John Doe vol. 1, la recensione
Abbiamo recensito il primo volume della nuova edizione BAO Publishing di John Doe, serie creata da Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Un nuovo modo di intendere e concepire un prodotto inizia a insinuarsi nell’industria dei fumetti italiana e i fautori di questa rivoluzione sono il compianto Lorenzo Bartoli e Roberto Recchioni. Oltre alla sua collaborazione su Martin Mystère, Bartoli ha già pubblicato diverse opere di successo (Il Dono di Eric, Uomini e Topi, Un italiano, un francese e un americano) mentre Recchioni è al suo primo vero lavoro sulla lunga distanza. Eppure i due riescono nell’intento di dare una sferzata di vitalità a una scena ormai spenta e regalano al pubblico un personaggio di rottura in grado di conquistare tutti sin dal primo numero. A distanza di 13 anni dal numero 1, BAO Publishing decide di riportare in vita queste tavole e pubblicherà l’intera prima stagione di John Doe (24 episodi) in volumi brossurati a cadenza trimestrale.
Nascosti dentro un albo dal formato “bonellide” troviamo tanti elementi nuovi e di rottura. Uno dei più innovativi è la sua serialità. I due autori, infatti, avevano stabilito a priori che la pubblicazione sarebbe stata suddivisa in stagioni, elemento ereditato dalle serie TV americane. Prendiamo come esempio i dominatori delle edicole italiane, Tex e Dylan Dog. Le loro pubblicazioni vanno avanti da 50 anni, il primo, e 15 il secondo, e non si riesce a immaginare una conclusione del loro corso editoriale. Tex è forte di una mitologia e uno stile divenuti dei classici che si ripetono perpetui; Dylan Dog, figlio di una geniale intuizione di Tiziano Sclavi, per troppi anni ha vissuto sull’onda del successo iniziale, restando però legato al solo pubblico originario e impermeabile a un’evoluzione che avrebbe potuto allargare la schiera di seguaci. John Doe, invece, nasce come opera che ha un inizio e soprattutto una fine. Il protagonista vive avventure che lo portano a evolvere, crescere, incontrare personaggi nuovi che sovente hanno vita breve (in fondo Morte incombe) senza restare ancorato a un cast fisso di comprimari. Questo permette un’interazione tra i personaggi dinamica, capace di variare i toni numero dopo numero, di dare completa libertà agli autori.
Bartoli e Recchioni si divertono a condurre John Doe in questa avventura on the road, e ci riescono con uno storytelling fresco, emozionante, ricco di colpi di scena e inseguimenti su bolidi fiammeggianti ai confini dell’universo. Grande attenzione viene riposta anche alla caratterizzazione dei protagonisti. John può essere considerato uno “stronzo”, in continuo bilico tra gesti di altruismo e machiavelliche orchestrazioni, sorrisi ammalianti e profondo amore. Intorno a lui ruota un cast di comprimari surreali, entità astratte alle quali il tandem creativo riesce a conferire tratti umani ben riconoscibili, in un macabro gioco di allegorie e richiami. L’empatia è immediata e risulterà facile restare travolti dal fascino di questo personaggio che, a distanza di 13 anni, risulta ancora credibile e funzionante.
A distanza di oltre 13 anni da quella prima pubblicazione possiamo affermare che la bontà del progetto artistico portato avanti da Lorenzo Bartoli e Roberto Recchioni è sicuramente comprovata e i successivi lavori di Recchioni sono figli del laboratorio creativo che è stato John Doe; si pensi a Orfani, che mantiene lo stesso impianto seriale e l’apporto di disegnatori sempre diversi, o a Dylan Dog, personaggio che ha allargato i propri orizzonti, aprendosi a lettori più giovani. L’irriverenza, la forza iconoclasta, le scelte coraggiose dei due hanno partorito un’opera che ancora oggi brilla e conquista, e che non tarderà a parlare a quel pubblico che nel 2003 ha perso l’occasione di leggere questo capolavoro.
Merito va riconosciuto a BAO Publishing che con lo stesso coraggio decide di riportare sugli scaffali delle librerie un’opera imprescindibile, rimasterizzata con il supporto dello stesso Recchioni. Un must per ogni amante della narrativa a fumetti.
[gallery size="large" columns="2" ids="109880,109881,109882,109883,109884,109885,109886,109888,109890,109893"]