Kayak VR: Mirage, fin che la barca va | Recensione VR
Kayak VR: Mirage è esattamente quello che il pubblico si aspetta: un simulatore di guida di Kayak in realtà virtuale.
Kayak VR: Mirage è l’ennesima prova di come la realtà virtuale sappia offrire esperienze in grado di soddisfare anche la nicchia più ristretta. Dopotutto è “facile” realizzare sparatutto in prima persona a tema zombie o simulatori di guida dalla grafica fotorealistica. Il “difficile”, però, è pensare fuori dagli schemi, nel tentativo di dar vita a un’opera pensata per un pubblico ben specifico. Un pubblico magari con una passione poco valorizzata dal mercato videoludico. Un pubblico come quello degli amanti delle escursioni a bordo di un kayak.
A CONTATTO CON L’ACQUA
Una volta indossato il nuovo visore targato Sony e avviato l’applicazione, ci siamo trovati a bordo dell’imbarcazione che da il titolo al gioco. Non eravamo, però, in mezzo a un fiume, bensì in una grande piscina al coperto, luogo perfetto per scoprire tutti i dettagli sul sistema di movimento. Come sempre accade quando si parla di realtà virtuale, le meccaniche sono risultate subito molto istintive. Quasi naturali. Abbiamo quindi preso dimestichezza con il movimento del kayak sull’acqua e con alcune mosse che ci permettono di curvare rapidamente l’imbarcazione. E poi ci siamo gettati nel gioco vero.
Poter esplorare i livelli in diversi momenti del giorno e con diverse condizioni atmosferiche è la dimostrazione di come anche un gioco “semplice” come quello imbastito da Better Than Life possa stupire. L’ennesima prova di come un titolo VR riesca a essere immersivo, lasciandoci a bocca aperta con davvero poco.
NON PER TUTTI
Il principale problema di Kayak VR: Mirage è che, una volta esplorati i vari ambienti e fatto qualche gara online, ci si trova senza qualcosa da fare. Una situazione che, ipoteticamente, potrebbe accadere dopo poche ore dal primo avvio e che rende i 24 euro una spesa da ponderare con attenzione. Ovviamente se siete appassionati di questo magnifico sport passerete intere giornate a gareggiare contro i giocatori di tutto il mondo. Se, invece, siete stati attratti dal comparto grafico di questo titolo, potreste rimanere parzialmente delusi.
Certo, i vari livelli hanno scorciatoie, interazioni uniche e altre piccole sorprese, ma niente che possa far gridare al miracolo. Avremmo preferito trovare una personalizzazione maggiore dell’imbarcazione e dei remi, oppure qualche elemento più narrativo in grado di tenerci incollati per un paio d’ore in più. Sia chiaro: Kayak VR è un gioco sviluppato da sole tre persone ed è innegabile che il team olandese abbia dimostrato grandi capacità nella realizzazione di questo titolo. Speriamo solamente che, nel caso decidano di realizzare un secondo episodio, si focalizzino su un’esperienza pensata anche per i non appassionati di kayak.
UN MONDO INCREDIBILE
Parliamo finalmente di quello che è innegabilmente il punto di forza della produzione: il comparto grafico. L’opera di Better Than Life offre degli scorci tra il “meraviglioso” e il “fotorealismo”, in grado di lasciare completamente a bocca aperta. La luce che si rifrange sull’acqua e sui vari elementi dello scenario trasmette l’illusione di trovarsi realmente all’interno dei meravigliosi luoghi che potremo esplorare. A questo si aggiunge una fisica dell’acqua eccezionale, che potrebbe far soffrire il mal di mare a chi già lo soffre nella realtà. Piccola nota a piè di pagina: se davvero soffrite di mal di mare, smanettate nelle opzioni, perché potrete trovare un modo per risolvere questo problema.
Ottima anche la colonna sonora, minimale, ma appagante. Vero fiore all’occhiello, però, è il sound design, che permette di sentire l’acqua che si infrange sul kayak e sul mondo che ci circonda. L’audio 3D rende l’esperienza ancora più immersa, accompagnata dal feedback aptico dei controller di PlayStation VR 2. Segnaliamo infine che, nonostante i pochi contenuti scritti, l’intero gioco è localizzato in italiano.
Kayak VR: Mirage è l’esperienza perfetta per gli amanti di questo sport. Tutti gli altri, invece, si troveranno di fronte a un titolo esteticamente perfetto, ma con pochi contenuti. È possibile che rimaniate affascinati dall’esplorazione delle varie aree a bordo della piccola imbarcazione, ma non datelo per scontato. Ponderate bene, quindi, l’acquisto del titolo di Better Than Life. Non perché sia brutto, anzi, ma perché potreste non essere davvero alla ricerca di un simulatore di kayak, bensì “solamente” di un gioco VR dal meraviglioso comparto grafico. Se cercate quello, forse Horizon: Call of the Mountain potrebbe fare più al caso vostro.