JUMP Force è enciclopedico, memorabilia dei manga di menare, ma non molto di più – Recensione

JUMP Force è il nuovo, adrenalinico picchiaduro arena con i personaggi di innumerevoli manga: la recensione

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Si è fatto un gran parlare di JUMP Force nell'ultimo anno circa, ed è del tutto comprensibile vista l'entità dei contenuti che il titolo di Bandai Namco porta con sé. Tutto il mondo ha imparato ad apprezzare le proprietà editoriali di Shonen Jump, la celebre rivista giapponese di manga per ragazzi che, nel corso degli anni, ha pubblicato delle vere e proprie pietre miliari in grado di diventare dei fenomeni di costume globali. A partire dalla triade Dragon Ball, Naruto e One Piece (che è la Santissima Trinità intorno alla quale ruota l'idea del gioco), ma anche Yu degli Spettri, Le Bizzarre Avventure di JoJo, Hunter X Hunter, City Hunter, I Cavalieri dello Zodiaco, fino ai più recenti Black Clovere ovviamente My Hero Academia, che di recente ha avuto anche una trasposizione videoludica in solitaria (non eccellente, purtroppo).

La produzione arriva quindi con un discreto carico di hype da parte di tutti gli otaku e in generale di chi è cresciuto con alcune (o magari tutte) queste grandi avventure. Perché Dragon Ball FighterZ ci ha fatto capire che è possibile creare dei picchiaduro profondi dedicati ai manga più famosi, ci ha fatto venire l'acquolina in bocca e ci ha fatto sperare in JUMP Force. In realtà non è  minimamente paragonabile dal punto di vista del gameplay con il lavoro di Arc System Works, siamo di fronte ad un arena fighter, quindi ad un picchiaduro che si muove su tre dimensioni e deve giocoforza rivedere tutta una serie di tecnicismi tipici dei picchiaduro 2D.

JUMP Force non è esattamente un button masher, ma allo stesso tempo è un titolo che già dopo le prime partite mostra tutte le sue carte in termini di sistema di gioco. Abbiamo attacco pesante e leggero, la presa, un sistema di parata, sidestep e due tipi di contrattacco (uno normale e uno per reagire ad un contrattacco), la possibilità di inseguire l'avversario e l'uso delle mosse speciali. Sono quattro, di cui una dal grande impatto e capace di generare copiosi danni, e possono essere attivate all'accumulo di una classica barra di energia, tramite la semplice pressione del grilletto destro insieme ad uno dei quattro pulsanti principali.

[caption id="attachment_193329" align="aligncenter" width="1280"]JUMP Force screenshot La nostra eroina personalizzata se la vede con due pesi massimi[/caption]

Si gioca con una squadra di tre personaggi, ma la barra della vita è una sola. A conti fatti, immaginate di giocare ad un classico picchiaduro, ma con la possibilità di attingere da tre movelist diverse in ogni momento. Tra le opzioni di combattimento c'è anche la possibilità di chiamare in aiuto i propri alleati, permettendogli di intervenire con una delle loro mosse, oppure dando letteralmente il cambio al personaggio attivo in quel momento (una cosa che si può fare anche nel mezzo di una combo). Tutto questo ben di Dio in termini di possibilità genera, alla fine della fiera, un combattimento molto caotico, che spesso premia il giocatore più rapido a premere i pulsanti, invece che quello più abile nel gestire le proprie risorse o nel pianificare un minimo di strategia per arrivare alla fine dello scontro.

Nonostante ci siano, tra le tante possibilità, anche un paio di mosse in grado di spezzare la guardia, votate quindi ad un impiego più tattico, JUMP Force non riesce a fare quel passo in più per allontanarsi considerevolmente dalla condizione di un picchiaduro nel quale premere i tasti con frenesia o poco più. Non esistono ancora tier list o analisi del gameplay ovviamente, ma non ci vuole un giocatore professionista per notare un notevole sbilanciamento per quanto riguarda i personaggi. Gli attacchi base di Yugi, da Yu-Gi-Oh, per esempio, sono eseguiti con una certa distanza dall'avversario, così che possa essere difficilmente punito in fase di errore, e le sue mosse speciali hanno un rapporto tra la velocità di esecuzione ed il danno inflitto fin troppo elevato. Deku, il giovane aspirante eroe protagonista di My Hero Academia, ha invece delle mosse speciali troppo lente nell'esecuzione, è davvero difficile infilarle anche nelle più basilari delle combo, mentre Sirio il Dragone (non dobbiamo specificarvi l'anime di riferimento, vero?) ha un arsenale di special fin troppo vario ed esaustivo, tutte potenti e mediamente veloci.

