appassionato di fumetti che agiva per emulare i suoi super eroi preferiti, Patience sfrutta la sua formazione militare per sostenere la propria famiglia e aiutare la comunità locale con delle donazioni. Di conseguenza, varia radicalmente anche l’approccio alla vita da vigilantes: sebbene mosso da nobili propositi, l’eroe primigenio si buttava ingenuamente a capofitto in operazioni pericolose per puro divertimento; la necessità, invece, muove le gesta dell’attuale eroina.

Kick-Ass #1, anteprima 02

Grazie a questo importante ribaltamento, la storia assume un tono decisamente più grave e drammatico: vediamo il mondo attraverso gli occhi di una donna sola, madre di due bambini, alla ricerca di una stabilità economica e dell’opportunità di realizzare le proprie aspirazioni. Millar ci regala un personaggio ancora più magnetico della precedente versione, in grado di catturare l’attenzione del lettore sia per la grande abilità nel combattimento che per la resilienza con la quale affronta le situazioni più delicate. Dato il modus operandi che caratterizza l'operato della nuovissima Kick-Ass, potremmo avvicinare Patience a Frank Castle, sebbene le manchi la gravitas che sta alla base del personaggio creato da Gerry Conway, Ross Andru e John Romita Sr.

Millar si dimostra abile nel riuscire a dare nuova linfa alla serie creando un personaggio tridimensionale, ideale per tenere viva una proprietà intellettuale dalla non facile gestione. La nuova tipa è un action comic elettrizzante che mantiene invariata la dose di violenza e i rimandi alla cultura pop, ma, al contempo, rinnova radicalmente il concetto dietro a Kick-Ass. Non mancano piccole pecche, come alcuni salti logici – in particolare nel primo capitolo – ma non ci troviamo di fronte a limiti talmente evidenti da inficiare la fruibilità del volume.

Lo componente artistica dell’arco narrativo si presenta a questo appuntamento con alcune importanti novità: tanto le chine quanto le colorazioni digitali di Peter Steigerwald conferiscono un tono decisamente più sporco e crudo al lavoro di John Romita Jr. Il cambiamento è notevole e giova alle sequenze più dinamiche così come a quelle di dialogo, dove l’espressività dei personaggi concorre a creare il giusto pathos.

La conclusione del volume apre a scenari futuri assolutamente accattivanti e dallo sviluppo incerto. Anche in questa nuova versione, dunque, resta tanta la voglia di continuare a leggere Kick-Ass!

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