Jonathan Strange & Mr. Norrell 1x03 "The Education of a Magician": la recensione

Al terzo episodio di Jonathan Strange & Mr. Norrell, la serie cambia l'equilibrio tra i personaggi e ci porta in guerra

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Spoiler Alert

Nonostante il titolo dell'episodio, l'educazione che Jonathan Strange riceverà nel corso della puntata non avrà nulla a che fare con i libri. Si tratta più che altro di una serie di esperienze su un campo, quello di battaglia, che il nostro farà nell'accompagnare l'esercito di Lord Wellington contro le forze di Napoleone in Portogallo. The Education of a Magician ribalta completamente l'equilibrio tra i due protagonisti che avevamo visto nel pilot di Jonathan Strange & Mr. Norrell. Dopo aver condiviso lo schermo la scorsa settimana, ora tocca a Norrell farsi da parte e lasciare che il suo sempre-meno-apprendista si prenda il suo posto al sole. Il personaggio interpretato da Bartie Carvel da parte sua non delude affatto le – scarse – aspettative del comandante e dei soldati, ribaltando strade, fiumi e infine anche le sorti della guerra.

Torna a casa quindi, più disilluso, ma più forte e determinato. Lo fa nel momento in cui le mire del misterioso gentiluomo si fanno sempre più chiare e Arabella appare in pericolo. Nell'episodio che finora ha offerto più scenari, pur senza raggiungere le meravigliose e creative vette di magia della scorsa settimana, le vicende di Lady Pole, di Stephen e di Arabella, in qualche modo tutti accomunati dalla perfida influenza della creatura, si intrecciano e si richiamano.

"Can a magician kill a man with magic?"/"I suppose a magician might, but a gentleman never would". Questo è lo scambio chiave della puntata, e probabilmente anche della serie stessa, che continua a oscillare tra fantasy e ambientazione d'epoca. È il suo elemento più caratteristico, insieme ad una mitologia appena accennata, quella che fa principalmente riferimento al Re Corvo (ma anche a Merlino, che scopriremo essere un personaggio realmente esistito in questo mondo) e che per motivi di tempo e opportunità non avrà lo stesso approfondimento del romanzo originale.

Qualcosa, come rilevato nelle scorse puntate, finirà per scivolarci inevitabilmente addosso. Troppo veloce, troppo diretta la scrittura della serie, che non lascia una virgola inutile per strada e corre verso destinazioni difficili da prevedere portandosi con sé una mole di personaggi non indifferente considerando che si parla di una miniserie di appena sette episodi. Eppure c'è tanto fascino e tanto equilibrio in questo fantasy d'epoca da riscattare qualunque mancanza di scrittura con trovate estemporanee a metà tra soluzioni da fiaba (la resurrezione di Lady Pole e il patto con il demone) e il rigore di una mitologia storica di cui scorgiamo solo pochi elementi.

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