[caption id="attachment_193328" align="aligncenter" width="1280"]JUMP Force screenshot Le mosse definitive di ogni personaggio sono spesso un gran spettacolo[/caption]

Quindi JUMP Force è prima di tutto un titolo che vuole imbastire il fanservice più puro di questo mondo. L'azione a schermo, infatti, è davvero una gioia per gli occhi nella maggior parte dei casi. Le mosse speciali sono ovviamente fedeli al materiale originale, e grazie al look realisto del titolo riescono a generare uno spettacolo davvero appagante (talmente tanto che, nelle animazioni più pirotecniche, il framerate cala a picco).

"JUMP Force è prima di tutto un titolo che vuole imbastire il fanservice più puro di questo mondo"Il rovescio della medaglia è che non tutti i modelli dei personaggi ne sono usciti in modo elegante. I personaggi più simili ai canoni anatomici reali, come Ryo Saeba di City Hunter, fanno una bella figura grazie alla modellazione 3D realistica, mentre i personaggi dall'estetica più particolare, come gli eroi di Dragon Ball, e tutti gli eroi ragazzini dagli occhi giganteschi come il citato Deku, ne escono irrimediabilmente quasi deformati. Con il tempo ci si abitua, ma in generale JUMP Force fa molta più bella figura quando è in movimento rispetto ai momenti più statici. Anche perché le animazioni al di fuori dei combattimenti, quindi nella lobby principale o nelle risicatissime cutscene della risibile storia della modalità single player, sono quasi non pervenute.

[caption id="attachment_193331" align="aligncenter" width="1280"]JUMP Force screenshot Non poteva mancare la new entry di Shonen Jump, ovvero Deku, da My Hero Academia[/caption]

A questo proposito, è interessante notare come JUMP Force sia pienamente cosciente di ciò che è. Dopo l'inizio dell'avventura, che vede Freezer invadere la terra con i suoi soldati venom e quasi uccidere l'avatar (molto personalizzabile) del giocatore, che viene poi risvegliato da Trunks, si viene a conoscenza di una squadra, la JUMP Force appunto, che viene fin da subito definita come un'alleanza di tutti gli eroi provenienti dal mondo dei manga. Nel corso del gioco sono ovviamente infinite le citazioni, le strizzate d'occhio ai fan (lo stesso Trunks riconosce nella scontrosità di Sasuke molto in comune con suo padre, ad esempio) e in generale le situazioni al limite dell'improbabile, che faranno la gioia degli appassionati dei franchise di Shonen Jump. Abbiamo Ryo Saeba che ci prova con Boa Hancock, Goku che propone a Light Yagami (non è un personaggio giocabile, ma fa parte della storia) di allenarsi con lui e tante altre scenette più o meno simpatiche.

Purtroppo, la storia intesa come narrazione è praticamente inesistente in JUMP Force. Dopo il prologo si susseguono una serie di combattimenti davvero estenuanti, tutti uguali e raramente sostenuti da un pretesto narrativo almeno degno di questo nome. Ogni tanto appaiono i due villain della storia, personaggi inediti disegnati da Akira Toriyama, ma il loro supporto è praticamente nullo. Si tratta quindi, per la maggior parte, di scontri in cui due personaggi si allenano, oppure nei quali è necessario liberare (sconfiggendolo, ovviamente) un futuro alleato dal giogo di alcuni artefatti in grado di controllare la mente.

[caption id="attachment_193330" align="aligncenter" width="1280"]JUMP Force screenshot I tre hub dedicati a One Piece, Naruto e Dragon Ball sono ovviamente decorati a tema[/caption]

In questo senso è piacevole assistere al prendere vita all'interno dello scenario del proprio avatar. È possibile equipaggiarlo con quattro mosse a piacere prese dalla movelist di qualsiasi personaggio, così come vestirlo con una serie di abiti che si possono comprare con la valuta di gioco. Allo stesso modo si possono potenziare le tecniche, come anche usare degli oggetti prima di ogni battaglia per ottenere un vantaggio che, all'atto pratico, non abbiamo mai trovato preponderante.

JUMP Force è quindi un picchiaduro che vuole essere divertente e spettacolare, prima che tecnico, e n questo riesce nel suo intento, senza dubbio. A patto di non aspettarsi un sistema di combattimento da approfondire e studiare con ore e ore di dedizione può avere una sua ragion d'essere anche al di fuori del puro sollucchero per i fan del fumetto giapponese. A questo proposito c'è ovviamente anche il multigiocatore online, con un matchmaking ottimo, abbastanza veloce (e il gioco non è ancora ufficialmente uscito) e senza grossi problemi di lag. A inficiarne la godibilità c'è il precedente discorso riguardo il bilanciamento dei personaggi, che peggiora quando si incontrano dei personaggi creati dagli altri giocatori i quali, per via della possibilità di utilizzare un quartetto di mosse a piacimento, a volte sono dei mostri difficilmente arginabili.

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