Just Beyond: la recensione
Just Beyond è un Ai confini della realtà destinato agli spettatori più piccoli che riesce a raggiungere il suo obiettivo
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Just Beyond è un Ai confini della realtà destinato agli spettatori più piccoli. Tratto dai fumetti di R.L. Stine, ha in comune con Piccoli brividi i giovani protagonisti, la natura episodica, quell'idea di sovrannaturale che si manifesta "tra le mura di casa". Insomma, a misura di ragazzino. Però non è mai horror, ma si muove più intorno ai territori del fantastico o della fantascienza. La sua natura episodica e le puntate da meno di mezz'ora permettono di raccontare storie semplici, non troppo originali, spesso basate su una morale da apprendere. La sua forza sta nella sua semplicità e in un cast di giovani attori molto ben assortito. Just Beyond è una serie che riesce a raggiungere il suo obiettivo e il suo target.
Per chi si aspetta qualche riferimento maggiore a piccoli cult degli anni '90 come Hai paura del buio? o appunto la stessa serie di Piccoli brividi, in realtà qui tutto è molto più rassicurante. Non c'è mai il desiderio di andare visivamente oltre e di proporre immagini troppo inquietanti per i giovani spettatori. L'unica eccezione è rappresentata dall'episodio Unfiltered, in cui una ragazza diventa troppo ossessionata dal suo aspetto esteriore e, nel più classico meccanismo alla Dorian Gray, scambia l'apprezzamento estetico con la perdita della sua anima.
E nonostante l'ingenuità di alcune trame – ma appunto, ci sta visto il target – comunque Just Beyond riesce a funzionare anche grazie ad un cast molto convincente. Spiccano su tutti Mckenna Grace, che sarà la protagonista di Ghostbusters: Afterlife, Izabela Vidovic (Supergirl) e Lexi Underwood (Little Fires Everywhere).