Josie and the Pussycats vol. 1, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo volume di Josie and the Pussycats, di Bennett, DeOrdio e Mok
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Pronti a farvi travolgere dall’energia del Rock ‘n’ Roll? Pronti a lanciarvi in uno sfrenato headbanging sulle note del power trio più glamour e affascinante di Riverdale? Melody batte un tempo di quattro, Valerie le va dietro con il basso e Josie entra con un riff accattivante e la sua splendida voce. Signore e signori, ecco a voi Josie and the Pussycats!
Alla guida del tour bus che le condurrà in giro per il mondo troviamo Marguerite Bennett e Cameron DeOrdio ai testi e Audrey Mok ai disegni. La tournée conduce le ragazze anche in Italia con la pubblicazione del volume d'esordio a loro dedicato, uscito sotto l’egida di Edizioni BD, il quale raccoglie i primi cinque numeri (di nove) della serie originale.
Mantenendo un approccio vicino a quello che Mark Waid utilizza per la versione attualizzata di Archie, la Bennett e DeOrdio imbastiscono una serie frizzante, dinamica e dai toni leggeri che fotografa una generazione in trasformazione – quella degli attuali ventenni – e alla costante ricerca di una giusta collocazione nel mondo. A tal proposito, temi come l’amicizia, l’amore e la voglia di affermazione (sia essa lavorativa o personale) si affacciano in una storia attenta a bilanciare i diversi elementi e, al contempo, mirata a presentare giovani donne ambiziose, emancipate e pronte a mettersi in gioco.
Josie and the Pussycats non è solo uno spin-off di Archie ma anche una lettura perfettamente a sé stante: grazie alla giusta costruzione dei personaggi e all’alternanza di scene esilaranti e dialoghi ficcanti, il fumetto scorre piacevolmente, regalando sequenze ben riuscite in cui spesso si abbatte la quarta parete.
A conferire un taglio ancora più accattivante al tutto contribuiscono le più disparate citazioni della cultura pop (dalla Musica al Cinema, senza trascurare serie televisive e fumetti) e, soprattutto, i disegni della Mok.
Il tratto sintetico dell’artista produce tavole vivaci in grado di riprodurre tutta l’energia della musica di Josie and the Pussycats. Lo stile della disegnatrice sforna vignette attente ai particolari in cui le tante sfumature emozionali vengono tradotte in primi piani e in pose espressive. Come nelle altre serie del rilancio, anche qui la modernizzazione dei personaggi permette di traslare figure iconiche del Fumetto americano in un contesto contemporaneo senza snaturarne le caratteristiche o allontanarle dall’idea primigenia.
L'universo narrativo di Archie continua a espandersi e, nonostante i protagonisti siano tanti, è perfettamente rintracciabile l'organicità dell'idea posta alla base di New Riverdale.
Hey, ho, let's go!