Jurassic World - Nuove avventure (seconda stagione): la recensione
Jurassic World: Nuove avventure rimane un piacevole diversivo dedicato agli spettatori più giovani del franchise
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Un gruppo di ragazzini bloccati su un'isola deserta senza la supervisione degli adulti: sarà mica uno scenario da Il signore delle mosche? In realtà no, anche se il pericolo senza dubbio ci sarà. E tra le altre cose anche nella seconda stagione di Jurassic World: Nuove avventure proprio gli adulti sarebbero gli ultimi ad essere degni di fiducia. Che poi è un classico di tutto questo franchise fin dall'inizio: gli adulti giocano con cose che non sono in grado di controllare, e i bambini ci finiscono nel mezzo. Magari non saranno sempre ragazzini simpaticissimi, ma si daranno da fare per combinare qualcosa di migliore rispetto alla generazione precedente.
Jurassic World: Nuove avventure non cerca la scrittura sofisticata o il contropiede rispetto alle aspettative degli spettatori. Si limita a raccontare il percorso di crescita dei protagonisti alle prese con una situazione straordinaria. Come nella prima stagione, il loro percorso non riserva alcuna sorpresa, e tutti loro sono definiti in base a caratteristiche standard (l'influencer, il pigro, il sognatore). La costruzione dei loro personaggi, e indirettamente della loro amicizia, passa attraverso il superamento di certi caratteri che lasceranno sempre intravedere una giusta ricompensa che li arricchirà. Ecco quindi l'influencer che è una persona meno superficiale di come appare, il pigro che sarà meno egoista, il sognatore che è molto sensibile e coraggioso.